Amo per vivere (Wattys2017)

Capitolo 26

DIEGO

Il grande giorno è arrivato. Finalmente dopo tre anni di studi, stavo per discutere la mia tesi di laurea in 'Ingegneria edile'. Aurora è qui con me, così come c'è stata nei due mesi successivi all'incidente. Non mi ha abbandonato un secondo, è stata sempre con me, da quando ha ricevuto la chiamata, fino a quando non ho aperto di nuovo gli occhi, fino a quando non l'ho rivista di nuovo.

Sono seduto davanti alla commissione, alle mie spalle Aurora con il pancione, Mia tra le braccia di mia madre, la mia famiglia e Mauro e Stella con il piccolo Kevin che, ormai, ha due mesi.

Comincio a discutere la tesi e sono davvero emozionato, anche perché domani sarà Aurora ad essere al posto mio e a discutere della sua tesi, una tesi in cui sono protagonista.

"La dichiaro dottore in ingegneria edile!" esclama il mio tesista mentre mia moglie mi viene incontro per abbracciarmi.

So quanto è fiera di me, so quanto ha atteso questo momento, so quanto questo 110 e lode è anche suo.

AURORA

L'emozione che sto provando in questo momento è quasi paragonabile a quella che ho provato ieri, quando Diego ha discusso la sua tesi. Ora, sono io davanti alla commissione, il giorno dopo di lui. Sono io che devo discutere di quello che ho imparato in tre anni. Sono tutti qui, a guardarmi e a gioire con me.

Dopo questa discussione sarò dottoressa in Ostetricia. Comincio a parlare e so bene che la giornata di Diego non è stata solo ieri. Diego è protagonista anche oggi, nella mia tesi 'Tra neurologia ed ostetricia: una giornata da cardiopalma'. Parlo di lui, di quei giorni di duri, di quanto è stato duro passare da un reparto all'altro, dato che in quei giorni la mia migliore amica ha dato alla luce il suo meraviglioso bambino. E proprio da qui parto per parlare dei miei meravigliosi tre anni nel fantastico mondo dell'ostetricia.

Quando termino è un tripudio di applausi e le lacrime scorrono lente sulle mie guance, quasi non voglio farsi vedere. Il mio tesista prende la parola e mi elogia come non ha mai fatto.

"Sono felice di dichiararla dottoressa in ostetricia con 110 e lode" e a quelle parole scoppio definitivamente in un pianto liberatorio.

Diego mi viene vicino, mi lascia un bacio sulle labbra e mi consegna un fascio di rose rosse. Prendo il bigliettino e lo leggo tra me e me, quasi vorrei che quelle parole fossero solo mie.

"Ho vissuto i tuoi traguardi più importanti, dal diploma, al diploma di danza fino ad arrivare alla tua laurea e sono pronto a viverne tanti altri perché sei mia moglie e lo sarai per sempre".

Sento i gemelli scalciare e Mia venirmi accanto. È la mia famiglia felice, oggi ancora di più.

La sera ci dirigiamo sul terrazzo dell'Hotel Excelsior per festeggiare con parenti e amici: Diego indossa un classico completo elegante nero, mentre io indosso un abito color carne con decori in pizzo nero lungo che, nonostante il pancione di 8 mesi, mi fascia completamente.

Diego prende la parola mentre siamo vicini alla torta e tra le mani ha una scatola di Cartier, me la passa e quando la apro i miei occhi luccicano dalla gioia. E' un bracciale in oro bianco rigido e all'interno incisi i nostri nomi e quelli dei nostri figli con il simbolo dell'infinito.

"Ho fatto mille sacrifici per poterti fare questo regalo e lo sai, mi sono fatta in quattro, ma finalmente posso consegnarti le chiavi della tua nuova Audi A4".

Diego mi guarda incredulo quando gli consegno le chiavi e mi stringe forte, nonostante il pancione che ci impedisce di avvicinarci ancora di più.

Siamo stati i suoi genitori ed io ad avverare questo desiderio, forse più loro che io, ma Diego lo meritava davvero.

Al taglio della torta parte un applauso generale: finalmente siamo un ingegnere ed una dottoressa.

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