Jesse
Vorrei rendere Joey mia con lo sguardo; non riesco a staccare gli occhi dal suo corpo perfetto: indossa una canottierina di pizzo nero con un reggiseno abbinato. È meravigliosa! Non posso fare a meno di osservare il suo seno, non prosperoso, ma perfetto e sorrido vedendo che è ricoperto dalle stesse lentiggini fini che ha sul volto. Vedo che si morde il labbro inferiore in quel modo che mi fa impazzire. All'improvviso mi sorprende premendo di nuovo le labbra contro le mie con tanta passione e trasporto che potrebbero farmi perdere il controllo, infilo una mano sotto la sua canottiera, accarezzando la pelle morbida e chiara, che potrebbe essere ricoperta della stessa polvere con cui è fatta la luna. La sento gemere quando le bacio il collo, mentre sento le sue dita stringermi le spalle e poi scorrere lungo la mia schiena. Scorgo qualcosa dietro il suo orecchio sinistro e mi tiro indietro incuriosito: "Hai un tatuaggio?" constato l'ovvio. "La smetti di guardarmi con quell'espressione sorpresa per ogni cosa? Potrei stupirti in molti modi" si finge offesa. Sono due piccole stelline stilizzate, una leggermente più grande dell'altra. "Hanno un significato particolare?" le chiedo. "E' una stupidata" mi risponde, ma io insisto finchè alla fine lei cede sbuffando: "Si tratta della seconda stella a destra" confessa. Rifletto un attimo, cercando di ricordare da dove viene quest'espressione: mi riporta lontano, a quando ero bambino, poi realizzo che riguarda la storia di Peter Pan e allora scoppio a ridere. "Ti avevo avvisato che è una stupidata" arrossisce imbarazzata. "No non è vero, mi piace" la rassicuro, mentre le mordicchio il lobo dell'orecchio e poi scendo lungo il collo. "Non vuoi crescere e rimanere sempre bambina Wendy?" scherzo. "Indica che c'è sempre una via di fuga" dice seria e io mi fermo di nuovo, guardandola negli occhi. "Un posto sicuro dove andare quando si ha paura. Dovresti conoscerlo anche tu, secondo me ti rassicurerebbe sapere che non devi sempre lottare contro tutto" aggiunge. Ma che cosa mi fa questa ragazza? Sta abbattendo tutti i miei muri uno ad uno. Non mi posso più proteggere, non voglio farlo e so di non dovermi proteggere da lei. "Sei tu la mia via di fuga" affermo sincero, tornando a baciare i suoi seni; quando porta le mani dietro il mio collo e mi tira a sé non riesco a trattenere un gemito. Faccio scorrere una mano lungo il suo fianco e poi la accarezzo sopra il reggiseno, tentando di essere il più delicato possibile, mentre stringo uno dei suoi seni tra le dita, facendole inarcare la schiena e sussurrare il mio nome. Cristo, lei è l'unica in grado di pronunciarlo in quel modo! Vorrei non smettesse mai, solo lei riesce a farmi sentire così! Con l'altra mano le slaccio il bottone dei jeans aderenti: non so fin dove mi spingerò, ma non credo di potermi più fermare. Accarezzo il suo punto più sensibile da sopra le mutandine, che sento bagnarsi sotto il mio tocco, mentre lei geme di nuovo. Infilo le dita oltre l'elastico, percependo la pelle delicata, morbida e sensibile, ma lei mi spinge indietro di colpo, alzandosi di scatto dal letto: ha gli occhi spalancati in un espressione terrorizzata e il fiatone, come se stesse per soffocare. "Stai bene?" le chiedo, preso dal panico: "Scusa non volevo metterti a disagio, mi sono spinto oltre e...". "Lascia stare" mi interrompe bruscamente, mentre si infila di fretta la maglietta "devo andarmene" dice, rivolta più a se stessa che a me. Il suo sguardo si sposta impazzito da una parte all'altra della stanza, senza mai incontrare il mio. "Joey, va tutto bene, è stata colpa mia..." la rassicuro. "Non dirmi che va tutto bene!" grida "Dio che schifo! Siete davvero tutti uguali!" e dopo aver spalancato la porta, esce di corsa dalla mia stanza.
Ma perché deve sempre scappare? Cazzo, sono stato un cretino! Ma che ho fatto? Insomma mi sembrava stesse bene quanto me, era bellissimo. Devo aver esagerato, ma perché non riesco mai a controllarmi?! Penso frustrato mentre, raggiunto anche io l'uscio della porta, sbatto con violenza una mano contro lo stipite e la guardo dirigersi verso quel suo luogo sicuro, oltre la seconda stella a destra e poi dritto fino al mattino.
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CHI NON RISCHIA NON VINCE
RomanceSTORIA COMPLETA (Fan Fiction: The O.C.) (Prequel de IL CORAGGIO DI AVERE PAURA) Jesse, un ragazzo della periferia di Chicago ormai quasi ventenne, ha imparato presto a colpire duro almeno quanto fa la vita per sopravvivere nel posto in cui è cres...