Capitolo 9

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La mattina seguente mi risveglio tra le sue braccia e non provavo quella sensazione da un bel po' di tempo. Forse questi due mesi ci hanno fatto davvero bene, siamo riusciti a capire che non possiamo stare l'uno senza l'altro.

Mi alzo dal letto quando sento il campanello suonare. Prendo la maglia di Diego a bordo letto e la indosso velocemente. Vado alla porta e quando la apro mi ritrovo davanti una ragazza che non ho mai visto in vita mia.

"C'è Diego?" chiede.

"Sta dormendo. Tu sei?" domando a mia volta.

"Sono una sua amica dell'università. Piacere Marina" esclama tendendomi la mano. "Sono sua moglie, Aurora" rispondo senza ricambiare il suo gesto.

Perché questa donna è qui fuori e vuole mio marito? E soprattutto, perché non vuole andare via?

"Cosa posso fare per te?" domando.

"Diego, di solito, viene con me è altri nostri amici all'università"

"Questa mattina non verrà, puoi andare" rispondo acida sperando che vada via in fretta.

A quelle parole Marina si volta e va via, mentre io chiudo la porta e raggiungo di nuovo Diego nella nostra stanza. Dorme ancora beatamente, mentre Mia è nella sua stanza e questa notte non ha pianto nemmeno una volta. Anche la mia bambina ha capito che tutti i pezzi del puzzle sono tornati al loro posto.

"Buongiorno amore mio!" esclama Diego lasciandomi un bacio sulle labbra.

"Amore mio! Non vedevo l'ora di risvegliarmi accanto a te" affermo stringendomi a lui.

Dal primo giorno ho sempre detto che stare tra le sue braccia è davvero appagante e mi fa dimenticare tutto quello che c'è stato fino ad ora e anche adesso mi sento felice e rilassata.

"È venuta una certa Marina. Le ho detto che dormivi" racconto mentre lui mi riempie la testa di baci.

"Segue con me i corsi all'università e di mattina ci incontriamo tutti insieme per andarci" spiega senza smettere di baciarmi.

"A proposito di università. Devo andare a chiedere il passaggio di alcuni esami che ho fatto a Milano. Mi accompagni?" chiedo sorridendogli.

Non sono arrabbiata, sicuramente avrà avuto bisogno di amici che lo facessero distrarre, che non gli facessero pensare a me e a quello che era successo. Sicuramente Marina e gli altri sono delle persone fantastiche che l'hanno aiutato a superare la mia assenza, ma adesso siamo di nuovo noi e siamo di nuovo insieme.

"Certo amore, ma più tardi. Adesso voglio stringerti e baciarti a più non posso" mi sussurra all'orecchio.

Mia comincia a piangere e Diego si alza dal letto per andare a prenderla. Vuole recuperare tutto il tempo perduto anche con lei e quando li vedo entrare in camera, come accadeva anche tempo fa, sorrido e i miei occhi sono colmi di gioia.

"Ecco la principessa di mamma e papà!" esclama sedendosi sul letto, sistemandola tra di noi.

Si allunga per darmi un bacio sulle labbra e Mia ci guarda felice, lasciando poi un bacio sulla guancia di entrambi. Eccoci qui, noi tre, felici nuovamente, innamorati come non mai. Noi, la famiglia perfetta che ho sempre sognato.

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Amo per vivere (Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora