Chapter 29: Sky e la Maestra Sopravvisuta

16 3 0
                                    

-... e così, sei... come dire... una mia allieva?- stavo passeggiando con Stephanie, il famoso fuggiasco del diario, S.

Le stavo parlando di ciò che accadde dopo il rapimento di Markus e dei McRuis. Della mia fuga nella notte e della mia gran sorpresa nel trovare i diari in quei rifugi nei massi sparsi nella zona desertica e in quella montuosa e di quanto mi abbia aiutato senza neanche saperlo.

La stavo ammirando come se fosse una divinità, ero estremamente felice di aver trovato un'altra persona in quel che pensavo fosse solo un deserto arido

-E sono fiera di esserlo! Avevo timore che cacciare mi avrebbe condizionata... ma, grazie a ciò che hai scritto, l'ho affrontato meglio del previsto! Sono sopravvissuta grazie a questo... grazie a te e al tuo coraggio...- dissi quest'ultime parole sventolando il primo Diario di S. con aria spavalda, per poi spegnermi ripensando a ciò che passò Stephanie prima di essere S.

-Quindi l'hai letto tutto, eh? Che bel padre che ho avuto, sono felice di ciò che è successo grazie alla morte di mamma.- rimasi shockata per quelle parole. Lei era contenta, col sorriso sulle labbra e sprizzava allegria da tutti i pori.

"La solitudine?" pensai. Non trovai altra scusa per quel comportamento inadeguato. Ma lei intervenne e mi bloccò quel pensiero sul nascere.

-Scommetto che starai pensando che la causa del mio comportamento sia la solitudine, vero? Sbagli non sono solo da ben 10 anni! Sono sposata, sai? Niente bimbi non fanno per noi.- fu il secondo shock in pochi minuti.

-N-noi? Noi chi?- fu l'unica cosa che uscì dalla mia bocca.
-Eh? Che hai detto se boffonchi così non capirò mai cosa dici... Susu mia allieva!- parlò velocemente ma fu stranamente comprensibile.
-Ho... Ho solo chiesto 'noi' chi? Chi sarebbe tuo marito?- provai un misto di emozioni a partire dalla paura per il carattere stravagante di S., per finire nello stupore per il fatto che più persone abitavano le montagne innevate del Confine dei Pensieri.

-Beh, io ed Oliver Jackson!. Un archeologo dalla doppia vita... molto sexy e intelligente!- risi per come concluse la frase ma poi pensai: "Oliver Jackson... mi pare familiare. Dove l'ho sentito?" in quel momento mi tornò alla mente un flaschback:

Erano presenti Giuli e i suoi figli, Giuli era a lavoro su dei vecchi documenti ingialliti insieme ad un uomo sul tavolo della cucina
Elliott iniziò a chiamare un nome... fu proprio... -Jackson! Facciamo braccio di ferro, in questi primi giorni di combattimento sono già diventato imbattibile!-

-Lo conosco! Lavora per l'università del paese dove abito con la dottoressa Senders!- urlai a squarciagola interrompendo la nostra camminata. Rimasi scioccata per la terza volta.

-Già! Quella donna sta facendo incasinare la testa anche a mio marito da quando si è perso sue notizie... ormai un mese fa.- sembrò una reazione normale per una persona qualsiasi ma risultò atipica su di lei.

*** ** ***

Passò qualche minuto.
Stephanie non smise un attimo di vantarsi di sé stessa e delle sue straodinarie nella caccia. Si fermò anche per farmi una dimostrazione, portando così al loro nascondiglio una lepre.

Ma dopo una ripida salita, costituita da radici e massi ( rimasti lì, a detta di S., per non rovinare l'atmosfera di montagna) riuscimmo ad arrivare ad un bellissimo chalet di montagna.

Era di due piani, in esterno fatto solamente di legna, con porte e finestre dipinte in bianco per staccare dal marrone scuro del legno.
Il lato della facciata si affacciava sul sentiero boschivo, il sinistro su una discesa spianata che andava a finire su una strada sterrata, mentre il lato posteriore e quello sinistro dava sul paesaggio montuoso: alberi sempreverdi, fiumi e vette altissime innevate rendevano il tutto... sublime e la luce estremamente rossa del tramonto reso il contorno ancora più unico.

-Bel posticino ha messo su il mio maritino, vero? Oliii... una tua conoscente è passata a farti visita!- con quelle grida Stephanie mi riportò alla realtà.

Ci avvicinammo alla casa una volta giunte alla porta udimmo un gran trambusto provenire dall'esterno e la porta si spalancò di colpo.
-Giuli?! Dove...? Sky? Sei, Sky?- farfugliò così tante volte il nome di Giuli ed il mio che mi sembrò un vecchio disco rotto ed incantato. "La compagnia di S. l'avrà contagiato?"

-Sì, Jackson, sono Sky.-

-Oddio...- di colpo mi ritrovai fra le sue braccia -... almeno tu... almeno tu... stai bene! È successo un casino...- si staccò da me e ci invitò ad entrare in casa.

Mi portarono accanto al camino accesso e mi offrirono una tisana calda.

-Quindi mia allieva di chiami Sky, eh! Mmm... trovo che Yuhi, tramonto, ti si addica di più. Sei forte, bella e dai tutta un'altra luce a chi hai intorno! Ti chiamerò così, non mi importa. - nacque sul suo viso l'ennesimo, inquietante, sorriso.

-Ehm... Va bene, anche qualche mio amico mi chiamava così tempo fa, mi fa piacere ricordare. Piuttosto Jackson mi sa dire che sta succedendo?- ero preoccupata, ansiosa e avevo paura per quello che poteva venir fuori dalle parole del professore.

-Tuo padre, ha commesso un crimine. Ha accolto una, anzi due, Neomorfi fra gli Umani. Cosa, secondo l'etica dell'Oligarchia, scorretta. È sotto indagine... o tortura, non so molto delle pratiche di reclusione degli anziani con la O maiuscola. Mi dispiace dirtelo così ma è il miglior modo.

Sky, non sei una di noi ma una di "Loro"- disse puntando il dito verso la moglie - Sei una Neomorfa, ora ti dirò ciò che so.-

Ero spaventata, anzi, terrorizzata, per quello che mi era stato detto su mio padre ed ora, in più, veniva a me la conferma dei miei sogni.

Annuii, consapevole di tutto, e lo feci proseguire.

-Il gruppo di ricerca della dottoressa Senders lavorava sui segreti di "Neom", così chiamiamo il primo scorcio dell'eccelsa tecnologia e della superba scienza dei Neomorfi. Io mi occupavo di sviluppare tesi sul presente di quelle persone. Siamo giunti a conoscienza del "Laboratorio di Osservazione della Generazione X" e poco dopo è spuntato nella vita dei McRuis quel ragazzo pieno di ferite.

Tempo pochi giorni e Giuli si è fatta aiutare da Derek, sempre stata piena di uomini la dottoressa. Così ha adottato un nuovo figlio. Passati però pochi mesi i furbi Cacciatori in Giacca e Cravatta hanno trovato il ragazzino e rapito tutta la famiglia.

PERÒ!! So per certo che Giuli è VIVA! Me lo sento nelle vene e non sbaglio mai!- quando Jackson urlò mi spaventai ma colsi quella decisione nel suo sguardo che mi convinse a farmi coraggio e mi diede la possibilità di fidarmi di lui.

-Se è viva lei, lo sono tutti.- "Markus, ti voglio di nuovo al mio fianco. Voglio le tue labbra sulle mie. Le tue braccia che con forza mi stringono a te. Farò di tutto per noi!"

Avvertii qualcosa in tutto il corpo in quel momento, capii che il mio pensiero fu ricevuto anche da lui.

*****M
Mi addormentai nel bianco silenzio dell'appartamento di prigioni dopo la storia di mio padre e di George. Non sognai, ma nel mezzo del sonno percepii la voce di Sky pronunciare: "Markus, ti voglio di nuovo al mio fianco. Voglio le tue labbra sulle mie. Le tue braccia che con forza mi stringono a te. Farò di tutto per noi!"

"È la sua voce, lo so per certo! Sta bene!"

Mi adagiai nel nero macchiato di rosso delle mie palpebre e con calma, le schiusi.
Posai la mano destra sul mio petto e col cuore coi battiti accelerati sussurai: -Ci rivedremo, ci riabbraccieremo e ci bacieremo di nuovo. Farò anche io di tutto!-

"Buona Notte, Sena."

*****S
Giunse il buio, Jackson ed S. mi diedero il divano e le coperte per dormire. -È da un mese che non ho delle coperte addosso per dormire, grazie al cielo ora che inizia il pieno inverno ho trovato questi due pazzi...- non finì la frase che mi si chiusero gli occhi e mi addormentai ma un "Buona Notte Sena" mi raggiunse in pieno petto. Riaprii gli occhi e appresi quel nome come parte di me.

BrokenSynèsis Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora