Capitolo 20

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Il tempo passa in un lampo... dalla mia proposta è già passato un mese.

Io non potrei essere più felice. Sono quasi spaventata da tutta questa immensa gioia che mi circonda, come se qualcuno me la potesse portare via in un istante, e io potessi ritornare in un lampo in quel tunnel buio e pieno di agonia. Scuoto la testa per mandare via i brutti pensieri... Alla faccia dell'ottimismo eh Lexa!!!!

Insieme io e la mia fidanzata (quanto mi piace chiamarla così, è ancora meglio di ragazza!!!), abbiamo già deciso la data... ci sposeremo a dicembre, il 18... effettivamente essendo a luglio non c'è tutto questo tempo per i preparativi, ma sono sicura che ce la faremo.

Il capitano Jones sta facendo i salti mortali per procurare i fondi per il distretto, e sostiene che le pubbliche relazioni sono fondamentali. Così con la chiusura dell'ultimo caso, ho dovuto rilasciare una intervista al New York Post.

È stato interessante ma anche imbarazzante... alla fine, oltre al lavoro, hanno voluto sapere anche della vita privata... e per me è stato notevolmente difficile visto che sono molto riservata, ma al mio fianco avevo la mia bellissima Clarke, e ci ha pensato lei a rispondere a quelle domande.

Morale della favola, ora sto leggendo l'articolo del New York Post... C'è una nostra foto, mia e di Clarke, sorridenti ed abbracciate, con la seguente didascalia 'Dal lavoro alla vita privata, altra risoluzione di casi della coppia d'oro Woods-Griffin del 13° distretto... il loro matrimonio è alle porte'.

Onestamente non mi piace tutta questa pubblicità, soprattutto perché sul piatto c'è la nostra vita privata, ma che male può fare, in fondo è a fin di bene per il distretto.

Sono così assorta nei miei pensieri che non sento arrivare Anya alle mie spalle.

"Uhm, uhm, bene, bene... ora tu e Clarke siete dei VIPs...", esclama in tono ironico facendomi sobbalzare. Quasi mi strappa il giornale dalle mani per leggere meglio.

"Guarda qui... La coppia d'oro eh?!! Però almeno siete venute bene in questa foto, almeno non hai la faccia da scema come tuo solito...", continua a prendermi in giro scherzosamente.

"Anya ti prego, ascoltare tutte le tue provocazioni di mattina presto è veramente estenuante...".

"Ho capito la sfumatura, tu e la dottoressa ci avete dato dentro tutta la notte eh? E adesso sei stanca.... Mia cara Lex non hai più l'età dovresti venire in palestra con me... Magari ti metti un po' in forma...", afferma sogghignando sotto i baffi.

"ANYA!!! Ma ti sembrano cose da dire?".

"La verità ti fa male eh!?!".

Scuoto la testa cercando di non darle troppo peso. Non cambierà mai. Ritorno alle scartoffie, devo ancora finire il rapporto sull'ultimo caso, ma oggi sono terribilmente distratta.

Alzo lo sguardo e vedo Raven passare nel corridoio. Si gira lanciando un'occhiata a dir poco glaciale ad Anya che la guarda a sua volta senza scomporsi. Io continuo a rimpallare gli occhi dalla mia migliore amica all'informatica in modo a dir poco frenetico, e un gigantesco punto di domanda si manifesta sul mio volto. Che strano, Raven non è venuta neanche a salutarci!! Sicuramente mi sfugge qualcosa.

"Anya, non mi devi dire niente?". Assorta nei suoi pensieri quasi sobbalza sulla sedia.

"Eh? No niente perché?". Cerca di sviare l'argomento, quindi insospettita non le dò tregua.

"Sicura?".

"Sì Lex sono sicura... Che hai oggi?".

"Io niente, ma non ti sembra strano che Raven non sia neanche venuta a salutarci? Lo fa sempre...".

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