Sembra tutto appena uscito da una favola: il suo dolce respiro che incontra il mio, il fresco e lontano vento che tira al di fuori della finestra contrapposto alla calda sensazione che provo tra le coperte e tra le sue braccia... Senza accorgermene cado in un profondo sonno , cadenzato dall'alzarsi e dall'abbassarsi del petto di Armando, che si è addormentato a sua volta.
Mark sono a cas- sento pronunciare sentendo aprire la porta di camera. Con gli occhi ancora impastati vedo Simone che ci guarda congelato , e subito mi rendo conto del disastro che sta accadendo. Armando subito si alza e, una volta rinfilati i boxer, gli va incontro.
come'è possibile che ogni volta che io e Armando abbiamo un momento intimo lui ci coglie in fragrante?!
S-Simone io posso spiegare esclama avvicinandosi. Tu, grande pezzo di merda, avevi promesso che ti saresti comportato bene, che avresti aspettato i giusti tempi, e invece neanche a distanza di qualche giorno ti ritrovo nudo nello stesso letto con mio fratello urla stringendo i pugni e mangiandolo con lo sguardo. Simone calmati, Armando non ha assolutamente fatto nulla che io non volessi... è semplicemente accaduto, nulla era programmato, ci siamo ritrovati qui ed è successo esclamo alzandomi, ma appena mi porto in posizione eretta un altra grandissima fitta mi percuote la parte inferiore della schiena facendomi piegare sul letto.
Simone inizialmente non capisce da cosa essa sia data, ma dopo qualche secondo realizza.
Guarda Armando e gli afferra il collo con una mano avvicinandolo al suo volto e gli sussurra Non provare più a mettere piede in questa casa.
Armando non risponde: credo si senta colpevole, e questa è l'ultima cosa che voglio.
Simone ti prego ansimo io guardando Armando che sta li ad occhi bassi come un cane appena bastonato. Marck, io ero stato chiaro. Ti avevo detto che volevo aspettaste per queste cose. Cazzo hai quasi 15 anni e hai gia fatto sesso... tu sei sotto la mia responsabilità e in questo momento mi sento come se ho fallito esclama guardandomi. E poi tu dice girandosi verso Armando che continua a guardare verso il basso. Io mi fidavo di te, pensavo di dare mio fratello in buone mani invece sei solo un viscido che lo ha sfruttato per il sesso.
Non ti permetto di parlargli così. Lui è un ragazzo divertente, sincero educato, dolcissimo... non farebbe male neanche a una mosca esclamo rivestendomi e cercando di nascondere le forti fitte che sto provando in questo momento. E se hai l'idea che lui mi abbia sfruttato solo per il sesso, mi dispiace ma non lo conosci proprio concludo abbracciando Armando che rimane comunque abbastanza freddo.
Lui mi guarda qualche secondo e poi guarda Armando.
Ma almeno avete usato protezioni?
Io e Armando ci guardiamo in faccia e il mio cuore comincia a battere a mille. Se gli dicessi che non le abbiamo usate non gli farebbe mai più mettere piede in questa casa.
S-si rispondo guardandolo. Stamattina sono andato al distributore dietro il bar del centro e ho comprato un pacco di preservativi. Esclamo in maniera fredda e neutra.
Non avevi detto poco fa che nulla era programmato? Risponde inarcando le sopracciglia.
s-si è c-che n-noi... balbetto rendendomi conto della grande e stupida contraddizione che ho appena detto. Simone.. esclama Armando alzando lo sguardo la verità è che non ho usato protezioni. Io rimango incredulo quanto Simone e Armando mi guarda come se fosse la sua ultima dichiarazione in tribunale. La verità è che sono un coglione, un grandissimo coglione, non avrei mai dovuto fare una cosa del genere all'unica persona che conta veramente per me, mi sono fatto prendere dall'eccitazione senza pensare alle conseguenze.
Simone lo guarda schifato. Ma si dai, tanto che sarà mai, ti sei fatto semplicemente prendere dall'eccitazione, tanto qui le malattie non le rischi tu vero!? Urla avvicinandosi. Sai quante malattie anche mortali si trasmettono con il sesso omosessuale non protetto? Sono persino di più di quelle trasmissibili con il sesso etero, e per lo più con un quindicenne, che adesso ha persino difficolta a camminare per le fitte che gli hai procuarato.
Si avvicina lentamente e a pochi centimentri dalla faccia di Armando esclama Non avvicinarti mai più a Marck. Io sbarro gli occhi. Oh no, tu non puoi farlo esclamo guardandolo con le lacrime agli occhi sentendo il mio cuore perdere un battito. O sarò costretto a dirlo a mamma e papà, che di conseguenza lo diranno anche ai tuoi genitori conclude.
Sei uno stronzo, sei solo uno stronzo urlo avventandomi verso di lui lasciando cadere delle lacrime. Gli lancio dei pugni sul petto che però sono ovattati dal mio pianto che li rende mano mano meno potenti. Ti odio esclamo andando ad abbracciare Armando. Tu non farai quello che ti sta dicendo, vero? Chiedo stringendolo ancora di più a me e continuando a far defluire le lacrime.
Marck, se poi i vostri genitori lo venissero a ridire ai miei, lo sai come andrebbe a finire sussurra in maniera flebile e delusa.
Armando si separa dall'abbraccio e velocemente si infila felpa, jeans e scarpe. Si dirige verso l'uscita della camera, ma prima di oltrepassarla si gira verso di me e abbassando lo sguardo sussurra s-scusa, poi prosegue fino ad arrivare al portone e va via.
Io guardo Simone in maniera schifata, e spingendolo fino all'uscita della camera gli sbatto la porta in faccia. Ti odio urlo con la voce soffocata dal pianto e mi butto per terra, con la testa tra le gambe, cercando di soffocare le lacrime.
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Ex Lonely Boy
Novela JuvenilTutto è profondamente cambiato nell'arco di neanche un anno. Prima ero uno dei tanti ragazzi della scuola, di cui forse neanche i professori si erano accorti, ero fidanzato con una ragazza bellissima, di nome Marina, e allo stesso tempo facevo il c...