La fuga in una lettera

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L'università è stata abbastanza difficile oggi come giornata.

Saluto Chris , il ragazzo che mi aiutò ad orientarmi all'inizio in questa università.
È stato davvero gentile.

"Vuoi venire a prendere un caffè?" Mi chiede.
Scuoto la testa.
"Devo tornare a casa" dichiaro " Tom mi aspetta" dico e lui annuisce.

Lo saluto promettendogli di un futuro incontro.
Tom mi dice che lui ha una cotta per me ma io spesso nego la sua teoria.

Forse non ci faccio caso.
Non mi importa.
Lui per me è un amico.

Arrivo a casa e noto sullo zerbino una lettera .
Un'altra sua lettera.
Lo capisco dall'indirizzo.
Dalla scrittura e dallo stesso francobollo.

La prendo e la infilo nella borsa.
Apro la porta e trovo Tom avvi ghiato di nuovo a Jasmine.
Lei è seduta sul nostro tavolo e tra le sue gambe c'è lui.

Distolgo lo sguardo da quella scena.
Lei si alza e si sistema la maglietta.
Da un bacio a Tom e saluta me con la mano.

Non so cosa io abbia contro di lei.
È troppo felice.
Inoltre quei suoi capelli biondi e gli occhi azzurri mi infastidisco.

Mi ricordano Nate.
Scuoto la testa.
"Sei arrivato per primo" dico " hai cucinato qualcosa o eri troppo impegnato a farti la tua ragazza sul nostro tavolo da cucina?!" Chiedo sarcastica.

Lui ride e mi rivolge un sorriso sereno??
Credo che Jasmine gli piaccia davvero tanto.

Oh Dio no!! Fate che questo coglione di mio fratello non si innamori della prima che gli sbatte le ciglia a ritmo di zumba e muove le labbra come se avesse un tic.

Non puo'essere.
Getto la borsa sulla sedia e inizio a togliere i patti dal lavandino e li metto nella lavastoviglie.

"In realtà pensavo di ordinare una pizza" afferma

Annuisco.
"Chiamo io la pizzeria" dichiara " se vuoi andare di sopra ti avverto io quando scendere per mangiare" dice.

Annuisco.
Prima che possa salire la scale mi afferra il polso.

"Lo so che ci stai male quando vedi me e Jasmine insieme" ammette " ma credo che lei sia speciale" dichiara.

Io non lo penso.

"Senti" dico per farsi che la sua attenzione sia concentrata su di me e non su cosa vorrebbe fare a Jasmine in questo momento.
Rabbrividisco al solo pensiero.

"Sono contento che ti piaccia una ragazza" ammetto e la sua faccia si illumina " ma" ed ecco che quella luce si affievolisce " non credo che lei ricambi" dichiaro.
Lui mi guarda come se stesse esaminando le mie parole.

"Credi che stia con me solo per il sesso e i soldi??" Chiede.
"Più per i soldi" ammetto " non dovevi vantarti con lei ieri sera che tuo padre ti manda assegni a non finire" dico.

Lui annuisce.
"In mia discolpa ero ubriaco fradicio" ammette.
Come se non lo sapessi!!

Vado di sopra e appena arrivo in camera mia prendo la scatola che non avevo posato stamattina e la metto al suo posto al sicuro sotto al mio letto.

Ultimamente ho molto tempo libero e non avendo amiche credo che passerò il mio tempo da sola qui come sempre; oppure potrei trovare un lavoro.

Ultimamente non sono andata alla caffetteria ma Chris mi ha parlato di lavori part-time.
Ci sono degli annunci che sono esposti nella caffetteria scolastica.
Spesso la caffetteria è luogo di incontri e di annunci.
Persone che chiedono tutor e persone che fanno i tutor.
Io potrei fare la psicola in un centro.
Una specie di lavoro per accumulare crediti extra.

Chris ha lavorat in uno studio psichiatrico per due anni e adesso il posto è libero.
Potrebbe essere mio.

Mando un messaggio a Chris per chiedergli informazioni su tutto e il messaggio di risposta arriva immediatamente.

"La dottoressa Smith sarebbe felice di lavorare con te. Ringraziami con un caffè per averle parlato bene di te."

Rabbrividisco al cognome della dottoressa.
Se solo penso a quel giorno in commissariato mi salgono le lacrime agli occhi ma cerco di scacciarle.
Io non piango facilmente.

Cerco un falzoletto per asciugare la matita colata ai lati dell'occhio.

Prendo la borsa e mi imbatto nella lettera.
Vado al solito cassetto e prendo la chiave nascosta per gettare questa lettera tra le altre.

Non so cosa mi prende ma più volte mi rigiro questa lettera tra le mani.

La apro e ne leggo il contenuto.

"HILARY" inizia la lettera.
Certo che mio fratello adora le maiuscole!!

"Ogni giorno che passo qui dentro mi sembra di impazzire. Allison mi manca tanto.
Rivedo la sua faccia dovunque.
Penso a come ho trattato te.
Tu sei l'unica famiglia che mi rimane.
Ormai qui a Londra non c'è niente più che mi trattiene.
Durante uno dei colloqui con zio Jack sono riuscito a scoprire dove vivi.
Non pensavo fosse la mia odiara New York.
Spero che tu possa accogliere in casa tua un fuggitivo.
Ti voglio bene.
Nate James O'Connel"

Tom bussa alla porta e io metto subito tutto via.
"Hey la pizza è arrivata" annuncia.
Lascio tutto sul letto e mi fiondo giù in cucina.
Ho davvero tanta fame.

La mia amata pizza margherita è lì sul tavolo che mi chiama.
Mi ci fiondo subito.
Non vedevo l'ora di manguare qualcosa.
Qui abbiamo un ristorante italiano vicino casa quindi le pizze sono sempre calde e di qualità migliori rispetto a quelle che ordinavamo a Londra.

Mi ricordo che una sera io e Allison cercammo di cucinarne una.
Mi trovai l'impasto nei capelli.
Fu facile toglierlo dai miei di capelli ma quelli di Allison sembravano un mostro che avesse preso vita propria.

Pensando ad Allison mi ricordo di Nate e la sua lettera.

Per poco non mi strozzo.
Lascio cadere la fetta sul cartone e Tom preoccupato si avvicina a me.
"Che hai??" Mi chiede dolcemente.

Lo guardo con occhi spalancati.
"Nate sta venendo qui!" Urlo.

Lui rimane con la bocca spalancata e io lo guardo come un imbranata

L'incubo che ho aiutato ~•~ 3 libro della sagaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora