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"Bisogna aiutare chi ci ha umiliato,
solo così si vince."

-Anonimo

Ieri sera sono stata costretta a sorbirmi le urla di William su quanto fossi irresponsabile, che non dovrei passare così tanto tempo a lavoro e, altre diecimila domande su cosa avessi fatto con Simmons e sul perché non fossi già giù quando lui è arrivato. A quest'ultima ho risposto dicendo che non trovavo il telefono, chissà come l'avrebbe presa se gli avessi detto che ero con Guidi, anche se solo per cinque minuti. In ogni caso ho preferito evitare. Il fatto però che sia un criminologo non mi ha aiutata molto, non ha detto nulla, ma secondo me ha sospettato che stessi mentendo, anche se probabilmente era troppo nervoso e arrabbiato per ribattere anche su questo.

Alla fine me ne sono andata sbattendo la porta mentre lui ancora urlava. Non glie ne faccio una colpa, anche io sarei stata agitata se non fosse tornato a casa e se non avesse risposto al telefono. Questo lavoro ti porta a pensare sempre il peggio su qualunque cosa non vada come pensi che dovrebbe.

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Oggi sono arrivata puntuale, ma solo per parlare con la Robinson e vedere se trova qualcosa grazie alla mia idea.

-Buongiorno Manes, come mai così presto? -Domanda Guidi in tono ironico.

-Dov'è la Robinson?

-Nel suo studio, ma che cosa vuoi fare?

-Hai presente ciò di cui ti ho parlato ieri sera?

-Ah, sì, la teoria del matto dalla doppia personalità.

-Esattamente.

-Ancora con questa storia? -Interviene Simmons ridendo.

-Pensaci! Spiegherebbe il perché del modus operandi diverso sulla prima vittima che abbiamo trovato! -Ribatto immediatamente.

-Siamo tutti un po' borderline. -Commenta lui.

-Già, alcuni più di altri. -Gli dico lanciando un'occhiata a Guidi per poi andare nello studio della Robinson, tanto discutere con loro sarebbe inutile.

-Ehi tesoro, cosa ci fai qui?

-Cerca tutto ciò che puoi su Michele Ricciardi.

-E chi sarebbe? Un nuovo fidanzato? -Mi prende in giro.

-No, il nostro assassino.

-Ero certa che si chiamasse Samuele Giordano.

-Sì, ma credo che soffra di doppia personalità.

-Come mai questa teoria? -Domanda lavorando con il computer e digitando delle lettere ad una velocità a dir poco pazzesco. E io che per scrivere una frase di senso compiuto ci impiego due minuti buoni! Se provo anche solo ad accelerare un po' finisco per scrivere in aramaico antico.

-Cerca sul sito dell'ospedale. In particolare nelle cartelle secretate. Ieri sera ho provato a cercarlo da sola, ma è come se non esistesse, ho solo le carte della psichiatra. È impossibile che esistano solo quegli appunti. Ha passato troppo tempo in quell'ospedale per esserci così poco su di lui.

-Ai suoi ordini! -Dice digitando ancora per poi fermarsi e guardarmi. -Sta caricando, ci vorranno cinque minuti, questa roba è abbastanza vecchia. -Dice voltandosi. -Grazie a Dio dovrebbero arrivare delle attrezzature nuove la prossima settimana. Tesoro, ma hai dormito? -Domanda non appena vede la mia faccia.

-Più o meno. -Rispondo sbadigliando. Credevo di aver coperto le enormi occhiaie con il fondotinta. Non sarò una truccatrice esperta, ma almeno un paio di occhiaie credevo di saperle coprire!

Il burattinaioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora