Part -12-

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Le nostre labbra si cercano bramose e nessuno dei due ha intenzione di far terminare questo momento. Lentamente ci avviciniamo alla parete esterna dell'ospedale, e Armando mi blocca al muro. Approfondiamo il bacio e il suo sapore mi inebria la bocca, ma una voce tremolante distoglie la mia attenzione e mi risveglia da questo stato di trans.

M-Marck? Sento provenire dalla porta.
Mi giro in direzione della voce e sgrano gli occhi. S-Simone n-noi balbetto allontanando con una mano Armando che mi guarda perplesso. Sento un nodo alla gola e non riesco a dire nient'altro. Lui socchiude la bocca, come per dire qualcosa, ma poi corre verso la porta ed entra.

Cazzo urlo strattonando Armando per passare oltre. Noto Simone appoggiato con la schiena al muro e con le mani sulla faccia. Simone, p-posso spiegarti sussurro cercando di non far notare gli occhi lucidi. Lui toglie le mani dalla faccia e mi guarda negli occhi. Cosa c'è da spiegarmi? Urla gesticolando con le mani.
I-io balbetto non concludendo la frase.

Lui mi guarda e fa un piccolo sorriso.
Vi siete baciati aggiunge passandosi una mano tra i capelli. Io lo guardo e non riesco a trattenere quelle lacrime che minacciano di scendere da troppo ormai.

Perché piangi? Chiede Simone asciugandomi una lacrima. I-io non voglio essere g-g- singhiozzo asciugandomi con la manica della felpa. Faccio un grande respiro e proseguo la frase, io non v-voglio essere gay. Lui mi guarda negli occhi, ma poi noto che distoglie lo sguardo da me, ma non ci faccio caso. Solo che proseguo asciugandomi le altre lacrime i suoi bellissimi occhi, che potrei rimanere a guardare per ore, il suo bellissimo ciuffo biondo, le sue fossette... lui è perfetto e in soli 3 giorni, è riuscito a stravolgere completamente la mia v-vita sussurro guardando il vuoto.

Lui mi appoggia una mano sulla spalla, e delicatamente mi fa ruotare fino a vedere che Armando è dietro di me. Non ho il tempo di riflettere, di reagire, che lui salta agilmente in un forte abbraccio che quasi mi soffoca.

Ma io non posso, io non posso essere così, non devo essere così.

Mi stacco bruscamente dall'abbraccio e contro ogni mia volontà corro verso la mia camera dove trovo Emily che sistema il letto.
Cosa hai fatto piccolo? Chiede lei sorridendo.
Io distolgo lo sguardo dal suo volto e prendo le ultime cose rimaste sul davanzale.

Ma cosa- balbetta lei incrociando le braccia, ma io non le do ascolto e corro via.

Corro via
Non so dove
Non so per quanto
Non so il perché.

---------- ANGOLO SCRITTORE ---------
Grazie a tutti per il sostegno, e scusate se questo capitolo è corto ma presto aggiornerò. SIATE PRONTI! Nuovi colpi di scena non mancheranno nei prossimi capitoli!

Un bacio

Ex Lonely BoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora