Capitolo 22

338 8 0
                                    


Sono passati quattro mesi da quando si sono sistemate le cose tra me e Diego e, ormai, va tutto a gonfie vele. Il mio pancione è cresciuto tanto e i gemelli, un maschio e una femmina, arriveranno tra soli tre mesi. Abbiamo scoperto il sesso circa un mese fa e l'abbiamo fatto in un modo un po' diverso. Il ginecologo non ci ha svelato nulla, gli abbiamo chiesto di scrivere il sesso in due buste differenti che abbiamo poi consegnato al pasticcere che ci ha preparato due torte. La sera abbiamo organizzato una cena con famiglia e amici e al taglio della torta abbiamo scoperto che sarebbero arrivati Davide ed Allyson: il maschio come il padre di Diego, la femmina pescato da Mia tra vari nomi.

Tra un mese la mia bambina compirà due anni e cresce, ormai, a vista d'occhio. È davvero bellissima e sempre più identica a Diego. Anche da lontano si capisce che sono padre e figlia e nessuno ha mai avuto dubbi su questo, nemmeno chi ha cercato sempre di intromettersi tra noi.

Sono a casa con Mia, mentre Diego è uscito per andare a lavoro e dovrebbe tornare in serata. Passerò l'intera giornata con la mia bambina e verrà a trovarci Stella che, dovrebbe partorire a breve, è ormai agli sgoccioli della gravidanza.

Mia ed io siamo distese sul divano a guardare un cartone in attesa dell'arrivo della mia migliore amica, quando vengo distratta dal suono del mio cellulare. Sullo schermo compare la scritta "Amore" e rispondo immediatamente, probabilmente vorrà sapere cosa stiamo facendo.

"Amore come va a lavoro?" chiedo.

"La signora Balestri?" domanda a sua volta una voce dall'altro capo del telefono.

"Si, sono io. Lei chi è?".

"Aurora sono Miryam, la ragazza che fa il tirocinio con te in ospedale. Ti chiamo dal pronto soccorso, hanno portato qui tuo marito. Lo stanno per operare, ha avuto un incidente stradale".

Non capisco nulla e corro subito a mettere le scarpe. Mia comincia a chiedere cosa sta accadendo ma non le dico nulla, voglio accertarmi prima delle condizioni di Diego. Non posso credere che mio marito sia rimasto vittima di un incidente, cerco di non pensare al peggio, ma è impossibile.

Esco di casa e mentre sono in macchina per raggiungere l'ospedale, chiamo sua madre per metterla al corrente della situazione. È spaventata quanto me e si precipita anche lei.

Quando arrivo in ospedale vedo la barella con mio marito passarmi davanti e cerco di fermare i medici per avere più informazioni. Lascio Mia con Miryam che la accompagna al nido e mi infilo il camice per entrare in sala operatoria con lui.

"Aurora non puoi entrare, sai bene come funziona. I parenti non possono essere presenti. Attendi qui" mi dice il primario di neurochirurgia.

"Cos'ha? Almeno ditemi solo questo. Lavoro qui" affermo disperata mentre tengo la mano di Diego.

"Un'emorragia al cervello e un possibile trauma. Dobbiamo operare al più presto".

A quelle parole gli lascio un bacio sulle labbra e permetto a chi di dovere di fare il possibile.

Resto fuori dalla sala operatoria per ore, mentre cominciano ad arrivare i suoi familiari e i nostri amici. Sono in una valle di lacrime perché ho troppa paura di perderlo, ho paura che possa lasciarmi sola, questa volta per sempre.

Dopo circa quattro ore vedo il primario uscire dalla sala e tiro un sospiro di sollievo perché finalmente posso avere sue notizie.

"Allora, abbiamo rimosso l'emorragia e limitato i danni. Adesso è in coma e speriamo che si svegli al più presto. L'abbiamo portato in terapia intensiva. Potrete entrare ad uno alla volta, quando volete. Facciamo quest'eccezione perché Aurora fa il tirocinio qui in Ostetricia" spiega a tutti i presenti.

Cerco di trattenere le lacrime e chiedo di vederlo subito perché non riesco a stare lontana da lui.

Quando mi portano in terapia intensiva non riesco a trattenere le lacrime, anche perché riesco a vedere tutti lì fuori e nessuno riesce a smettere di piangere.

Gli lascio un bacio sulle labbra prima di sedermi al suo fianco e prendergli la mano.

"Non puoi lasciarmi sola, per nessuna ragione al mondo. Sei la persona più importante della mia vita, sei mio marito, l'uomo che amo e il padre dei miei figli. Mia, i gemelli ed io non possiamo vivere senza di te. Voglio riportarti al più presto a casa, litigare con te, fare pace, riempirti di baci, fare l'amore, giocare con Mia appena svegli, uscire con i nostri amici. Ti prego amore mio, non andare via. Io non ho mai immaginato la mia vita senza di te, nonostante tutto. Ti amo".

br%3E%3$Fb=

Amo per vivere (Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora