Cap. 4 Best song ever

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Il giorno dopo mi svegliai con una terribile stanchezza, causata dal fatto che non ero riuscita a dormire, visto che continuavo a pensare a Harry. In più mia mamma iniziò a gridarmi dal salotto:"svegliati Cher, svegliati!"

Non poteva semplicemente venire in camera? Riuscii ad arrivare ondeggiando fino al corridoio, quando vidi un ammasso di capelli ricci davanti alla porta. Capii subito a chi appartenevano. Ed io ero in pigiama:pantaloncini e canottiera che di sicuro non lasciavano molto spazio all'immaginazione. 'Massì, tanto sto solo a casa' avevo pensato. Che stupida! Non mi ero lavata i denti, i miei capelli erano un disastro. Non volevo che mi vedesse così. Immediatamente vidi anche i suoi genitori che parlavano con mia mamma. Corsi silenziosamente in bagno, mi lavai, e poi in camera mia per cambiarmi. Chiaramente, mi dovevo mettere qualcos'altro che sembrasse un pigiama ma che mi coprisse di più. Sentii mia mamma dire:"ma ancora non si è svegliata? Ci puoi pensare tu, Harry? Magari ti ascolta!" Aveva un pizzico di ironia nella sua voce... Lo stava veramente chiedendo ad Harry? Socchiusi la porta lasciando uno spiffero e spensi la luce giusto in tempo, mentre sentivo i passi di Harry lungo il corridoio. Ad un certo punto la porta di spalancò. Il mio cuore sobbalzò, e sentii il peso di Harry appoggiarsi leggermente sul mio letto.

"Cher..." Disse con un tono più basso del nomale.

A quel punto mi ricordai. Era il giorno dell'audizione!

Mi girai di scatto per guardarlo, lui mi sorrise.

"Alzati, dobbiamo andare"

"Andare dove?" Chiesi. Lui mi sorrise ancora di più, mostrando le sue adorabili fossette mentre con la lingua si bagnava le labbra per prepararsi a parlare. Prima che lo lasciassi iniziare, mi venne in mente solo una cosa. Si era ritirato. In un attimo mi accigliai e lo spinsi via con un leggero colpo sulla spalla, dovevo raggiungere il mio cellulare per vedere l'ora.

"Ahia! Cosa ti ho fatto?" Disse Harry ridendo.

"Shh" risposi, non proprio gentilmente. Accesi la schermata del cellulare. Segnava le... 4.10?

Erano le 4.10 del mattino? Allora non si era ritirato. Forse voleva solamente salutarmi.

Lo strinsi in un abbraccio mentre disse :"oh, non ti capirò mai Cher".

Lo guardai in faccia con aria interrogatoria e lui si decise a spiegarmi la situazione...

"Beh.. Oggi ci sarà l'audizione" iniziò. "Stiamo per partire.. Quando mia mamma mi ha visto in faccia, ha capito che ero davvero preoccupato. Allora ha proposto.. Beh, se ti va..."

"Cosa, Harry?" Intervenni.

"Mi accompagneresti?" Il mio viso si illuminò a quelle parole. Sapevo che non ero io a dover partecipare, ma andare dietro le quinte di xfactor... In più volevo dimostrare a Harry che ci tenevo veramente a lui e che sarei stata pronta a sostenerlo in qualunque occasione.

"Puoi darmi il tuo nome per favore?" La voce della signorina seduta al banco sembrava davvero stridula. Una telecamera riprese tutto il dialogo. Mi vergognai davvero, mi ero vestita senza pensarci quella mattina. Per fortuna Anne, cogliendo il mio imbarazzo, mi porse una maglietta. C'era scritto: we think HARRY has the xfactor. Sorrisi ringraziandola mentre la infilai sopra all'altra canottiera. Non faceva proprio caldissimo, Harry aveva addirittura indossato un cardigan e una sciarpa verde.

"Si, Harry Styles" lo sentii dire.

Poco dopo chiesero di intervistarlo. Si doveva presentare davanti ad una telecamera, il video poi sarebbe stato mandato in onda prima del suo provino.

Lo vidi piuttosto a suo agio.

"Sono Harry Styles, ho sedici anni e vengo da Holmes Chapel nel Cheshire."

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