Capitolo 21

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Mini riassunto:

Abbiamo lasciato i nostri due protagonisti alle prese con la sconvolgente verità, Elena Lincoln è la portatrice di tutti i guai avvenuti in questo lasso di tempo in cui i protagonisti si sono ritrovati. Christian ha fatto promettere ad Ana di non fare niente di avventato, ma lei sarà capace di mantenere la parola data?

POV Ana

Mi rigiro nel letto, ormai sono tre ore che non faccio altro che pensare a quanto odi quella donna. Come si può essere così meschine? Così crudeli? Così senza cuore?

Sbuffo, mi alzo dal letto cercando di non svegliare Christian che dorme al mio fianco. Mi dirigo in soggiorno e guardo fuori, la città è avvolta ancora nel buio totale.

Mi passo le mani sul volto per cercare di eliminare quel senso di angoscia che mi attanaglia cuore e mente. Ma non ci riesco, il solo pensiero che lei è li viva e vegeta a ridere di me e delle mie disgrazie, mentre Jack...

Due braccia mi avvolgono trasmettendomi il loro calore, è strano pensare come il petto di Christian sembra essere stato modellato per avvolgermi. Mi sento protetta tra le sue braccia ma anche sconfitta. Ho bisogno di lui e dei suoi soldi per poter vendicarmi, ho bisogno di mettere un punto su questi due mesi sgradevoli e dare la serenità a Jack, si lo devo fare.

-Non riesci a dormire vero? Ho aspettato cinque minuti prima di venire a vedere dove fossi, sai avevo paura che te ne stessi andando via da me.-

Guardo il nostro riflesso nel vetro, Christian per quanto sia sempre un uomo bellissimo, ha le occhiaie, i suoi occhi grigi non splendono più, persino la barba da in lui l'idea di un uomo distrutto. Cosa che realmente è.

-Perchè lo pensavi?-

-Beh dopo la rivelazione di ieri pensavo che tu non volessi più a che fare con me. Ho paura di quello che tu possa fare, ho paura di non essere in grado di saper vendicarmi contro Elena e di deludere te. Io ho paura perché sei tutto ciò che ho di più caro e se penso che lei possa portarti via da me non respiro. E' come se le mie forze vitali dipendessero dal tuo benessere-

-Ci ho pensato Christian, ho pensato di prendere Teddy e scappare via da te una volta per tutte. Ma poi? Teddy ha bisogno di suo padre, l'ho capito. Anche io ho bisogno di te. Ho bisogno di averti al mio fianco per non impazzire, di averti vicino per aiutarmi a sconfiggere il male che si sta divertendo a nostre spese, ho bisogno del tuo amore per non affogare nel dolore e nell'angoscia, ho bisogno di sapere che Jack non è morto invano, ho bisogno di te e del tuo amore perché é l'unico modo che ho adesso per andare avanti e cercare, per quanto mi sia possibile, un futuro migliore al mio bambino. Teddy è la nostra ancora di salvezza Christian. Non permettiamole di torcergli un solo capello.-

Annuisce e mi stringe ancora di più a se. Una nuova alba sorgerà, un nuovo giorno arriverà e un nuovo Christian ed una nuova Anastasia inizieranno la loro guerra.

Ore 7:45

POV Christian

La sveglia mi costringe ad abbandonare il mio letto e di conseguenza staccarmi dall'abbraccio di Anastasia per andare a farmi un doccia prima di andare a lavoro.

Il getto dell'acqua calda rilassa i miei muscoli intorpiditi, sembra che abbia scalato un monte innevato da quanto sono stanco. Peccato che la stanchezza più che mentale sia fisica. Ho paura di quello che potrebbe succedere se Anastasia decidesse di agire per conto suo. Devo ricordare a Taylor di metterla sotto stretta sorveglianza onde evitare casini, o peggio... Un brivido di freddo mi scuote il corpo, cerco di allontanare immediatamente questa orribile sensazione dal mio corpo e dalla mia mente. Non succederà niente di tutto ciò. Esco dalla doccia e mi avvolgo nel mio accappatoio prima di dirigermi nella cabina armadio, cosa che diventa alquanto difficile dopo che scorgo Anastasia mezza nuda nel letto, il lenzuolo le copre solo parte davanti lasciando intravedere la sua schiena nuda e il suo bel sedere ricoperto da una brasiliana di pizza. Inevitabilmente il mio uccello si tende. Dio! Sono più di due mesi che non entro dentro di lei e solo dio sa quanta voglia avrei di toccarla, baciarla e farla mia. Ma devo aspettare, devo essere sicuro che lei mi desideri allo stesso modo in cui io la desidero. Lascerò che sia lei a chiedermelo. Seppur riluttante riesco a staccare gli occhi da Anastasia e dirigermi nella cabina per indossare uno dei miei tanti completi da amministratore. Quanto vorrei potermi prendere una giornata libera, ma oggi purtroppo ho un importante colloquio con una azienda estera quindi non posso per niente assentarmi. Ho quasi finito di vestirmi quando sento la voce assonnata di Anastasia chiamarmi.

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