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"Un giorno Alice arrivò ad un bivio sulla strada e vide lo Stregatto sull'albero.
<<Che strada devo prendere?>>
La risposta fu una domanda : <<Dove vuoi andare?>>
<<Non lo so.>>  Rispose Alice.
<<Allora.>> Disse lo Stregatto  <<non ha importanza.>>".

-Alice nel paese delle meraviglie

Nel corso della giornata Guidi ha urlato solo due volte, è da segnare sul calendario. Solitamente non urla meno di cinque volte e questo solo in due ore e generalmente sono io la causa, ma da quando sono arrivati i criminologi devo ammettere che buona parte dei suoi esaurimenti nervosi è riservata anche a loro.

Dopo averci esposto il profilo dell'SI, i criminologi lo hanno comunicato alla stampa in maniera tale che tutti fossero a conoscenza dell'accaduto:

-È un uomo bianco, sulla trentina, capelli castani, una bella presenza. Nonostante l'età riesce a far avvicinare le ragazze. Si muove nei locali.

Le sue vittime sono generalmente ragazze giovani, bionde. -Ha detto alla stampa Sara Taylor. -Tenete alla larga i vostri figli dai locali, dite loro di stare attenti a ciò che bevono, di controllare che la bottiglia venga aperta davanti ai loro occhi.

-Non avrai esagerato un po'? -Le ha domandato Guidi una volta terminata l'intervista. -L'ultima cosa che vogliamo e che l'assassino si stressi e diminuisca ulteriormente i tempi fra un omicidio e l'altro.

-Ho fatto il necessario. -Risponde lei allontanandosi.

Arrivata a casa ho iniziato delle ricerche riguardo al burattinaio, ma non ho trovato molto. Come già ci avevano detto i criminologi, neanche loro erano riusciti a trovane molto su di lui. In pratica la nostra è la pista migliore che hanno da quando hanno avuto il caso, anzi, è l'unica pista sensata che abbiamo mai avuto. Silvia ha detto che si sarebbe messa a lavoro non appena arrivata in ufficio il giorno seguente, ma io sono dell'idea che non abbiamo molto tempo.

È come se stesse cercando qualcosa, o meglio, qualcuno. Tutte quelle ragazze uccise e messe in mostra, ci deve essere qualcosa di più. Dubito che le abbia rapite e tenute per così tanto tempo solo per poi ucciderle. Oltretutto tenerle per così poco tempo. E poi tutto il lavoro che ci ha messo per dislocare loro le ossa, deve esserci sicuramente qualcosa di più.

I miei pensieri vengono interrotti dalla musica di William, ma non mi va di andare a bussargli alla porta, sicuramente direbbe qualcosa riguardo stamattina. Sono certa che lui ha sentito le urla di Guidi come tutti gli altri. Almeno quelle del primo round. Ma con la fortuna che mi ritrovo non mi sorprenderei se avesse sentito anche la seconda parte. Vado a dormire, ripromettendomi di chiamare qualcuno l'indomani per isolare la mia dannatissima stanza così da non doverlo vedere più del dovuto.

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Sono le sette e mezza. Forse oggi riesco ad essere puntuale e a non rischiare l'ira funesta del pelìde Guidi

E pensare che la mamma si preoccupava per la pericolosità del mio lavoro a causa di tutti gli assassini a cui do la caccia, quando invece il pericolo maggiore è il mio capo e il suo istinto omicida nei miei confronti.

La prima cosa che faccio è chiamare l'addetto ai lavori per i miei benedetti muri prima che mi distragga e me ne dimetichi.

-Pronto?

-Sì, sono Amelia Manes, la chiamavo per sapere quand'è disponibile per un lavoro.

-Di che genere?

-Devo isolare una stanza.

Il burattinaioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora