È passata una settimana dal mio compleanno, nonostante io faccia finta di niente con tutti, soprattutto con Clarke, l'incontro con Echo ancora mi tormenta. Non so neanche io perché, forse perché mi evoca brutti ricordi... o forse semplicemente perché mi ricorda lei... Costia. Non faccio altro che rimuginarci sopra, senza trovare il senso del mio malessere. Vorrei tanto parlarne con Clarke ma ho paura della sua reazione. Mi sento completamente insicura di me stessa e credo che non capirebbe... Oddio io stessa faccio molta fatica, quindi chi potrebbe biasimarla...
Un'altra settimana di lavoro è cominciata, e sto smanettando distrattamente su alcuni fascicoli, quando Anya mi riporta alla realtà.
"Ehi Lex?! Tutto bene? Hai un muso lungo... anche oggi sottolineerei... Problemi in paradiso?".
"Eh?! Ma no niente Anya, tutto bene...". Sovrappensiero rispondo alla meno peggio cadendo letteralmente dal pero.
"Sì, sì, se lo dici tu... Forse ti dimentichi con chi stai parlando...".
"Ma certo che no, mi rendo conto che quest'ultima settimana sono stata veramente intrattabile...".
"Beh è un eufemismo... ma almeno ne sei consapevole!". Esclama la mia migliore amica con il suo solito tatto... pari a zero.
"Anya, ti prego possiamo parlare di qualcos'altro? oggi non mi va proprio di subire il tuo interrogatorio... Non so... perché non mi racconti come vanno le cose tra te e Raven?".
"Molto furba Lex, credi che focalizzando l'attenzione su di me, poi io mi dimentichi... Ma non attacca sorella...".
"Beh io ci ho provato...", faccio spallucce.
"Dunque vediamo, con Raven come va? Beh bella domanda... Il nostro rapporto è un po' altalenante, almeno adesso mi parla... Mi sembra già un buon risultato o no?".
"Beh direi... ma ho una domanda".
"Quale?", mi incalza.
"Hai seguito il consiglio che ti ho dato? Ti sei aperta? Le hai detto cosa provi per lei?".
"Beh... io... veramente... se... devo essere sincera... no... non l'ho fatto!", balbetta sensibilmente imbarazzata.
"Anya!! E perché di grazia?! Non vorrai farmi credere che la grande Anya, quella che si spaccia per il mio mentore ha paura di dichiarare i suoi sentimenti?".
"Io... paura?! Tze... Per chi mi hai preso? Io non ho paura Lex... ci mancherebbe... È solo che sono... totalmente terrorizzata...". Finalmente posso leggere la verità nello sguardo della mia migliore amica.
Un sorriso compare sul mio viso... vedere la stoica e spavalda Anya, la donna tutta di un pezzo, che mi ha sempre preso in giro per le mie storie, in ginocchio per via dei sentimenti che lei stessa spergiurava che non avrebbe mai provato, non ha veramente prezzo...
Ma siccome io non sono lei, non infilo il dito nella piaga.
"Che cosa devo fare Lex?".
"Anya mi sembra di avertelo già detto, apriti con lei, cerca di dirle cosa senti e cosa provi quando state insieme, o se proprio non riesci a parlare, dimostralo, non so magari invitandola fuori per un appuntamento galante e non solo per un giro di bevute!".
"E se poi mi dice di no?".
"Visto come l'hai trattata il rischio c'è ma secondo me ne vale la pena, almeno potrai dire di averci provato...".
"Se mi carichi ancora un po' va a finire che ti dò retta...".
"Beh quanto sei buona Anya! Guarda che io lo faccio per il tuo bene... Va da lei e falle capire quello che provi, lo so che fa paura ma è la cosa giusta da fare!".
STAI LEGGENDO
NYPD
FanfictionLa storia si basa sulle vicende di Lexa Woods, un abilissimo detective della omicidi e della sua squadra del 13° distretto, che cercano di risolvere i crimini più efferati in una della città più pericolose del mondo, New York. La protagonista, però...