Promessi rivali

Tu sei lei.

"Andrew! Dove hai messo la mia biancheria?!"

Ovviamente con mio fratello non riuscivo mai a trovare la mia roba,e l'unica cosa che potevo fare era urlargli dietro fino a quando non avrebbe ceduto.

Dopo ripetute urla per la casa, finalmente si fece vivo.

"Si puó sapere che vuoi?"

"Vorrei sapere dove é la mia biancheria"

"É appesa fuori. Si deve ancora asciugare"

"Ah,perfetto,vedró come asciugarla,grazie lo stesso"

In quel momento sentii il bisogno di doverglielo dire. Insomma,di Nick. Doveva sapere che mi interessava.

"Andrew,aspetta."lo fermai.

"E ora che c'é?"rispose voltandosi.

"Ho bisogno di farti sapere una cosa.."

Non capivo se erano degli ippopotami a stravolgermi la pancia,oppure degli unicorni arcobaleno. (?)

"Ti é successo qualcosa? Qualcuno ti ha molestata? Dimmi subito chi é..."

Se non lo fermavo, sapevo che avrebbe continuato per chissà quanto.

"FERMATI! Non é nulla di che, ma volevo farti sapere che mi interessa una persona. Tu hai sempre detto che con te devo aprirmi,e quindi eccomi qui."

"Posso sapere chi é,almeno?"domandó

"Penso che sia gia sufficiente dirti questo"

Scommetto che se gli avrei rivelato che fosse Nick, mi avrebbe cacciata di casa. Iniziavo a pensare che questa discussione non doveva nemmeno esser cominciata.

"É uno dei miei amici?"domandó schietto.

"Ti ho gia detto fin troppo, vado a scuola che é meglio.."conclusi per poi uscire dalla porta di casa.

Le mie cuffie fortunatamente erano sempre pronte ad aiutarmi,e a farmi arrivare a scuola,data la mia pigrizia.

Speravo davvero di non diver incontrare Tiffany. Una ragazza che deve sempre insultarmi sul mio modo di vestirmi, o semplicemente perché non ho amici in questa scuola, se solo sapesse che ho Nick.

Certo, non avevo i migliori vestiti di questo mondo,ma nella mia famiglia i soldi non si sfornavano ogni giorno, e non potevo chiedergli di comprarmi vestiti costosi. Non mi definivo mal vestita,ma avrei tanto voluto avere un guardaroba migliore.

"Oggi cosa sei,un pagliaccio?"

Ti pareva, ma non si stufava dopo un po?

"Io mi piaccio cosi, e non vedo il perché tu mi debba sempre insultare. L'importante è che io stia bene con me stessa."

Pensavo di averla stesa, ma doveva sempre avere l'ultima parola.

"É arrivata la psicologa ragazzi! Visto che sei cosi intelligente,perché non ti fai una visititina di coscienza? Al tuo cervello farebbe tanto bene,sai?"

La amazzo. Mantieniti calma fin che puoi.

"Ne terró conto,ora se permetti vado a sedermi."dissi spostandola.

**

Non vedevo l'ora di tornare a casa,ma purtroppo oggi era sabato. Da quando non avevo più amici ho cominciato ad odiarlo, dato che non potevo piu trascorrerlo con nessuno.

Nick aveva i suoi amici, e di certo non volevo scompigliarli la vita.

Preferivo di gran lunga restare a casa e studiare. Non mi ritenevo una secchiona, era solo un modo per passare la giornata.

"Stasera esco con i miei amici, torno tardi non aspettarmi"mi disse Andrew.

"E tu non ti cacciare nei guai"gli sorrisi.

Sapeva che stavo male quando mi diceva che lui usciva. Sapeva che anche io avrei voluto passare la serata per il meglio,ma con chi?

"Arriverà qualcuno che non ti lascerà mai, te lo prometto, e poi hai me"dissi baciandomi la nuca.

Uscì dalla porta lasciando incombere il silenzio.

Era strano il mio comportamento: fuori mi comportavo come la persona piu solare del mondo,mentre a casa, la tipa asociale.

La suoneria del cellulare mi fece risvegliare dai miei pensieri. Lessi il nome Nick,che mi fece spuntare un mezzo sorriso.

"Nick"sospirai.

"Hey Isa,aspetta un attimo, che ti succede?"domandó.

"Niente,sono solo un pó stanca"mentii

Ero capace solo a dire questa frase,ma era solo per non essere al centro dell'attenzione.

"Mmm,cerco di crederti...cosa farai stasera?"

Non ho nessuno Nick,cazzo. Ci sei solo tu,solo tu.

"Sono stanca,dormiró."sospirai.

"Allora buona notte"finì per poi attaccare.

Ci misi poco a mettermi il pigiama e infilarmi nel letto,per poi infilarmi le cuffie,fino a quando non mi addormentai.

Il mio sonno fu interrotto,da dei colpi, probabilmente di pioggia. Amavo dormire accompagnata dal suono della pioggia,ma ancor di piu ascoltarla. Cosi mi alzai e osservai il balcone. Ma non stava piovendo,cosi uscii sul balcone e vidi Nick intento a tirare un altro sasso.

"Sei scemo,sai!"esclamai.

"Scendi un attimo?"mi domandó sorridendomi.

Gli annuii sorridendo.

Presi la prima coperta che trovai e me la avvolsi attorno,poi scesi le scale ed uscii andando incontro a Nick.

"Ora mi spieghi cosa ci fai tu qui a quest'ora"

dissi coprendomi dal vento.

"Mi dispiaceva lasciarti sola,sai..."

Io non pensavo lui sapesse il fatto che non avevo più amici.

"Senti,io non so cosa tu possa sapere,ma devi solo tapparti quella boccaccia!"dissi prendendolo per il colletto.

"Io so tutto"continuó diretto.

Merda.

"Cosa sai?"gli domandai smuovendohli il collo della maglia.

"Se non ci fossi io,tu saresti sola"

Lo faceva per provocarmi?!

"sei venuto anche tu per prendermi in giro?"

Finii per buttarlo a terra  tirargli dei deboli pugni nello stomaco.

Lui riuscì a bloccarmi i polsi e passare sopra di me,capovoltando la situazione.

NICK

Sentivo il suo respiro farsi sempre più affannato,ma la mia unica voglia era di baciarla.

Cosi avvicinai il mio volto al suo sfiorando le sue labbra.

"N-ni.."

Non gli feci finire la frase che le sussurrai un piccolo: "Shh" alle labbra.

"Puttaniere"sussurró.

Toccai le sue labbra con il dito della mano dopodiché interruppi i pochi centimetri di distanza,portando la coperta su entrambi i nostri corpi ormai uniti in uno solo.

"Ci sono qui io"dissi per poi aiutarla ad alzarla.

Era la prima volta che mi sentivo cosi bene, cosi libero.

Non ci furono molte parole,solo pochi abbracci,ma veri. Finii per salutarla schioccandole un'ennesimo bacio,fino a quando non entró in casa e la sua immagine scomparve.

ISABELLE

Non avevo parole per descrivere ció che pochi istanti fa era successo,mi lasció solo il sorriso sulle labbra,che mi accompagnó durante tutta la notte.