Scesi al piano di sotto con disinvoltura, ma Derek ci mise poco a farsi notare.
"Allora?" sorrise malizioso
"Niente, ci proveró la prossima volta"
Derek invitó anche Andrew a venire in discoteca, lui accettó anche se non sembrava molto incerto.
Sinceramente avrei preferito fare di meglio, ma entrambi insistettero tanto, e io non potei che dargli corda.
*
"Vi raggiungo tra poco" mi rivolsi agli altri
Visto che la scuola di musica si trovava vicino alla discoteca entrai. Non avevo nessuna voglia di portarmi un'altra a letto. Iniziavo a pensare che tutto questo fosse una perdita di tempo.
"Permesso" dissi debole.
"Nick?"
Che cazzo ci faceva Isabelle qui? Beh almeno sarebbe stata una scusa buona per potermela, vabbhe si è capito.
"Che cazzo ci fai qui?"
"Non posso venire nella mia scuola?"
Lei mi fulminò con lo sguardo. Quello sguardo la rendeva dannamente sexy.
"Me ne vado"
Velocemente le bloccai la porta dell'uscita.
"È mai possibile che cerchi di scappare da me?"
"Dovresti essere in discoteca" disse cercando di cambiare discorso.
"E tu non dovresti essere con le tue amichette? Oppure sono più puttane?"
Mi piaceva provocarla. Sapevo benissimo come farla arrabbiare, era tutto un trucco.
"Puttana?! Ascoltami Nick inanzitutto puttana lo dici a tua madre, che come mi hai raccontato lo è a quanto pare"
Questa frase mi bloccò di colpo. Nessuna ragazza era riuscita a ferire cosi profondamente i miei sentimenti.
"Che fai non rispondi? Finalmente sono riuscita a tapparti quella boccaccia!" concluse
ISABELLE
Non avrei mai pensato di usare queste parole con lui, ma in quel momento avrei voluto ucciderlo.
"Facciamo un patto"
Che cazzo stava dicendo ora?!
"Che genere di patto,Parker?"
"Se tu non rivelerai ai miei amici.." disse avicinandosi sempre di più a me "...che sono stato qui.. "
Lo bloccai. "Che hai paura dei tuoi amici?"
"Non vogliono che ci vengo"
"Beh devono essere proprio idioti, se a te piace suonare, perchè non dovresti?"
"Lasciami finire. Se tu non dirrai nulla ai miei amici, non ti porterò a letto"
Apparte che non mi avrebbe portata mai a letto, ma poi perchè avrei dovuto accettare?
"Eh va bene"
Cazzo isabelle, dovevi rifiutare.
"Fai la brava bambina"
"Ma vaffanculo, Nick" dissi spostandolo
"Allora vorrà dire che stasera ci divertiremo io e te"
"Io e te non ci divertiremo mai. Ne oggi ne domani, e ora ciao" dissi uscendo dalla porta.
"Io non ne sarei sicura"
Lo odiavo. Odiavo il modo in cui era cambiato e il modo in cui era.
**
Ormai era di abitudine che Nick venisse a casa nostra, sembrava fosse casa sua. ma io mi chiedo: stare da sua madre no?
Eppure ormai mi ci ero abbituata alla sua presenza, e lui sapeva benissimo che se avesse fatto il furbo con me ne avrebbe pagato le conseguenze.
Mi alzai e guardai la sveglia che segnava le 10.00. In questo periodo dormivo davvero tanto.
Scesi di sotto urlando a squarciagola: "Andrew! È pronta la colazione?"
Lui non rispose. Evidentemente non c'era. Sbuffai.
Al suo posto mi rispose una voce familiare.
"Ma guarda un pò chi si vede" Disse Nick squadrandomi da cima a fondo.
Bhe non potevo dargli torto per come ero vestita. Pantaloncini corti e maglia a spalline. Nonostante fosse freddo, preferivo dormire cosi.
"Ciao Isa" esclamò Andrew. Tirai un lungo sospiro vedendolo. almeno con lui sarei rimasta al sicuro.
"Hey, venite é pronta la colazione."
Visto che il tavolo era rotondo mi toccò sedermi tra mio fratello e Nick.
Nick addentando un morso al fresco cornetto mi sussurró: "Sei molto sexy cosi, sai?"
Non risposi, gli diedi semplicemente un pugno nello stomaco che lo fece sobbalzare.
"Non giocare con il fuoco, Parker"
"Non provocarmi"
Mi stavo iniziando a stufare, cosi decidi di iniziare a svelare il suo segreto.
"Sapete?!" urlai a squarciagola "Oggi mi sa che andró a scuola di musica, ho voglia di suonare!"
"Ma quale quella che frequentava anche Nick?" Domando Derek
"Giá proprio quella" dissi scandendo le parole
Nick subito iniziò a infuriarsi e tiró un pugno sul tavolo. Tutti sobbalzarono, io semplicemente risi compiaciuta.
"Ti piace rischiare bambolina?" domandó il moro
"Come mi hai chiamata scusa?"
"Bambolina" sorrise finendo di mangiare il gustoso cornetto.
Mi alzai e me ne andai di sopra. Odiavo diver condividere la casa con uno che in passato era stato con me, lo avrei mandato via molto presto se non si sarebbe mosso.
Qualcuno bussó la porta. Non potei che farlo entrare anche se immaginavo chi fosse.
"Cosa vuoi?" dissi indifferente
"Perchè lo hai fatto?"
"Pensi che sia bello svegliarsi e trivare un maniaco pervertito in casa?"
Ebbene si avevo osato chiamarlo maniaco. Era lui che mi aveva provicato.
"E io sarei un maniaco pervertito?" domandò scoppiando a ridere.
"Scusa, e chi mi direbbe la mattina di essere molto sexy, mio fratello?!"
"Umh...come sei permalosa"
"È casa mia vorrei soltanto un pó di pace"
Si sedette sul letto e giocherellando con i miei capelli disse: "Non stai mica facendo tutte queste storie per venire con me? Potresti chiedermelo, sai?!"
"Inanzitutto, scolla questa mano dai miei capelli. Aahahhahahahah io venire con te? Non penso proprio" risi beffarda
"Eppure, due anni fa..."
Era chiaro come l'acqua che si riferiva a quando mi aveva baciato.
"Due anni fa, son ben passsti ormai, fattene una ragione"
NICK
Si alzó e se ne andó in bagno, dopodiché uscì giá vestita e non mi degnó nemmeno di un saluto.
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Promessi rivali
Teen Fictionlui: fragile e timido. Il suo mondo cosi chiuso lo porta ad una vita desolata, fino a quando non incontrerà lei.La sua personalità cosi opposta alla sua, solare e pronta sempre a tutto. Presto entrambi, capiranno di avere molte cose in comune, ma sa...