Durante il tragitto lui e Simone si inseguono e si spalleggiano o cose così. Io li vedo... e invidio mio fratello in questo momento.
Forse essere così freddo mi rende meno simpatico? Sono solo timido.
Forse dovrei essere più sfacciato
Più crudele
O più estroverso
Ma in questo momento ho un solo pensiero fisso nella mia testa.Hahaha scemo, guarda che lo dico a Nicole che vuoi uccidermi ansima mio fratello ogni volta che Armando prova a farlo cadere dallo skateboard. È incredibile come nell'arco di qualche ora io riesca ad odiare così tanto il nome "Nicole", e nel sentirlo, ogni volta una parte di me muore.
E non ne capisco il perché.
Devo provare a dire assolutamente qualcosa per farmi notare. Devo avere un tono rude..
Mmm... s-sapete, tutte le r-ragazze della mia classe sono t-troie balbetto non credendo alle mie parole.Perché l'ho detto?
Armando si è girato verso di me. Mi guarda con i suoi occhioni verdi puntati addosso.
Io deglutisco e faccio una risatina isterica.
Cosa? Ma se sembrano simpaticissime! Afferma Simone rallentando.Cazzo.
Non era in modo volgare che volevo farmi notareContinuo a guardare per terra. Scusate è che... sussurro asciugandomi il naso con la mano. Ora sembro proprio patetico. Per qualche secondo non sento più nulla, e credo persino che se ne siano andati. Mentre mi asciugo ancora il naso, però, sento mettermi un braccio sulla spalla e un po' consolato sussurro alzando lo sguardo Simo dai non proccuparti, sono un po' agitato, è il primo giorno di scuo- ma appena dirigo i miei occhi verso la mia spalla, non trovo Simone.
Mi blocco all'istante da quello che stavo dicendo e mi accorgo che due lindi occhi verdi mi stanno fissando. Ah, sei tu... affermo morendo dentro dalle grida che trattengo. Credo però abbia interpretato male, infatti comincia ad alzare il polso dalla mia spalla destra. Non volevo la prendesse come un accenno di delusione.
Alzo svelto una mano e stringo il suo polso attorno il mia collo. Lo guardo fisso negli occhi. Le sue pupille si dilatano, e sembriamo tutti e due non voler distogliere lo sguardo. Io mi mordo il labbro inferiore e lui avvicina piano la sua mano ai miei capelli. All'inizio mi irrigidisco, ma poi la sua sicurezza mi calma. Sei tutto spettinato ridacchia sorridendo e sfoggiando le sue fossette e, con un lento movimento, mi aggiusta i capelli. Vorrei non finisse mai questo momento, ma è troppo bello per essere vero Eccoci arrivati raga, questo è Starbucks urla mio fratello frenando e producendo un rumore assordante con lo skate. Armando distoglie lo sguardo dai miei occhi e si allontana da me.
Che tempismo mi merda, sembra che lo fa apposta.
Aspettate urlo cercando di riattirare l'attenzione. Loro si girano verso di me che corro e quasi cado. Li raggiungo, e mi posiziono al centro tra i due interrompendo momentaneamente la loro conversazione. Quanta fame avete? Domanda Simone. Armando si avvicina una mano alla pancia e ghignando afferma potrei mangiarmi per intero mrs Trutees (loro professoressa di filosofia che è "un po" in sovrappeso). Sorrido e scrollo le spalle, ho molta fame, ma meglio evitare figure di merda, per ora.
Dalle vetrate il locale sembrerebbe molto affollato, e io scruto bene se c'è qualche posto libero. Ci avviciniamo all'entrata, caratterizzata dal suo colore verdone ed entriamo. La fila è lunghissima, ma il pensiero di passare più tempo con lui mi consola. Andatevi a sedere, io faccio la fila ci sussurra indicandoci dei posti liberi Simone.
Cosa? Io e Armando soli al tavolo?
Sto per svenire
Sto per avere un infarto
Sto per -Mentre penso a cosa sta per accadermi sento afferrarmi una mano e trascinarmi tra le persone. Arrossisco e mi aggrappo con tutte e due le mani alla sua. S-sei f-forte accenno ad Armando non sapendo cosa dire. Lui ghigna e mi trascina ancora più velocemente fin quando non ci troviamo difronte questo piccolo salottino. Ci sono luci azzurre e gialle sparse dietro le poltroncine e c'è un tavolino con il logo di Starbucks in sovrimpressione.
Eccoci... afferma armando.
Eh già... rispondo con la gola che sembra essersi fatta un giro nel deserto del Sahara per quanto è secca.
Non sei un tipo che parla molto afferma spostandomi delicatamente verso le poltroncine
V-veramente i-io sussurro cercando le parole giuste. Lui sorride e mi guarda.
Sei fidanzato? Sussurra dolcemente.
Io arrossisco, e quel piccolo pezzettino del mio cervello ancora funzionante decede definitivamente.
Si, cioè è d-difficile da spiegare balbetto mettendomi una mano tra i capelli.
Sono tutt'orecchie ghigna appoggiando le mani sul tavolino. Io faccio un grande respiro e comincio a spiegare a-allora, la mia ragazza si chiama Marina... s-solo che ho avuto nello stesso tempo una r-relazione con Liliana, la ragazza alta e castana... e ce l'ho tutt'ora.
Lui arruga le sopracciglia e prosegue quindi in conclusione tu tradisci Marina? Allora c'è un animo ribelle sotto quei bei occhi
Io arrossisco e mi mordo il labbro superiore.
Lo so che però non è una cosa bella, t-te ne prego non d-dirlo a nessuno sussurro avvicinando il mio volto al suo per non dover urlare.Sei simpatico
Anche tu
Credo diventeremo ottimi amici
Lo spero...La nostra conversazione si ferma qui.
Vediamo avvicinarsi in lontananza mio fratello con in mano tre bicchieri di yogurt. Il mio stomaco brontola e la mia gola è secca, ci vuole proprio qualcosa di fresco e gustoso. Ragazzi ho preso questi gusti, spero vi piacciano aggiunge posando i bicchieri sul tavolino. Io scelgo il bicchiere verde acqua, uno dei miei colori preferiti, perché sembra molto invitante. Ha varie scaglie di cioccolato e una farcitura con della granella di nocciola sopra.
Buon appetito ragazzi conclude Simone leccandosi le labbra.
Decido di provare a fare una gentilezza e passo l'ultimo bicchiere rimasto al centro (rosa, quindi probabilmente alla fragola) ad Armando. Lo trascino sul tavolo fino a lui, ma non mi accorgo dell'estremità scivolosa e accidentalmente lo faccio cascare sporcando tutti i suoi jeans.
Vorrei tagliarmi le mani in questo momento.
O-Oddio scusa non V-volevo balbetto cercando di prendere dei fazzoletti dal mio zaino. L'hai fatto apposta?! Chiede lui abbastanza alterato.
Guardo i sui pantaloni e lo vedo sporchissimo fino alle ginacchia. N-no, bevi il mio se vuoi rispondo cercando di giustificare la mia stupidità. Gli porgo i fazzoletti con una mano e lui, sgarbatamente, li prende e li struscia sulla macchia. Perché lo hai fatto? Domanda impulsivamente mentre toglie il succo dai pantaloni.
Tutti sono girati a guardarci e la sala è caduta nel silenzio totale.
Giuro non l'ho fatto a posta, non avrei mai potuto, e a te tanto meno, che conquisti le persone con i tuoi occhi lucenti e con le tue fossette stupende... sei semplicemente bellissimo e non riesco a comportarmi normalmente accanto a te urlo istericamente alzandomi in piedi, ma mi rendo subito conto di quello che ho detto.
Mi guardo attorno e tutti ci fissano a bocca aperta come se stessero al cinema.Scusa, scusami ancora, è solo colpa mia affermo in conclusione prendendo lo skateboard da sotto il tavolo e alzandomi dal divanetto. Vedo che ora sembra pentito dall'essere stato così sgarbato, ma oramai è troppo tardi, quello che non dovevo dire, l'ho detto. Mi faccio largo tra le persone e cerco di evitare gli sguardi delle persone, non voglio che mi vedano mentre piango.
Apro distrattamente la porta e mentre mi asciugo gli occhi appoggio lo skate sotto i piedi e mi tiro avanti.
Ho detto cose che non avrei mai pensato di dire, e soprattutto presto diventerà qualcosa di pubblico, dato che lo è già nel locale.
Sono solo un coglione..
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Ex Lonely Boy
Fiksi RemajaTutto è profondamente cambiato nell'arco di neanche un anno. Prima ero uno dei tanti ragazzi della scuola, di cui forse neanche i professori si erano accorti, ero fidanzato con una ragazza bellissima, di nome Marina, e allo stesso tempo facevo il c...