Capitolo 22

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POV Ana

-Che dici mangiamo ora?-

Annuisco e ci accomodiamo vicino il tavolo presente nello studio, c'è un vassoio con sopra dei coprivivande, chissà cosa avrà ordinato Christian. Il profumino è delizioso.

-Ho ordinato hamburger e patatine fritte, so che non è proprio il classico piatto salutare però mi andava di mangiare qualcosa di non propriamente salutare- Nel dirlo mi strizza l'occhio. Questo suo aspetto giocoso mi è nuovo, abituata troppo a considerarlo un amministratore delegato.

Mangiamo i nostri rispettivi pranzi l'uno perso nei pensieri dell'altro. Ho acconsentito di sposarlo mossa un po' anche dal bisogno di lui per attuare la mia vendetta, sia perché il mio cuore ha sempre scelto lui. Solo e soltanto lui.

-Christian ho bisogno di sapere alcune cose.-

Si pulisce il muso con il tovagliolo e poi mi guarda, è come se sapesse quale sarà la mia domanda.

-La donna che diceva di essere incinta di te. Dove è adesso?-

-E' qui a Seattle. Perchè me lo chiedi?-

-Ho bisogno di vederla, devo dirle cosa mi è successo per colpa sua, voglio che lei patisca il mio stesso dolore. Non intendo farle perdere il bambino sia chiaro, voglio solo che lei abbia i sensi di colpa per tutta la vita.-

Annuisce poi lo vedo alzarsi ed andare vicino la scrivania, da un cassetto tira fuori una cartelletta blu. Me la porge ed io l'afferro subito.

-Qui c'è tutto quello che c'è da sapere su Olivia. Non ti ostacolerò in questa tua decisione, promettimi solo che porterai con te Taylor e un altro membro della sicurezza. Per quanto sia più innocua di Elena, non voglio più rischiare con te. La tua vita è troppo preziosa-

-Lo farò.- Ci guardiamo e lentamente avviciniamo i nostri visi, posso sentire il suo respiro caldo sulle mie labbra.

-Ti amo Anastasia- Non ho il tempo di replicare che le sue labbra si posano prima delicatamente sulle mie e poi in modo più passionale, la sua lingua chiede accesso alla mia bocca, che non tarda ad arrivare. Quando Christian mi bacia perdo la concezione del tempo e del mondo esterno. Le nostre lingue danzano, è un esplosione di amore e di voglia di sentire la sua lingua su tutto il mio corpo.

Ci stacchiamo prima di prendere entrambi fuoco qui in ufficio.

-Direi che è ora di tornare a lavoro Ana, ci vediamo a casa stasera ok?-

Annuisco ed esco dall'ufficio ancora frastornata, credo che questa sera Christian avrà una bella sorpresa a casa.

POV Christian

Come Anastasia esce dall'ufficio chiamo Taylor, ho bisogno che la controlli, è una donna forte ma adesso è mossa dal dolore e dalla vendetta, non voglio assolutamente che faccia qualcosa di insensato.

-Taylor controlla Miss Steele, scortala ovunque voglia andare, non lasciarla mai sola. Non permetterle che le succeda qualcosa o me la prenderò con te. Siamo intesi?-

-Cristallino Signore.-

Chiudo la chiamata e guardo Seattle, sarò anche il padrone del mondo dal mio ufficio blindato, ma saperla li fuori, da sola, a combattere i suoi demoni, mi sento alquanto impotente. Ma ho promesso di lasciarle il giusto modo per vendicarsi, Elena è l'elemento più importante, Olivia è secondaria. Confido in Ana e nelle sue scelte sensate.

POV Ana

Salgo sul SUV, alla guida Taylor mi chiede informazioni su dove scorrazzarmi, ho sempre amato il suo modo di essere un po' più "libero" rispetto a Christian e ai suoi modi rigidi di imporsi con lui. Uomini, chi li capisce.

Scherzi del destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora