Mi avvicino all'uscio della porta, e noto Armando che mi osserva con un fare deluso e rammaricato. Tutto b-bene? Balbetto ricordando quanto fosse bello. Lui mi guarda e sembra quasi avercela con me.
Si avvicina, e passo dopo passo si presenta a pochi centimetri. Il mio cuore batte a mille e non so cosa aspettarmi. Mi preparo al peggio... e il peggio arriva.
Sento colpirmi la faccia con una pesante manata sulla mia guancia destra, e lo guardo.
I suoi lucenti occhi verdi si cominciano ad appannare, e vedo che gli tremano le mani. La mia guancia è pulsante dal dolore, e non so cosa dire.Perché l'hai baciata? Ansima lui singhiozzando.
Cosa ti interessa a te cosa faccio io? Urlo allontanandomi da lui.
Ma non posso fare altro che notare quanto è bello con gli occhi lucidi, con le fossette e con questo essere così sottomesso.In tutto questo Marina è nel bagno e sicuramente si sta risistemando il trucco.
Una lacrima gli riga il volto, e per quanto possa essere ora offeso con lui, appoggio delicatamente la mano su essa, e gliela asciugo. Ora faccio a te questa domanda: perché piangi? Gli chiedo dolcemente.
Altre lacrime gli rigano il volto, e singhiozzando, sussurra perché ho paura di essere chi non vorrei essere.Le mie pupille si dilatano, e cado in un imbarazzo terribile: ha usato le stesse parole che ho usato io ieri quando è venuto a casa.
E se provasse tutto quello che provo io?
Non posso fare altro che abbracciarlo.
Le nostre teste, appoggiate alle spalle dell'altro, creano un momento di intimità. Quelle braccia incredibilmente sono riuscite a farmi dimenticare il bacio di prima con Marina.
Mi stringo forte a lui, e lui si stringe forte a me, e non sappiamo neanche a cosa è dedito quell'abbraccio.
Armando sussurro accarezzandogli la schiena perché ci stiamo abbracciando? Aggiungo appoggiando stavolta la mano sui suoi capelli.E come se fosse caduto dalle nuvole con un movimento svelto si allontana da me. Mi guarda come se fossi un cucciolo e balbetta n-non lo so, so s-solo che è stato b-bellissimo.
Io annuisco e faccio qualche passo indietro. Ehm... a dopo allora sussurro avvicinandomi al bagno delle femmine. Ehm... sì conclude lui girandosi e tornando nella sua classe.
Con un nodo alla gola mia avvicino a Marina, in un secondo svanisce tutta la sicurezza che avevo nel dirgli che sarei stato solo per lei, perché in fondo al mio cuore, provo sentimenti contrastanti.
Ma neanche il tempo di entrare in bagno, che già Marina mi abbraccia e mi bacia delicatamente sul collo.
Io faccio una risatina isterica, e cerco di far capire di mollare la presa, ma lei continua, fin quando non sento pulsarmi un punto preciso del collo.
È stato bellissimo, voglio baciarti più spesso mi farnetica Marina all'orecchio prima di oltrepassarmi e di tornare in classe.
Io rimango lì, a fissare il vuoto, con un nodo alla gola, il rossetto alla ciliegia di Marina cosparso per tutta la faccia, e un dolore fastidioso al collo.Decido di tornare in classe, e appena solco l'entrata, vedo presentarmi il professore con un aria scossa e alcuni miei compagni he ridacchiano.
Cosa ho che non va? Il rossetto l'ho tolto dalla faccia e mi sono risistemato i capelli...
Appena mi avvicino al mio banco, vedo Marina soddisfatta e sorridente, e Lily con gli occhi sgranati che mi guarda come se avessi commesso un omicidio.
Perché mi guardi così? Chiedo stupidamente. Lei si alza, e si avvicina alla mia faccia. Perché ti guardo così? Me lo chiedi anche? Urla attirando l'attenzione di tutti. Io non rispondo e la guardo stranito. Fai finta di niente eh?! E se faccio così ti faccio male? Urla istericamente avvicinandomi due dita al collo e premendo sul punto che mi fa male.
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Ex Lonely Boy
Teen FictionTutto è profondamente cambiato nell'arco di neanche un anno. Prima ero uno dei tanti ragazzi della scuola, di cui forse neanche i professori si erano accorti, ero fidanzato con una ragazza bellissima, di nome Marina, e allo stesso tempo facevo il c...