Joey
È ormai tardo pomeriggio quando arriviamo al campus. Siamo tornati a bordo della moto di Jesse e così il viaggio è risultato inevitabilmente più lungo, ma per me è stato bello poter stringere di nuovo le braccia attorno alla sua vita e osservare il paesaggio della costa scorrermi affianco. Carmela intanto ha guidato la mia Range Rover per riportarla alla WCU e, una volta arrivata, le ho prenotato un taxi per poter tornare a casa.
Percorriamo il viale principale del campus per dirigerci verso i dormitori, in modo da poter fare una doccia e lasciare i bagagli, o meglio, le mie valige, dal momento che Jesse non aveva portato quasi nulla con sé.
Dopo essermi lavata e aver sistemato le mie cose in camera, mi dirigo verso la sala comune, dove io e Jesse ci siamo dati appuntamento, per poi andare a mangiare qualcosa insieme. Lo vedo aspettarmi vicino al biliardo e per un istante sono costretta a fermarmi, mentre il mio cuore perde un battito: ancora non ci credo che finalmente siamo di nuovo insieme! Ce l'abbiamo fatta, abbiamo superato tutto ciò che si era messo tra di noi e siamo di nuovo qui, più forti di prima.
Quando Jesse mi nota, fa un cenno e mi rivolge un sorriso lieve, ma sincero, spontaneo e genuino, che fa fare una capriola al mio stomaco. Così mi affretto a raggiungerlo e gli getto le braccia al collo, abbracciandolo come se non ci vedessimo da tanto tempo invece che da solo un paio d'ore. Lui mi guarda sorpreso, ma sorride di nuovo e mi stringe più forte a sé, trattenendomi un secondo in più. Quando mi scosto vedo i suoi occhi azzurri e limpidi brillare, mentre si specchiano nei miei; all'improvviso però distoglie lo sguardo e assume un'espressione composta, fissando un punto alle mie spalle. Quando mi volto vedo la Powell dirigersi verso di noi attraverso la sala comune, che è ancora semideserta, prima che la maggior parte degli studenti torni per la ripresa delle lezioni.
Quando ci ha raggiunti, la professoressa ci saluta: "Signor Carter, signorina Parker, spero abbiate goduto di questo periodo di riposo per poter recuperare le energie e prepararvi a dare il massimo nell'ultimo trimestre di quest'anno accademico." Dopodiché si rivolge a me dicendo: "A questo proposito Signorina Parker mi sento di dirle che sono stata contattata da alcuni suoi professori, i quali hanno ricevuto le tesine che ha scritto durante le ultime settimane per poter recuperare le valutazioni dello scorso trimestre, e mi hanno comunicato il loro entusiasmo e la soddisfazione nel rilevare il suo impegno. Volevo quindi riferirle di persona che è riuscita a superare il livello della sufficienza in tutte le discipline ed è di nuovo in pari per poter frequentare i corsi dei prossimi mesi." Quando la Powell termina il discorso posso finalmente lasciare andare il fiato che avevo trattenuto per tutto il tempo ed emettere un sospiro di sollievo, rilassando le spalle. "La ringrazio molto professoressa, cercherò di mantenere costante il mio impegno fino alla fine di quest'anno accademico" le assicuro, ringraziandola e rivolgendole un sorriso finalmente sereno.
Sento Jesse stringermi un fianco senza farsi notare e faccio appena in tempo a lanciargli un'occhiata contenta, quando la professoressa Powell richiama la sua attenzione: "Jesse, le vacanze primaverili sono terminate e io ho bisogno di una tua risposta in merito alla proposta che ti ho presentato settimane fa. So che avrai deciso con giudizio e mi fido della tua scelta; sappi che verrà accettata, qualunque essa sia." "Accetto" replica Jesse senza esitazione e senza nemmeno permettere alla Powell di concludere la frase. La professoressa non nasconde un sorriso orgoglioso: "Sono felice tu creda in te stesso Jesse e che tu sia pronto a metterti alla prova, consapevole delle tua capacità. Ti aspetto nel mio ufficio insieme al professore di informatica il primo giorno di lezione, per presentarti nel dettaglio il progetto e consegnarti i documenti riferiti al proseguimento della tua permanenza alla West Coast. Dovremo poi inviarli al Tribunale di Chicago per comunicare la tua scelta." La Powell appare quasi commossa, anche se non credo lo darebbe mai a vedere apertamente; in ogni caso, dopo averci salutato, si allontana, diretta probabilmente nel suo ufficio.
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CHI NON RISCHIA NON VINCE
RomanceSTORIA COMPLETA (Fan Fiction: The O.C.) (Prequel de IL CORAGGIO DI AVERE PAURA) Jesse, un ragazzo della periferia di Chicago ormai quasi ventenne, ha imparato presto a colpire duro almeno quanto fa la vita per sopravvivere nel posto in cui è cres...