Eccoci dopo alcuni minuti di skate davanti la scuola. È imponente ed è veramente bella.
È un edificio moderno e presenta vetrate altissime che fanno pensare ai grattacieli di NY... più o meno.
Mi ha detto Simone (che ora fa il terzo) che la mattina, qui fuori al cortile, 10 minuti prima di entrare si accumulano tutti i ragazzi che frequentano i corsi, e in quei casi posso cercarmi un gruppo di amici da poter frequentare.Minchia, troppo bello, beato te che sono già tre anni che ci vieni balbetto con la bocca aperta e gli occhi spalancati a mio fratello.
Non credere, questo edificio presto lo comincerai ad odiare. Sbuffa togliendosi lo skate dai piedi e avvicinandosi all'entrata.
È un vero spasso stare con te. Gli ridacchio istericamente poco dopo la sua affermazione.Le porte sono chiuse, immaginabile... abbiamo fatto ritardo di 15 minuti.
E ora? Vuoi vedere che per la tua lentezza mi fai fare una figura di merda stammattina? Gli urlo sbuffando e dimenandomi.
Lui tutto rilassato e convinto bussa al portone di vetro. Non viene nessuno, e siamo costretti a bussare altre volte.
Ora non ci fanno neanche entrare urlo accasciandomi sul prato. Rilassatiiii mi urla Simone. Come fa ad essere rilassato in questi casi? Noto anche che sta smanettando al telefono... boh.Passano altri 5 minuti e la mia ansia non diminuisce. Vedo Simone sempre più convinto di quello che fa e non riesco a spiegarmi cosa gli passi per la testa. Mi spieghi cosa hai in mente ora? balbetto esausto. Lui sorride e non risponde. Ma cosa ha in quella testa?!
Oramai senza speranze decido di allungarmi sull'erba del cortile e di fare qualcosa al telefono, almeno per non pensare alla grande sgridata che ci aspetta stasera a casa da parte dei nostri genitori.
Sono le 8:10am.
Gioco un pò a impossible, ma con tutti i miei pensieri non riesco a concentrarmi e faccio cadere sempre la stupida pallina nel vuoto. Senti mi sono rotto. A questo punto io torno a casa gli urlo con la voce tremante. Abbi fiducia in me, vedrai che non te ne pentirai. Mi sussura rilassato con la voce di uno che ha sicuramente ragione.
In effetti però, mi duole dirlo ma aveva ragione. E che ragione...
Sono le 8:16am e con ben 26 minuti di ritardo sento aprire la porta. Ho il telefono che mi copre la visuale ma subito mi tiro sù in uno slancio e mi sgrullo il sedere e la schiena per evitare che dell'erba o degli insetti possano essere rimasti attaccati ai pantaloni o alla T-Shirt. Mi avvicino a Simone e ansimo allora che succede Sim- ma prima di riuscire a finire la frase mi avvicino a lui e noto la porta aperta ed un ragazzo che la tiene ferma.
Mi blocco immediatamente da quello che stavo dicendo o pensando, e lo fisso.
Cazzo, mai visti occhi più belli dei suoi. Era alto come Simone e aveva un ciuffo biondo che lasciava pendere alcune ciocche sulla fronte. Delle piccole rosee labbra gli rendevano il sorriso ancora più scolpito e delle fossette completavano l'opera.
Che cazzo sto pensando?! Non dovrei avere certe reazioni guardando dei ragazzi. Ma come faccio, ha un sorriso così bello...
Mentre rimango fisso a guardarlo, gli cadono ulteriori capelli dal ciuffo sulla fronte, e con una mossa svelta se li sposta riassettandoli al resto del ciuffo.
Questo è Armando dice mio fratello svegliandomi dai miei sogni ad occhi aperti... che, fortunatamente, non erano sogni...
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Ex Lonely Boy
Teen FictionTutto è profondamente cambiato nell'arco di neanche un anno. Prima ero uno dei tanti ragazzi della scuola, di cui forse neanche i professori si erano accorti, ero fidanzato con una ragazza bellissima, di nome Marina, e allo stesso tempo facevo il c...