Capitolo 13-Voglia di rivederti

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Nei giorni a seguire,gli occhi di Harry e Draco si salutarono solo rare volte,in sala grande,e durante le poche lezioni che avevano assieme.
"Vorrei sapere dovDraco Malfoy".
Draco,negli anni precedenti,appariva come un arrogante serpeverde sommerso dall'orgoglio,uno spavaldo a cui non piaceva mostrare troppo di sé.
Harry sapeva che tutto questo era dovuto alla sua infanzia,alla sua famiglia,al modo in cui era cresciuto,e che sotto c'era una persona in grado di amare,amare davvero,ma con Harry,in certe occasioni,si mostrava con un approccio differente.
Era sempre il solito arrogante ed egocentrico,certo,ma con Harry sorrideva,e aveva il dono di saper far essere belli anche quei suoi fastidiosi difetti.
Negli ultimi tempi però qualcosa stava distruggendo quel muro,quel muro di arroganza e prepotenza,e ad Harry non dispiaceva in fin dei conti,ma senza quello Draco si ritrovava spoglio,e incapace di essere altro,non abituato,diventava vulnerabile,lunatico,fragile,e non sapeva come gestire questa situazione con Harry,perché con lui voleva apparire sicuro e fiero di sé.
Loro non erano mai stati una coppia,per quanti gesti,sorrisi,momenti,e frecciatine lanciate da Draco,non lo erano,non avevano mai messo in chiaro i loro sentimenti,e si lasciavano cullare dall'adolescenza,da quella libertá sconfinata che ti senti solo in quegli anni.
Ma adesso avevano entrambi sedici anni,Lord Voldemort e le forze oscure che incombevano sul mondo magico,obbligavano tutti i giovani maghi a crescere in fretta e lasciavano su di loro aria di paura.30.10.1996;
In sala grifondoro,Dean,Ginny,Neville,Harry,Ron,ed Hermione circondavano il piccolo tavolo della sala grifondoro.
Dean aveva un braccio attorno a Ginny,e lei era stretta fra le sue braccia,Ron lanciava sguardi assassini alla coppia,ma la sorella non vi badava,e afferrò una caramella dal tavolo,cominciando il discorso:
-Avete sentito che Parvati e Lavanda hanno organizzato una festa per Halloween?
-Anche in questi tempi bui loro pensano alle feste,eh?
Fece Hermione.
-Bhè da una parte fanno bene,insomma,serve un po'di divertimento in un periodo così.
Commentò Dean.
-A dir la veritá la festa è stata indetta da Pansy "sono la più meglio" Parkinson.
Scherzò Ginny,e tutti ci risero su,eccetto Ron che era troppo concentrato a guardarla tra le braccia di Dean,e Hermione,che fu subito pronta a correggerla,ma Ginny la precedette:
-So che "più meglio" non si dice Herm,rilassati,ma viste le sue conoscenze grammaticali...
-Comunque potremmo andarci insieme-cominciò Neville-sperando che i serpeverde non colonizzino la festa con alcool e...cose da serpi.
-Si,potremmo andarci insieme.Ma Ginny è troppo occupata con Dean.
commentò Ron.
-Ron,quando la smetterai di fissarmi così?Non la sto neppure baciando.
Si difese Dean Thomas.
-E fai bene.
Ginny alzò gli occhi al cielo e ammonì il fratello:
-Oh accidenti Ron,non posso stare con Dean se ci sei tu.Io vado a letto,Dean,vieni?
-Non se ne parla!-scattò su Ron-Dean resta qui.
-Tranquillo,il mio letto rimarrá intatto.
Fece Ginny,e gli altri frenarono una risatina.
-Sì,ma forse non tu.
-Questo è troppo.Io vado,Herm,vieni anche tu?
-Sì,sono le undici,domani abbiamo lezione-poi si rivolse ad Harry-Harry stai bene?Non hai proferito parola per tutta la serata.
Chiese l'amica,preoccupata.
No,Harry non stava bene,continuava a pensare a Draco,con cui non parlava da più di un mese,e gli mancava,gli mancava troppo.
-Sì,tranquilla,ho solo bisogno di riposare.
Hermione fece spallucce,e si diresse in camera con Ginny.
31.10.1996;5:34
Harry era sul divano bordeaux della sala grufondoro,fissava il fuoco che scoppiettava,e aveva l'aria assente.
-Harry James Potter!
Un ragazzo balzò accanto a lui,saltando dal retro del divano,e un altro si sedette accanto,poggiandogli una mano sulla spalla
Ron e Seamus
-In questi giorni ti abbiamo visto-cominciò Ron-un po'giù.
Fecero poi all'unisono.
-Quindi...
Disse Seamus.
-Abbiamo pensato che la festa di Halloween...
-Ti farebbe acquistare un po'di vita!
-Ragazzi entrate.
Annunciò Seamus.
Dalle scale grifodoro scesero Neville,Dean,e Ginny a passo di marcia,a cui si unirono anche Seamus e Ron.
Harry si voltò a guardarli,e gli amici recitarono in coro una sorta di invito,volendo chiaramente che Harry si presentasse alla festa.
Mentre cantavano lo prendevano per braccia e gambe,fino a tirarlo su,e fargli fare piccoli balzi in aria.
-Va bene,va bene,vengo!
Harry cadde in piedi a terra,e ci furono urla di gioia da parte dei compagni,e Ginny lo abbracciò.
-Ci vediamo alla festa,Harry.Ragazzi vedete di fargli indossare qualcosa di decente!
E così detto,Ginny andò verso il dormitorio femminile.
L'unico motivo per cui in realtá Harry si volle presentare alla festa era Draco,la speranza di vederlo.
Quando si infilò una camicia,jeans e scarpe che potessero risultare abbastanza eleganti,insieme ai compagni di casata si diresse verso la festa.
-Hermione,sei venuta anche tu...
Cominciò Harry,vedendo l'amica,in vestito da sera,gli occhi truccati,e i capelli domati.
-Sì,quello che ha detto Dean non è totalmente sbagliato,e vorrei avere un ballo con il mio migliore amico.
Sorrise lei,e Harry contraccambiò:
-Oh,mi perdoni,allora vuole ballare con me?
Le porse la mano,e lei la afferrò,dicendo:
-Oh ti prego,non fare così il gentiluomo.Non è molto in tuo stile.
Si diresse sulla pista,e insieme ad Hermione era a suo agio,perché entrambi erano negati per i ballo ed incredibilmente goffi,e venne in loro aiuto Ginny,accompagnata da Luna,a cui però non interessava molto il modo particolare in cui ballava.
Si divertì,dovette ammetterlo,ma il suo desiderio lo premeva,voleva vederlo,e finalmente eccolo lì.
Draco Malfoy era lì,con faccia annoiata e fare disinteressato,si guardava intorno,e i suoi occhi caderono su quelli di Harry.
Non poté fare a meno di sorridere,anche se apparve più come un ghignò,e fece cenno ad Harry di avvicinarsi.
-Scusate,arrivo subito.
Harry si allontanò dalle amiche,e si diresse verso il ragazzo tanto bramato in quei giorni.
Draco gli afferrò il braccio,e lo condusse in un corridoio deserto,dove si udiva la musica strascicata della sala,e i loro respiri.
-Avevi troppe ragazze intorno,Potter.
Commentò Draco,avanzando sempre di più.
-Geloso?
Chiese harry,che indietreggiò fino ad avere la schiena contro il muro.
Draco ispirò il suo profumo,chiudendo gli occhi,e intrappolando Harry lì.
-Non mi fai gli applausi?
Chiese Draco,ed Harry restò stranito dalla domanda posta.
-Applausi?
-Sono stato senza te un mese,ma non ce la faccio.
-Non ti faccio gli applausi solo perché mi hai lasciato solo.
-Sei tremendamente carino-Draco si avvicinava sempre più-sappi che non ti volevo lasciare solo.È stata una punizione anche per me.
Draco accarezzò cautamente i capelli disordinati di Harry,con mano tremante.
-Dobbiamo parlare.
disse Harry.
-Di cosa?
Draco non staccava gli occhi da lui,e per Harry era difficile sostenere lo sguardo.
-Chiarire.
-Lo credo anche io.-determinò Draco.-Non sai quanto vorrei baciarti,adesso.
Ammise.
-Non puoi.Ora voglio essere io a punire te.
Draco abbozzò un sorriso:
-Ci infliggiamo punizioni che si riversano sempre su noi stessi.Limitare della foresta,ore sei,domani.
E Draco sparì,lasciando Harry solo,bloccato,con un turbinio di emozioni che lo tormentavano

Drarry-forget meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora