Capitolo 2

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Usciti dall'obitorio, continuo a trascinarmi dietro Anya fino a quando non siamo nell'ascensore. Come al solito mi ha messo in una situazione scomoda, è la cosa che le riesce meglio ultimamente.

"Anya la devi piantare di mettermi sempre in imbarazzo..." sbotto.

"E perché mai dovrei fare una cosa del genere... è così divertente!".

"Solo per te... a quanto pare" replico seccata.

"Dai Lexa... io lo faccio per te... ma l'hai vista bene la dottoressa?", mi chiede retoricamente.

"Non sono mica cieca... certo che l'ho vista... è una donna molto bella... attraente... intelligente... e anche professionale e sembra sapere il fatto suo... ciò non toglie che non è neanche mezza giornata che la conosco... e mi hai fatto fare un serie di figure del cavolo... Siamo già a quota due... Quindi per favore, smettila!", dico quasi implorandola.

"No, dico, ma ti senti? Sarà anche mezza giornata che la conosci, come dici tu, ma sei già cotta marcia, cara la mia Lexa!!!".

"Basta Anya, per favore... abbiamo un caso da risolvere... poi lo sai, io ho chiuso con l'amore, e anche da un pezzo".

"Ma io non sto mica parlando di amore...", afferma la mia migliore amica con l'aria 'innocente'.

"ANYA!!!" le urlo infastidita.

"Ok, ok, ok... la smetto!".

Arriviamo alle scrivanie dove ci sono Lyncol e Gustus che ci aspettano.

"Novità?", chiedo ai ragazzi.

"La famiglia Quinn è arrivata, come preferisci procedere? Li separiamo o rimaniamo su un colloquio informale?", mi domanda Gustus.

"Credo sia meglio procedere coi piedi di piombo, rimaniamo sull'informale... Al limite se noto delle incongruenze possiamo sempre separarli... Me la sbrigo io questa cosa... Lyncol, tu vieni con me... Ma mi raccomando non un fiato... Limitati ad osservare ok?".

"Sì, certo, nessun problema... Commander!". Lo fulmino con lo sguardo, poi vedo che se la ride con Anya che gli batte il cinque... Povera me... Che gabbia di matti!

"Anya, invece di traviare il novellino, cerca di fare qualcosa di utile, vai da Raven e vedi se ha trovato qualche indizio nel cellulare della vittima...", dico con un tono che non ammette repliche.

"Si, agli ordini Commander!!", esclama Anya sogghignando.

"Ragazzi la vogliamo finire con sta cosa è veramente urtante!". Non ce la posso proprio fare a finire questa cavolo di giornata.

"Gustus... Hai trovato qualche informazione sulla famiglia Quinn?".

"Purtroppo non c'è molto... Ma sto ancora cercando", replica deluso.

"Ok, fammi sapere se trovi qualcosa. Vieni Lyncol, andiamo".

"Non lo faccio SEMPRE?!?" mi urla Gustus mentre siamo già nella sala colloqui.

///

Entriamo nella saletta. Davanti a noi ci sono i signori Quinn. Nia Quinn, matriarca a tutti gli effetti, almeno questa è l'impressione che ho di lei. Sguardo freddo, e con la puzza sotto il naso, tutta agghindata da first lady. Il genere di persone che preferisco! Ovviamente la mia è una battuta ironica nel caso non fossi stata abbastanza chiara. Poi c'è il figlio Roan Quinn, un uomo decisamente attraente. Oddio il mio gusto estetico riguardo agli uomini lascia un po' a desiderare.. se non lo aveste ancora capito sono gay e anche molto convinta... ah... rimani concentrata Lexa! Non divagare! Ritornando al figlio, quasi sicuramente è succube della madre, a giudicare dal body language, e questo non è un bel andare. Ho un pessimo presentimento.

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