Sono già nell'ascensore della centrale, ho appena salutato la dottoressa, e già mi manca. Dio, ma che cosa mi sta succedendo? Che diavolo mi prende? Involontariamente sfioro le mie labbra, e il cuore comincia ad accelerarmi nel petto... ripenso ai momenti appena trascorsi e sono di nuovo in balia delle emozioni. Devo darmi una calmata... inspira... espira... da brava Lexa... puoi farcela... sì, come no... ma chi ci crede?!?
Mi dirigo verso la scrivania cercando di soffocare quel senso di gioia che mi pervade tutto il corpo, non potrei reggere l'ennesimo interrogatorio di Anya.
"Ecco il nostro Commander di ritorno! Tutto bene con la dottoressa?" domanda Anya sarcasticamente, cominciando a ridere divertita. Io, ovviamente, sbianco.
Ma come cavolo fa? Sono veramente così trasparente? Forse dovevo controllare meglio allo specchio... ma probabilmente ho scritto in fronte: 'Ho pranzato con la dottoressa Griffin e l'abbiamo quasi fatto nel bagno del ristorante 'The Stand'...".
"Sì, tutto benissimo Anya... Grazie per l'interessamento", replico apaticamente. La mia migliore amica... la vorrei proprio strozzare in questo momento ma ovviamente non posso.
"Ok, Anya, la puoi anche smettere di ridere... è ora di tornare al lavoro..."
"Lo sai Lex... quando fai così sei veramente una palla, non ci si può neanche divertire un po' in questo distretto!", ribatte piccata mettendo il muso come una bimba di 5 anni dispettosa. Alzo gli occhi al cielo: è proprio ingestibile. Poi mi dirigo verso le scrivanie dei ragazzi.
"Gustus, sai se Raven ha trovato qualcosa sull'internet point da cui sono state inviate le email?".
"Credo che ci sia molto vicina, è da quando siamo tornati che ci sta lavorando!".
"Ottimo... Ora dobbiamo concentrarci su Murphy e sulla sigla HH... ehi Anya a proposito di queste iniziali, io non mi ricordo dove le ho già viste, ma mi dicono qualcosa...".
"Adesso che mi ci fai pensare, credo di sapere dove le abbiamo viste... può essere alla Azgeda Corporate... quando siamo andate a parlare con il patrigno, come cavolo si chiamava... ah già Jaha...".
"Ma certo! Come ho fatto a non pensarci subito...". Corro alla mia scrivania e prendo la cartellina con i miei appunti.
"Bingo!" esclamo quasi urlando.
"Lexa che hai trovato?" mi chiede curioso Lyncol.
"Il biglietto da visita del nostro sospettato numero uno...". Mi avvicino a loro e gli faccio notare il logo, due H corsive.
"Cavolo Lex bel colpo, così il gentilissimo patrigno probabilmente è implicato...", afferma Anya dandomi una pacca sulla spalla.
"Sembrerebbe di sì", replica Gustus.
"Abbiamo ancora troppo poco in mano... sono tutte prove indiziarie, e mere congetture...", sbuffo avvilita.
"Ragazzi avete novità dal laboratorio? Hanno già analizzato il sangue trovato sulla scena del crimine?".
Gustus prende la cornetta del telefono sospirando pesantemente.
"Devo sollecitarli, hanno un milione di cose da fare e sono sotto organico".
Scuoto la testa quasi demoralizzata quando la voce di Raven mi ridesta.
"Ragaaazzzziiii.... chi è il più bravo ed intelligente hacker del mondo? Dai su ditelo...".
"Sei tu... Raven", le rispondiamo all'unisono in modo decisamente annoiato.
"Caspita che entusiasmo! Va beh, non ve lo meritereste ma ... ho trovato l'internet point, e non ci crederete mai... ma è a due passi dalla Azgeda Corporate!!".
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NYPD
FanfictionLa storia si basa sulle vicende di Lexa Woods, un abilissimo detective della omicidi e della sua squadra del 13° distretto, che cercano di risolvere i crimini più efferati in una della città più pericolose del mondo, New York. La protagonista, però...