Chapter 17: Troppo Tardi, è Successo Qualcosa

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Mi svegliai di soprassalto per colpa del frastuono che proveniva da casa.
Pentole, urla e spari. “Spari?” Presi la rincorsa e mi gettai accanto ad un vaso davanti la porta.

Stavo basso ed osservavo la situazione:
Non era un videogioco di Elliott.
Delle persone con dei completi scuri correva per casa urlando ordini e contrordini verso la mia famiglia.
Asia, Lukas e Giuli però non si vedevano ne sentivano, mio fratello invece ne aveva atterrato due e ora era contro altri due. Si gettarono a capofitto menando l'aria verso di lui. Fu rapido, schivò i due pugni degl'uomini abbassandosi e ne allontanò uno con un calcio sull'addome.

Ebbe uno scontro interminabile con l'uomo non ancora a terra.

Verso di lui, l'avversario, puntava con un diretto destro, per Elliott fu facile sfuggire a quel pugno. Ricevette però un gancio sinistro, rispondendo con un altro sulla zona dei reni. Sfruttando il momento di apertura dell'uomo mollò un montante sullo stomaco avversario. L'uomo non reagì, rimase immobile giusto il tempo di far rimettere in piedi mio fratello. Per caricarlo con diretti e ganci rapidissimi.

Sputò sangue e mosse la gamba destra ascendentalmente copiendo un salto in aria e atterrando l'avversario. Non ebbbe la minima pietà e lo finì con un forte pugno sul viso.

Una volta ripreso fiato alzò lo sguardo verso di me e mi fece cenno di raggiungerlo. Scrutando l'area intorno a me vado all'interno.

Sul pavimento della cucina, piatti e cristalli infranti. Su un trinciante era presente del sangue ancora fresco, sperai solamente non fosse di nessuno di loro.
-Ehi, fratellone. Qui si è scatenato l'inferno! Dove cazzo eri finito?? - iniziai a guardarmi intorno ed indicai di fuori - In giardino. A pensare, poi credo di esser caduto in una specie di trance... Ma cosa più importante: Dove sono gli altri?!-
-In giardino? A pensare? Lasciamo perdere... Uno di questi bastardi mi è sfuggito, mamma prima però lo ha colpito non so dove ma il sangue era molto. Sono corsi su. Era l'unico con l'arma in vista, era anche quello più furbo.- con estrema serietà e con un tono completamente tranquillo pronunciò quella frase. Sembrava sapesse già cosa sarebbe accaduto.

Una raffica di spari esplose nell'aria.

-Traditori che non siete altro! Non mi fermerete con questo stupido taglietto. Però, cazzo, fa male! Vi porterò tutti dall'altra parte, so che non c'è punizione più terribile per voi Tradiun!- altri insulti e spari provenirono dal piano di sopra.

-Dobbiamo correre su, o questo qui oltre a distruggersi casa ferirà...  peggio... Non ci voglio pensare, forza! Tira fuori le tue tecniche segrete e andiamo a distruggere questo tipo col completo!- Elliott già stava corendo di sopra. Gli stavo dietro ma mi sentii portare a terra. Uno di loro mi afferrò per una gamba e caddi di mento. Gemetti ma mi sentii coprire la bocca ed il naso con una mano.

Era quel tipo che ora sulla mia schiena mi stava facendo soffocare. Mi mossi in tutte le direzioni ma stavo consumando velocemente l'aria a mia disposizione, socchiusi gli occhi.

È già la mia ora? Capisco... Sono solo staro un peso. Scusatemi famiglia, ci voglio bene. Scusami Sky...”

Mi stavo convincendo di tutte le colpe esistenti, mi stavo rassegnando. Ebbi la forza di aprire appena gli occhi, vidi mio fratello mollare un pesante calcio in fronte al mio aggressore.

Imprecò e cadde all'indietro.
-Prenditi una piccola vendetta su questo infame che attacca alle spalle, tsk... inutile codardo. Io penso al pazz...- altri spari molto vicini risuonarono, colpirono una porta e il tetto. -Tradiuuun~ DOVE SIETE?!  Non nella camera della ragazza, non in quella di mami e papi, nel bagno... - la porta cigolò e l'uomo urlò di disprezzo - NEANCHE!! Mi sto seriamente stancando, quasi quasi mando a fuoco la casa intera... almeno non devo andare a far visita anche ai vicini... Ahahahahahahaahah!- scoppiò in una raccapricciante risata. A quel punto Elliott superò le scale e raggiunse il primo piano.

L'uomo dietro di me stava per tirare fuori l'arma, oramai convinto che non sarebbe riuscito a far nulla con le mani. Era a terra sul pavimento sotto le scale pronto col grilletto puntantato contro di me. Il mio corpo reagì rapido e gli saltai addosso bloccandogli il respiro. Gli riempii il volto di segni e lividi, grazie ai miei ganci, fino a fargli perdere coscienza. Le mia mani facevano male, ma fu una bella sensazione.

Corsi anch'io di sopra e mentre Elliott era occupato con Mr.Pazzo Schizofrenico, mi misi alla ricerca della mia famiglia.

Corsi in camera mia e fui tirato all'interno con un coltello puntato alla gola. Era Lukas, una volta capito chi fossi posò il coltello a terra.

Gli tremavano le mani.  Era un dottore, lui le vite le salvava non le portava alla fine.

Seguirono attimi di silenzio.
Poi un forte schianto colpì il muro accanto alla porta. Si udiva Elliott che sfiatava ed urlava per incitare la forza e la respirazione. Ma si sentiva anche dei lamenti. Segno che Mr.Pazzo Schizofrenico stava rispondendo.

Asia tremava, il volto era sbiancato e il suo sguardo era diretto a quel muro. Giuli teneva saldamente un altro coltello, un po' più piccolo di quello del marito. Deglutii e mi feci forza vedendo il loro disagio e la loro paura.
- Andrò ad aiutarlo, okay? Voi iniziate a raggiungere la macchina, fidatevi. Di sotto o sono K.O. o, decisamente, non ci sono più. -

Dalla bocca di Asia fuoriuscì un debole: -Markus...-  Lukas ne fu contrario e Giuli, all'inizio concordava con lui, poi decise di fidarsi di me. Riuscì a far cambiare idea anche a mio padre. E si prepararono in fila.

Aprii di colpo la porta e bloccai la lotta per poco, il che bastò a dar mano a Elliott che tirò uno dei suoi migliori calci facendo perdere per poco l'equilibro allo squilibrato.

Corsì anch'io all'attacco. Placcai il nostro nemico e lo portai a terra.
Riuscì  presto a liberarsi dalla presa e mi scansò - Bene, bene...  Ora sono due i piccoletti con le palle! Complimenti mi avete disarmato, ora ci posso picchiare anche quest'altra mano! YAAAAH!!- ci caricò portando le braccia dietro per caricare la forza di spinta dei pugni. Si fermò di colpo e ci diede la possibilità di abbassarci, entrambi sferrammo un montante all'addome del pazzoide e si piegò in due.

In quel momento ebbi un flash di ricordi. Elliott stava per sferrargli un calcio dritto alla testa. - No, vuole questo!- mi gettai sul Elliott in tempo per fargli evitare di essere afferrato per la gamba.

Di fatti, mentre Mi stavo gettando su di lui, Mr. Schizofrenico si stava rialzando con le mani a coppa pronte per afferrare.

-Ah Ah Ah Ah... Ma allora è vero... Ehilà, N°00129! Com'è la tua vita da perenne evaso?- sul suo volto nacque un ghigno orribile e spettrale. Gioiva chiaramente nel male degl'altri.
-Clark... Mi ricordo di te. Il cane rognoso dei tizi in verde! Tu... Hai ucciso Zek!!! E ora, ORA... Stai continuando a farmi del male, te la farò pagare! Ora e in questo corridoio!-

Capivo a malapena tutto il dolore che provavo. Ma so che dovevo levare di pazzo quel pazzo omicida. Mi ricordai della storia sul suo punto cieco. Quando si divertiva troppo, come in quel momento. Il suo occhio sinistro perdeva stabilita e diveniva strabico.
Percepii la sua difficoltà nel mantenere lo sguardo fisso e dopo il suo minimo cedimento mi diressi sulla sua sinistra abbassandomi e scattando. Portai tutta la forza sul mio destro e lo buttai contro la parete.

-Non basta questo! El, l'arma! Usala! Trattieni il fiato come per un colpo secco e primi il grilletto contro di lui!-
-Cosa vorreste... Fare...- si stava rialzando lentamente e mi stava per raggiungere con un altro suo colpo
- Ora! Testa!-
Lo sparo.
Cadde di peso alla sua sinistra. Il sangue usciva dalla ferita.

Il mio fiato ricominciò con la normale andatura, il peso di un'anima di un vecchio amico mi lasciò.
Vendetta fu eseguita.

Presi l'arma dalla mano tremante di mio fratello e scesi le scale. Guardai a destra e a sinistra per assicurarmi libertà. Era tutto calmo. Fin troppo calmo, da lontano si sentì il motore del veicolo della squadra venuta a farci visita. Tutta la famiglia era ferma lì davanti ad aspettarci.

Aprimmo gli sportelli laterali, uno a scorrimento e l'altro normale.

Poi cinque colpi d'arma da fuoco.

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