Chapter 9: Vento Mattutino

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Per tutto il mio corpo scorrevano brividi causati da quell'aria fresca, l'estate stava finendo e si sentiva.
Elliott mi osservava determinato in posizione. Teneva le gambe distanti una davanti ed una dietro, il braccio sinistro davanti al viso, il destro sopra l'addome.

-AVANTI! Divertiamoci!- piegò le dite accennando di farmi avanti, indossai i guanti e mi decisi ad avanzare
-Divertiamoci!- gli risposi adottando una posa: piedi poco distanti, uno avanti l'altro indietro, una mano semi-aperta appena sotto il mento, l'altra chiusa e appoggiata alla vita.

Scattò in avanti e, in men che si dica, mi ritrovai ciondolante verso il terreno. Quel colpo lo risentii per tutto il corpo. Riuscii a posare un piede in terra ma non mi ressi e caddi.

-Troppo forte?- chiese con un ghigno in volto. -Appena appena- riuscii a dire e a ripensare ai suoi movimenti:  il braccio destro teso all'indietro, un passo avanti ed una rapida accelerazione, poi, di nuovo in posa.

Non so come, ma capii in ritardo i suoi movimenti. "Se quella è la sua unica strategia, posso farcela, ma se cambiasse... non  riuscirei ad incassare troppi colpi di fila. Devo trovare il mio metodo di attacco." Pensai poco prima di rimettermi in piedi.

Entrambi eravamo di nuovo in posizione. Io attesi lui, lui attese me.
Fece un passo avanti, tese il braccio all'indietro, lo lasciò. Schivai abbassandomi e gli risposi con colpo all'addome, la sensazione dei guanti al contatto con lui, Il mio respiro accelerato, i muscoli contratti e l'adrenalina che mi scorreva nelle vene, poi, una risposta da Elliott.

Riuscì a pararmi con la mano destra, spinsi via la sua e mi aggrappai alla sua vita, lo spostai di poco, giusto quei pochi centimetri che mi servirono per rialzarmi.

Stavolta non attesi il suo attacco, mirai con il destro alla sua guancia ma mi precedette con montante allo stomaco. Il dolore era tremendo, tutta quell'adrenalina non bastava per riuscire ad andare avanti. Di tutta risposta, però, con il pugno sinistro lo colpii con tutto me stesso sul viso. Tolse così il pugno dalla mia pancia e cadde più là alla mia destra. Sputò sangue. Credevo di averli spaccato un dente. Con forte rammarico per l'accaduto gli chiesi ansimante -El! El! Fratello, vuoi andare avanti? Ci so fare anche io, ci siamo fatti troppo male entrambi. Direi di smetterla che ne dici?-

-Sai, potrei anche ucciderti, ma sei mio fratello ed essere quasi morti di mattina presto non è bellissimo sai? Però, però... voglio continuare andiamo, con quel pugno allo stomaco saresti potuto svenire. Hai ancora un sacco di resistenza!- si alzò. Ero curioso di me stesso, del mio stile e del suo. Ero ancora determinato. L'unica cosa che dovevo fare era di dosare la forza.

-E allora, andiamo! Mi hai convinto!-mirai alla sua difesa che era diventata un muro, aveva posizionato le braccia davanti a sé non aveva un'apertura. Presi diverse volte le mani o le braccia, non andavo di rapidità ma ero già sfinito, doveva essersene accorto anche lui.

Di colpo cambiò posizione e si mise in attacco. Sentii una raffica improvisa di ganci e diretti ovunque riuscivo a malapena a riprendermi, ma in quel momento ebbi come dei flash. Riconobbi di nuovo i suoi rapidissimi movimenti, li vidi distintamente.
Bloccai un suo colpo diretto alla pancia con la mano ed un gancio diretto al viso con l'altra.

Provò a liberarsi ma la mie prese erano più che salde. Appena rallentò nei suoi movimenti nel provare a liberarsi lo spinsi via e lo raggiunsi con uno scatto ed un pugno al volto.

Cadde.

-Cazzo, sono sfinito!- disse dopo aver recuperato il respiro a terra -Certo, che tiri forte! Dai sono apposto, nonché mezzo cadavere. Ora so che posso fidarmi di te al 100%.- mi avvicinai a lui e mi buttai a terra
-Ahi! Già a quanto pare tiro forte- scoppiamo a ridere, ma il corpo ad ogni movimento mi faceva male. Smettemmo subito quindi pensai che per lui fosse lo stesso.

Feci dei respiri profondi, sentii il corpo rilassarsi completamente.

Dopo poco Elliott attaccò a raccontare del perché mi avesse sfidato. Mi fece lo stesso discorso di Asia il giorno prima, tranne che per un per particolare.  Aveva accennato all'apprendista di Giuli, la zia di Sky, ma aveva aggiunto che qualche giorno prima quella donna avesse chiamato a casa cercando Giuli ma disse tutto ad Elliott, erano veramente molto legati, diceva che io centravo qualcosa con il lavoro suo e di Giuli ma quando gli chiesi altro non mi rispose e andò avanti.

-Giuro, sulla mia vita e sul mio amore per il combattimento, che appena rivedrò Alicia, la bacerò!- concluse dopo la spiegazione.

Si stava annuvolando, il cielo prima rosa poi celeste ciano, era ora ricoperto di nuvole grigie, c'era una tempesta in arrivo. Quel vento mattutino leggero stava ora diventando turbine.

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