Capitolo 5-un aiuto da Silente

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Hermione si tormentava l'orlo del maglione,e Ron,che ormai lo aveva notato,le prese un polso:
-Ehi,stai tranquilla,andrá tutto bene.
-Non lo so Ron,io non sono sicura di dirglielo.
-Ci consulteremo con Silente,lui sa ciò che fa,insomma,sará vissuto due secoli
Hermione diede una piccola spinta a Ron,ridendo.
Salirono le scale strette che sembravano interminabili ed arrivarono finalmente all'ufficio.
Quando entrarono,l'uomo era intento a sistemare le sue provette di ricordi,ma si voltò verso di loro,dandogli il buongiorno e invitandoli a sedersi.
-Professore,lei cosa consiglia di fare?
Chiese timidamente Hermione.
-Vedete,mi sono ricordato di una cosa.
Rispose Silente.
-Ovvero?
Domandò Ron.
-Ho sbagliato a far obliviare Harry da lei,signorina Granger-si alzò e cominciò a camminare per l'ufficio-Perché per quanto lei sia una strega con grande dote,l'incantesimo era troppo debole,poiché richiede mani adulte.
-E questo cosa significa,signore?
Domandò ancora Hermione.
-Significa-riprese Silente-che piano piano l'incantesimo si sgretola,e i ricordi di Harry si riaffiorano man mano nella sua mente,soprattutto se sente qualcosa di familiare.
Spiegò l'anziano professore.
-Per esempio un nome,o un profumo?
Dedusse Ron.
-Esatto-gli rispose Silente-o un oggetto di valore rilevante.
-Quindi dovrebbe obliviarlo di nuovo qualcun altro?Come lei?
-Non credo signorina Granger.Per quanto mi duole che Harry soffra ancora,bisogna imparare a convivere con il dolore.
Spiegò saggio il preside.
Hermione si alzò di scatto:
-Convivere con il dolore va bene,ma come si può convivere con la morte di una persona che si ama!
-Vede,far dimenticare a una persona un certo ricordo va bene,ma fargli dimenticare l'esistenza di qualcuno è troppo impegnativo,ed è anche per questo che l'incantesimo non è perfettamente riuscito.I ricordi sono dei pezzi di anima,e togliendoli,se ne va di conseguenza una parte di essa.
Una lacrima rigò il viso della ragazza,e Ron le prese la mano.
-Mi dispiace,Hermione-le confidò Silente-Ma dobbiamo lasciare che  Harry si ricordi di Draco.
-E glielo diremo noi o lasciamo che lo scopra da solo?
Chiese Ronald.
-Credo sia meglio lasciarglielo scoprire in autonomia.
Decretò Silente alla fine.
-Ma impazzirá!
Esclamò Hermione.
-Deve imparare anche a controllarsi.
Le sorrise Silente,i due ragazzi annuirono e congedarono Silente uscendo dall'ufficio.
Ron ed Hermione stavano tornando al dormitorio,quando si imbatterono in Harry,con la mano portata al naso gocciolante di sangue,il quale scorreva e macchiava i vestiti.
-Harry!
Lo chiamò Hermione.
Lui si voltò,ma non riusciva a parlare.
Ron gli chiese:
-Chi è stato?
-ti portiamo in infermeria.
Disse Hermione,ma Harry si oppose.
-No.No,usa solo la magia.
Hermione si apprestò a puntargli la bacchetta al naso,e con un incantesimo non perdeva più sangue ed era aggiustato,più o meno.
-Almeno permettici di portarti in bagno a lavarti!
Lo esortò Ron,sorridendo,ed Harry annuì.
Entrati nel dormitorio,Ginny chiamò Ron:
-Ron,Ron vieni qui devo parlarti.
Harry,nel vedere Ginny,abbassò lo sguardo.
-Ginny ora non posso...
-Vieni subito qui,Ronald.
Gli impose lei.
Harry era sempre rimasto stupito e allo stesso tempo affascinato dal carattere forte e intraprendente della ragazza.
Ron andò verso la sorella e si scusò con gli amici:
-Scusate,Hermione vai tu con Harry...
Fece con voce mogia.
Harry ed Hermione salirono in camera del ragazzo,e entrarono in bagno.
Hermione prese un asciugamano e lo inzuppò nell'acqua.
Lo passò sotto al naso di Harry,nel collo,e dove il sangue aveva marchiato la pelle.
-Allora?
Chiese lei.
-Allora cosa?
-Non fare il finto tonto,chi è stato?
-Blaise
Borbottò Harry.
-BLAISE?
Ripeté Hermione più forte.
-Zitta!-le intimò lui-Sì,Blaise Zabini.
--Scusa,ma perché lo ha fatto?Dovremo informare Siente che...
-Hermione,no-la interruppe lui-sono stato io il primo a...picchiare.
-Hai picchiato Zabini!?
Esclamò ancora la riccia.
-Sì,e per favore,potresti non stupirti per ogni cosa che dico?
Le chiese Harry.
-Ma perché vi siete...picchiati?
-Gli ho chiesto chi fosse il ragazzo in foto...
Iniziò a spiegare Harry.
-Gli hai mostrato la...oh,scusa,continua.
-Lui mi ha detto che gli ho portato via un amico...e mi ha strappato la foto.
-E tu l'hai picchiato!?Harry!
-È che...mi è presa una rabbia che non ho mai provato prima,forse.
-Harry,dovevi calmarti,sai a quanto può arrivare uno come Blaise,e poi senza offesa,ma è molto più grosso di te.
-Hermione,lui mi ha...mi ha anche fatto il nome del ragazzo.Draco Malfoy,se non sbaglio.
Hermione smise di pulire l'amico,e rimase ferma senza guardarlo per un attimo.
-Hermione?Tu sai chi...
-Sì Harry-alzò gli occhi e lo guardò-Sappiamo tutto.Abbiamo parlato con Silente,e ha detto che sta a te scoprirlo.
-D'accordo.
Rispose Harry freddo.
-Sei....arrabbiato?
-No,tanto me lo aspettavo.
Si tolse il golf e se ne mise uno pulito.
-Hai del sangue pure sui pantaloni.
Gli fece notare Hermione,ed Harry la guardò quasi divertito.
-Eh no.Non voglio che ti cambi davanti a me.Io me ne vado.
Sorrisero,ed Hermione se ne andò dalla stanza.

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