Capitolo16

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Sto guardando i bilanci dell'ultimo trimestre quando la porta del mio ufficio si apre di scatto facendomi sobbalzare sulla sedia.

-Olivia ma che modi sono questi di entrare.-

-Avevi detto che non le sarebbe successo niente!-

-Non so di cosa tu stia parlando Olivia. –

-Anastasia ha perso il bambino per colpa nostra!- Sbatte le sue mani sulla scrivania e vorrei tanto darle uno schiaffo per rimetterla al suo posto.

-Non è colpa mia se lei è così fragile.-

-Elena ma cosa stai dicendo. Tu lo sai cosa mi ha detto Christian ieri. Che le hai fatto?-

-Nulla di che, ho semplicemente portato a termine il tuo compito dopo che hai fallito miseramente. Avevi detto che Christian sarebbe sottostato alle tue minacce ma a quanto pare ti ha liquidato molto facilmente. Vuoi per caso ripetere quello che ti ha detto? Giusto per rinfrescarti la memoria?-

-Io...-

Christian mi guarda, non sa bene cosa dire. Sono sicura che cederà alla mia decisione e finalmente Elena avrà quel che voleva, Christian lontana da Anastasia.

-Io non posso Olivia.-

Cosa? Che? Lo guardo e noto che mi guarda con freddezza. Riconosco in esso il dominatore.

-Cosa vorresti dire Christian? E' tuo figlio!-

-Si lo so, ma è nato da una scopata malsana. Olivia mi spiace, mi prenderò cura di te e del bambino, avrai assegni di mantenimento. Potrò fargli da padre ma non chiedermi di lasciare la mia famiglia per te. Ho faticato tanto per essere dove sono, per aver ritrovato la donna della mia vita. Non manderò tutto a puttane un'altra volta. Ti aprirò un conto sanitario e uno in banca. Avrai tutto ciò di cui hai bisogno per crescerlo, gli farò da padre. Ma come ti ho già detto non voglio avere nulla a che fare con te. Ora va via, devo finire di lavorare e poi raggiungere la mia famiglia a casa.-
-Come vedi ho dovuto risolvere il tuo essere incompetente-

-Sei una stronza Elena! Capisco che la odi così tanto, ma cosa ti aveva fatto quel piccolo esserino? Cristo che tu sia senza cuore è risaputo, ma arrivare ad uccidere è troppo anche per te!-

-Sta zitta! Tu non sai niente di me. Ho solamente fatto quello che andava fatto!-

-Cosa avresti fatto di così crudele da farle perdere il bambino?-

La guardo con un sorriso soddisfatto, sono proprio contenta della mia buona riuscita.

-Quando mi hai avvisato dell'idea di Christian, ho chiamato il mio sottomesso Isaac. Come tu sai è un esperto informatico. Ho fatto hackerare i sistemi di sicurezza dell'Escala, cambiare i codici di accesso ai parcheggi. Ho messo una mia sottomessa al posto della classica receptionist, in modo tale da informare Anastasia del suo non essere più la benvenuta all'Escala e quindi all'attico di Christian. LE ho anche fatto avere una lettera, firmata a nome di Christian, nel quale la lasciava per stare con te e il suo nuovo bambino. Le avrebbe tolto il loro e Anastasia avrebbe vissuto per sempre da sola. Ho semplicemente dato il movente a lei per odiarlo a vita-

Guardo Olivia che è diventata bianca.

-Ti senti bene Olivia?-

-Io me ne vado. Con me hai chiuso Elena. Non puoi più ricattarmi, vuoi smerdarmi con mio padre fallo. Ma non voglio più avere nessuno sulla mia coscienza. –

La guardo mentre va via, non la fermo neppure. Alla fine è inutile tenerla nella mia cerchia, non si è mai rivelata granchè. Quando ho scoperto che lei era una delle amanti di Christian ho fatto in modo di farmela amica e di usarla a mio vantaggio. Ora che ho ottenuto quello che più bramavo, non ne ho più bisogno.

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