Sono nell'ascensore appoggiata alla parete e non faccio altro che sorridere. Ripenso a poco fa. A Clarke. La sua presenza mi fa stare bene, è una sensazione che non provavo da un pezzo... sentimenti tipo... gioia... pace... serenità...
Persa nei miei pensieri non mi accorgo di arrivare alla scrivania con ancora un sorriso ebete stampato in faccia, e lo sguardo perso nel vuoto. Tranquilla ci pensa Anya a farmi tornare con i piedi per terra... quanto la odio quando fa così.
"Ehi, Commander... Commander... Ohi... Alice nel paese delle meraviglie torna tra noi...", mi dice la mia partner sogghignando come una scema.
"Sì, sì... ci sono, ci sono... Che c'è?".
"Beh è circa 2 minuti che cerchiamo di avere la tua attenzione e tu te ne stai lì, e sorridi come un'imbecille al niente... Sai ci stavamo preoccupando... Magari stai perdendo il senno!!" esclama Anya con tutto il suo tatto... Praticamente nullo.
"Anya piantala di dire cretinate!", esclamo seccata.
"Comunque alla buonora eh... Commander... ti abbiamo cercato dovunque, volevamo tirare un po' le somme e sapere come dovevamo procedere...", interviene Gustus tirando fuori il lato della mia coscienza.
"Ragazzi, avevo bisogno di schiarirmi le idee... e così sono uscita per vedere se ne venivo a capo".
"Da sola?" mi chiede Anya con un tono malizioso.
"Beh.. sì certo da sola, perché? Con chi avrei dovuto uscire?". Balla colossale spero almeno di avergliela data a bere.
"E allora perché stavi sorridendo quando sei arrivata?", continua Anya infilando il coltello nella piaga.
"Perché adesso è vietato sorridere in questo distretto? Rimaniamo concentrati ragazzi". Dico cercando di tagliare corto.
"Sarà, ma non me la bevo e così oggi siamo a quota due... Non hai scampo sorella!". La incenerisco con lo sguardo e mi avvicino alla lavagna.
"Mentre voi eravate a pranzo, ho analizzato tutte le prove e le deposizioni, e a mio avviso (e non solo mio) l'omicidio è avvenuto alla cena di gala. Ora, se riuscissimo a trovare le stesse fibre del tappeto e/o dell'asciugamano, magari potremmo avere un mandato per perlustrare da cima a fondo quell'hotel così prestigioso... Ma il capitano mi ha detto che l'hotel è off limit per il giudice, e che dobbiamo procurarci delle prove valide e non indiziarie se no addio mandato... Allora come facciamo a procurarci questi tasselli del puzzle... Avete delle idee?" chiedo speranzosa al mio team.
Gustus si illumina e comincia a sorridere.
"Che ne dite di un'operazione sotto copertura?".
"Spiegaci Gustus..." lo incito a continuare incuriosita.
"Beh, ci possiamo infiltrare... non so... ad esempio una coppia di ricconi che è in città per un viaggio di affari... dove alloggia solitamente?".
"Al Lotte Palace", rispondiamo all'unisono tutti e tre.
"Ottima idea Gus!" esclamo.
"Andiamo per esclusione. Anya e Lyncol sono fuori gioco, li conoscono già come poliziotti. Io direi che sono abbastanza vecchio per queste cose, quindi mi escludo a priori... quindi rimani tu detective capo! Abbiamo saputo della storiella che hai rifilato alla signora Quinn sulla modella... ma anche se è possibile e anche molto falsa..." conclude Gustus con la sua meticolosa analisi. Uccido con lo sguardo Lyncol e vedo che prima mi sorride poi abbassa lo sguardo...
"Ok, ovviamente era una balla, dovevo smontarla quella befana. Comunque per la tua idea Gus, credo si possa fare, posso andare da sola... e con l'aiuto di auricolari e videocamere... mi potete dare una mano dal furgone... Bisogna che parli prima con il capitano e spieghi tutta la faccenda, se no, addio alla autorizzazione".
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NYPD
FanfictionLa storia si basa sulle vicende di Lexa Woods, un abilissimo detective della omicidi e della sua squadra del 13° distretto, che cercano di risolvere i crimini più efferati in una della città più pericolose del mondo, New York. La protagonista, però...