Chapter 13: Brezza Autunnale

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-...Ero in macchina di mio padre, dolorante. Intorno a la nostra macchina cadevano lampi, però era un temporale normale. Mio papà aveva un tono preoccupato, ma non sentivo un legame fra noi..- chiusi gli occhi e cominciai a raccontare del mio, ricordo? Sogno? Incubo? Non so come descriverlo.

Da quando incontrai Markus, la mia mente era un disastro. Fra le emozioni che lo riguardavano e quegli stranissimi sogni, troppo reali per essere solo sogni. Troppo recenti per essere ricordi. O almeno credevo.

-... Mi ha chiamato piccola o roba così.  Mi sentivo strana nel mio corpo. Poi dopo aver aperto gli occhi e avervi visto la felicità mi ha fatto star meglio, finché non ho incominciato a sentirmi pesante. Abbassate le palpebre percepivo a malapena le vostre parole. E mi sono ritrovata in mezzo a mio padre e Lukas.- ero immersa nell'abraccio del ragazzo che mi aveva incasinato la testa, era così attento, riuscivo a percepire il suo sguardo dall'alto dietro di me.

Le sue braccia si fecero più strette ed io continuai.
-Fra i lampi di quella specie di sogno vedevo Lukas farmi delle cuciture.. O comunque delle operazioni di primo soccorso. Nello specifico in quel momento lo sentivo lavorare sulla mia spalla...-
-E hai urlato, portandoti la mano sulla spalla. Allora io sono intervenuto, giusto?- annuii. “Ora che ci ripenso dopo che lui è rimasto con me ho smesso di provare paura e dolore... Ma lui è la cura o è la causa?”  riflettei schiudendo gli occhi e osservando il cielo, oramai, quasi libero dalle incombenti, nere nubi.

-Grazie, ancora.- sorrisi accarezzando le sue braccia -Tornando a quel che ho vissuto... Beh, ricordo soltanto di essermi ritrovata in un ospedale diverso da quello dove lavora tuo padre. Mi diressi al bagno e mi specchiai, avevo i capelli più corti ed ero più bassa di statura. È come se fossero passati diversi anni da quel giorno. Ma questi eventi non me li ricordo per nulla. È tutto così...- presi un gran respiro e continuai -... così strano. -

Mi stava facendo male la testa, non riuscivo più a pensare a niente, allora richiusi gli occhi e mi rilassai sul petto di Markus. Per strada, nonostante l'ora vigeva un rigoroso silenzio. L'unico rumore che si poteva percepire fu quello del vento, prima impetuoso, adesso era solo una semplice: Brezza Autunnale. Mi scostava delicatamente i capelli sul viso, una cosa che odiavo, ma in quel momento  avevo solo bisogno di pace.

-Sai, Sky... Forse quello che hai visto significa qualcosa... Forse anche tu sei stata ritrovata e adottata.- era la voce di Markus, lieve e dolce, mi parlava piano all'orecchio, dandomi un brivido a sentire il suo fiato su di esso.
-Markus, io non credo... So di essere sempre stata qui. Non capisco il motivo di quel sogno.- gli risposi con lo stesso tono. Devo ammettere che quella frase mi abbia fatto male, non riuscivo ad accettare tale tema.
Era troppo.

-Sky, sta tornando mio fratello. Si è preoccupato tantissimo ed ora sta venendo da noi, forse è meglio rientrare, non trovi?- era Alicia col suo tono malinconico, ha spesso avuto quel tono. Sembrava più seria e preoccupata che triste. Ad occhi chiusi mi scostai dall'abbraccio di Markus e mi alzai. Stavo male, sia fisicamente che internamente.
Sentivo il bisogno di stendermi e rimanere da me col mio mal di testa e la mia mente piena di domande senza risposta.

Non appena in piedi, mi incamminai senza dir nulla a nessuno. “Scusa Markus, davvero.” Sentii i passi lenti di mia zia alla mia destra, poco più indietro.
Camminavo lenta ed intontita, con gli occhi aperti giusto per vedere dove stavo mettendo i piedi.
Ero quasi alla siepe per accedere al giardino di casa mia quando sentii il rumore di passi svelti, che calpestavano l'erba umida.

Markus mi mise una mano sulla spalla e mi fece voltare verso di lui facendomi spalancare gli occhi. Vidi solo i suoi chiudersi e sulle mie labbra  si erano poste le sue.

Fui veramente colpita da quel gesto che rimasi per un po' ad occhi sbarrati, per poi chiuderli e dare l'attenzione al suo bacio. Fu uno di quei baci lunghi che ti si stampano in mente per fartene desiderare altri. Le nostre labbra calde al contatto mi fecero distrarre per un secondo dal mondo. Eravamo solo io, lui e quella lieve brezza autunnale che ci avvolgeva completamente. “Causa o cura che sia, lui per me è tutto.” una delle domande che mi stavano facendo star male ebbe un risposta. In quegl'attimi fu come se ricevetti un messaggio da lui -Sappi che ci sono.-
 
Purtroppo anche quel bacio finì.

L'unica cosa che riuscì a fare fu uno strano sorriso, e la mia testa ricominciò a scoppiare.

Ripresi il mio cammino lentamente e mi diressi verso la vasca da bagno.
Una volta fatta scorrere l'acqua col bagnoschiuma mi tolsi il mio mantello rimasi solo coi pantaloni, levai anche quelli e mi immersi.

                         *** ** ***

Avrò fatto veramente preoccupare mio padre. Come se non bastasse, appena ritornato dal lavoro, non mi ha potuto vedere perché ero in vasca a rilassarmi. Mi sento in colpa, ma tutte quelle cose in testa dovevano fermarsi.” raccattai la prima maglia a maniche lunghe ed il primo pantalone che trovai e scesi da loro.

-Sky, ciao!- mio padre sembrò essersi tolto un peso dalle spalle e mi venne incontro, abbracciandomi. -Oh Grazie al cielo, ti sei ripresa, piccola mia!- esclamò, stavolta baciandomi su una guancia. -Sì, papà ora sto bene. Scusa se ti ho fatto preoccupare tanto.- lo strinsi a me e sorrisi ad Alicia.

                        *** ** ***

Arrivò l'ora di cena. Eravamo tutti e tre attorno alla tavola. “Voglio capirci qualcosa... Sento che se non ci provassi ora non farei mai più in tempo”
-Papà, oggi ho sognato il giorno in cui ti vidi per la prima volta, sai?- mio padre, mentre portava alla bocca la forchetta, si bloccò.

Vicino al tavolo, dietro mio padre e mia zia, c'era una finestra.
Le luci fioche dei lampioni illuminavano i rami degl'alberi vicini, la Brezza li stava muovendo.

Mio padre posò la forchetta e aprì bocca.
                       

NdA:
    Buonsalve lettori, spero solo che questo capitolo vi sia piaciuto, ma soprattutto spero di esser riuscito ad incuriosirvi e di esser riuscito a farvi porre qualche domanda.

Ditemi la vostra su questo capitolo e la storia in con un commento.

Un Gran Abbraccio a voi lettori che leggete di me ad ogni capitolo. E anche a chi semplicemente lo fa per passare il tempo.

-Xaes

P.S.: ho visto che gli extra e i .5 hanno un numero minore di letture, e mi dispiace. Sappiate solo che ogni parola di questo Manoscritto serve per capirlo a fondo. Ancora un gran saluto.

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