Capitolo 12

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Siamo da poco atterrati all'aeroporto di Capodichino, dopo una bellissima settimana a New York. È stato un viaggio davvero fantastico e non sarei mai voluta ritornare a casa, come sempre d'altronde. Diego mi rende felice, sa sempre come farlo e anche stavolta, le cose non sono andate diversamente.

Ci stiamo dirigendo in palestra per portare le novità a sua madre e per salutare i nostri amici che sono lì per il corso serale. Quando arriviamo, noto una ragazza che non avevo mai visto che si sofferma a guardare Diego e ciò mi infastidisce abbastanza.

"Bentornati!" esclama Diana abbracciandoci, mentre Mia ci viene incontro.

Diego la prende in braccio ed io consegno a Diana il suo regalo. Le ho preparato la stessa sorpresa che ho fatto a Diego per annunciarle della gravidanza e sono certa che sarà felice per la bella notizia.

Scarta la scatolina che le ho consegnato e quando alza il coperchio e vede l'ecografia, scoppia in lacrime. Mi stringe forte e mi rendo conto che è davvero felice. Quando mi soffermo a guardare Diego, però, noto che sta fissando insistentemente la ragazza che prima guardava lui. C'è uno scambio di sguardi che mi fa andare in bestia e non mi fa godere il momento.

"Ma che bella notizia" afferma Stella abbracciandomi.

Lei e i ragazzi sapevano già tutto, ma Diana meritava una sorpresa del genere per scoprire l'arrivo di altri due nipotini.

Non riesco ad essere felice perché quei due continuano a guardarsi e non fanno nulla per evitare che io lo noti. Diego deve capire che sta sbagliando ed io voglio sapere chi è quella donna.

"Sono stanca, possiamo andare a casa?" gli chiedo prendendo Mia dalle sue braccia.

"Va bene. Il viaggio è stato abbastanza lungo, noi andiamo via" ammette salutando tutti.

Quando arriviamo a casa non gli rivolgo la parola mentre preparo Mia per andare a dormire. La mia piccola crolla subito anche perché è abbastanza stanca, dato che è stata tutta la giornata in palestra con la nonna.

Metto a letto Mia e poi mi dirigo in camera nostra per riposare, il viaggio è stato abbastanza lungo e faticoso e non vedo l'ora di crollare tra le braccia di Morfeo.

Diego mi vede e mi fa segno di stendermi accanto a lui, ma lo ignoro e indosso il mio pigiama.

"Amore, che succede?" chiede mentre mi sistemo al mio posto.

"Non mi dire che non ti sei accorto di nulla" rispondo sarcastica mentre si avvicina per stringermi, ma io mi sposto.

"Non so di cosa tu stia parlando"

"Del fatto che mentre dicevamo a tua mamma dei gemelli hai flirtato tutto il tempo con quella ragazza nuova che non so nemmeno come si chiama, ma a quanto pare tu la conosci bene" spiego arrabbiata, sedendomi al centro del letto.

"Si chiama Valeria, la conosco perché anni fa era la fidanzata di un mio amico, ma a me piaceva. Mi feci avanti, ma lei non volle stare con me a causa del suo ragazzo. Quando si lasciarono, fu lei a venire da me, ma io non volevo più avere niente a che fare con lei. Non la vedevo da tempo e mi ha fatto strano rivederla, ma sai bene che amo solo te" racconta rendendomi partecipe del suo passato.

Mi sistemo tra le sue braccia e appoggio la testa sul suo petto. Siamo stati bene in questa settimana e non voglio rovinare tutto per il passato che continua a tormentarci. Diego ed io dobbiamo guardare al futuro, troppe volte, il passato si è intromesso tra noi e ci ha fatto stare male, ma da quando sono tornata da Milano, non voglio che sia così. Non deve esserlo.

"Ti amo Valeria!" esclama lasciandomi un bacio tra i capelli.

A quelle parole mi alzo e lo guardo fisso. Non si è reso conto di come mi ha chiamata e questo mi fa ancora più male.

"Scusami, scusami" afferma quando si rende conto di aver sbagliato, ma io sono già in camera di Mia e la sto sistemando nel carrozzino per andare via.

Il passato non deve disturbarci, ma non accetto di essere chiamata con il nome di una donna di cui era innamorato.

Lascio casa dopo essermi vestita e lo lascio lì, impalato, senza fare nulla mentre mi guarda andare via. Sa bene di aver sbagliato, lo sa davvero bene e ho bisogno di schiarirmi un po' le idee prima di affrontare una conversazione con lui.

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Amo per vivere (Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora