Capitolo 21-Nell'ufficio del preside.

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Draco scese le scale del suo dormitorio correndo,e un gruppo di serpeverde parlavano e discutevano fitto fra di loro.
Quando videro Draco,tutti si zittirono,voltandosi pian piano a fissarlo.
-Malfoy,allora è vero!?
Chiese un ragazzo corpulento e dai capelli neri come la pece.
-C...cosa è vero?
-Tu sei il ragazzo di Potter!
Una ragazza gli puntò il dito contro,ridendo,e tutti si aggiunsero.
Voleva sparire,non per l'imbarazzo,ma per non mostrarsi piangere.
Perché era invaso da una tristezza pungente,dalla rabbia che lo faceva tremare,la voglia di gridare.
-Non eri quello che lo chiamava 'sfregiato'?E tuo padre sta cercando pure di ucciderlo!
Osservò un altro.
Ulteriori risate.
Basta,non ci vedeva più,scese le scale,annullando lo stato di gelo in cui si era ritrovato,e andò dritto verso l'ultimo ragazzo che aveva parlato,sferrandogli un pugno;susseguì un coro di 'ohhh' e frasi come 'ma che ti prende?'.
E poi ne sferrò altri,a chiunque aveva osato ridere e un altro a un ragazzo che gli urlò 'Piantala,frocio!'.
E con lo stupore di tutti,uscì dal dormitorio,correndo verso quello grifondoro.
Era tornato.
Il Draco Malfoy orgoglioso,egoista,e spietato.
E la rabbia lo spingeva,la voglia di picchiare.
Era arrivato di fronte al ritratto della signora grassa,e cominciò a bussare,forte.
-Smettila,serpe incivile!
Gli urlò contro quella.
-Fammi entrare,grassona!
-Oh che modi!Devi dirmi la parola d'ordine!
-Me ne sbatto della parola d'ordine,fammi entrare!
E per fortuna qualcuno la disse dall'interno,o altrimenti Draco avrebbe estirpato il ritratto.
-Che ci fai qui?Tu...
Cominciò il grifondoro che aveva aperto il ritratto,ma Draco lo ignorò,spostandolo brutalmente e continuando per la sua strada.
Sentiva gli occhi fissi su di lui,ma non gli importava,cercava unicamente una persona.
Stanza n.146:Seamus Finnigan,Neville Longbottom,Harry Potter,Dean Thomas,Ronald Weasley.
Ma quando entrò non c'era Harry,solo Ron.
-Tu..
Cercò di dire Ron,ma Draco fu piú veloce.
-Lenticchia dov'è Potter!?
Sbraitò.
-Non chiamarmi lenticchia,Furetto platinato..
-HO DETTO:DOV'È POTTER!?
Draco era davvero furioso,e poiché Ron non lo sopportava neppure normalmente,in quel momento gli si avvicinò,fronteggiandolo con aria dura.
-Non lo so dove sia Harry,verme.
Gli scandì bene fino all'ultima parola.
-E quella cagna di tua sorella?Sai dov'è?
Quello era troppo.
Sentire quell'aggettivo etichettato a sua sorella lo fece fremere di rabbia,mise le mani a pugno e colpì Malfoy in pieno viso.
-Non osare chiamare così mia sorella,schifoso mangiamorte.
Nessuno dei due,però,si accorse di tutti gli spettatori che fissavano la scena,e si misero ad urlare 'Rissa,rissa,rissa,rissa!'.
Draco si rialzò,il mento dolorante.
Sferrò a Ron qualche pugno,poi il rosso ripeté il gesto,più volte,e si spinsero,fino a picchiarsi sul serio.
-Toglietevi!Che sta succedendo!?Fate largo!OH PER GODRIC!
Hermione vide Ron picchiarsi vivamente con Draco,e impotente com'era convenne fosse meglio chiamare la McGonagall.
Quando la professoressa si fece spazio fra la folla rimase sconvolta.
-RONALD WEASLEY E DRACO MALFOY!
E al suo urlo,tutti zitti.
-Cosa sta succedendo!?Vi voglio tutti e due nell'ufficio di Silente,subito.E 90 punti verranno sottratti a grifondoro,e 60 a serpeverde!Ora datevi una ripulita,e poi nel mio ufficio.
Detto questo se ne andò,lanciando sguardi assassini agli spettatori.
90 punti.
-Ron,ma che ti è preso!?
Hermione corse da lui.
-A te cosa è preso!Hai chiamato la Mcgonagall!
Ron parlava con fatica,stremato e dolorante.
-Oh Ron avevo paura sarebbe successo qualcosa di grave,dovevo farlo,ora vieni a darti una ripulita prima di andare nel suo ufficio.
Lo rassicurò Hermione,che guardò poi nella direzione di Draco,a terra sui ginocchi,che...piangeva.
Aveva picchiato il ragazzo che amava,aveva insultato la sua migliore amica,lo odiava,ma in quelle circostanze non riuscì a lasciar perdere.
-Hermione dove...
Le stava chiedendo Ron,ma lei era giá diretta da Draco.
-M...Malfoy...
-Vattene.
-Malfoy,posso...aiutarti?
-No,non ho bisogno dell'aiuto di nessuno.
-Tu stai piangendo.
-No,non sto piangendo,lasciami stare.
-Hermione,vieni,lascia perdere quel...verme.
Pronunciò l'ultima parola con disgusto.
-No Ron,non posso.Io...
Ma Draco si era giá alzato,e stava andando via.
Quando Ron era più presentabile,per quanto poco potesse esserlo,insieme ad Hermione si diresse verso l'ufficio del preside.
La ragazza lo aiutava a stare in piedi,e salí zoppicando verso la presidenza.
Scoprirono che Draco era giá arrivato,e non solo.
Vi erano anche Harry e Ginny.
-Oh signorina Granger,sono felice sia venuta anche tu,sedetevi,prego.
Li invitò la Mcgonagall,e loro ubbidirono.
L'anziana signora si schiarì la voce,e cominciò a parlare:
-Harry Potter si trovava giá nell'ufficio di Silente,mentre ho chiamato personalmente la signorina Weasley perché ho sentito che anche lei c'entra con questa storia.Allora,da cosa è nata questa rissa?Prima vorrei sentire il tuo punto di vista,signorino Malfoy.
Malfoy aveva gli occhi bassi,per non mostrare il dolore e il viso di uno che ha appena pianto.
-Ero andato al dormitorio dei grifondoro per cercare Potter,ma nella sua stanza ho trovato solamente Weasley,ero adirato,e sono stato poco gentile,e abbiamo cominciato a picchiarci perché ho usato un termine volgare nei confronti di sua sorella.
E solo allora i presenti nell'ufficio si accorsero della maturitá di Draco.
Il modo in cui parlava,la responsabilitá di assumersi la colpa,e il coraggio di raccontare la veritá.
O era solo subdolo nei confronti dei professori?
-Signorino Weasley,vuole aggiungere qualcosa?
-Bhè...non avrei cominciato se non fosse per colpa sua.
Hermione alzò gli occhi al cielo per la risposta infantile di Ron
-Oh certo,Weasley,ma devi comunque essere consapevole che la violenza non è ben accetta nelle scuole,soprattutto qui.E ricorrere a questi non è la soluzione giusta.-lo rimproverò la McGonagall,per poi rivolgersi a Draco-posso sapere perchè eri arrabbiato,Signorino Malfoy?
-Oggi sono accaduti fatti spiacevoli,e ammetto anche che ho avuto una discussione con i miei compagni di casata.Ho anche sferrato qualche pugno.
-Oh per Godric.
La Mcgonagall pareva sconvolta.
-Professoressa è tutta colpa mia!
Scoppiò Ginny,e l'insegnante le rivolse lo sguardo.
-Vuole spiegarsi meglio?
-Io...è che...ho causato io tutto questo,ma per fatti personali...
-Ginny non è vero!
La ammonì Harry.
-Sì,Harry,mi assumo la colpa.
Entrambi erano stupiti del fatto che continuavano a parlarsi,soprattutto Harry.
-Ginny,no,è colpa di Malfoy.
Lo accusò Ron.
-Basta.-li zittì la Mcgonagall-o mi dite cosa sta succedendo,o verranno sottratti altri punti alle vostre casate.
-Ero adirato perché Ginny ha baciato Potter,e noi abbiamo una relazione.Ero deluso e amareggiato,ma insieme alle altre spiacevole cose che mi stanno accadendo,non ho saputo controllarmi,ero andato a cercare Potter,e ho sputato a Weasley un termine orribile su sua sorella.Mi assumo la colpa,ora vorrei andare.
Tutti zittirono alle parole di Draco.
Aveva detto tutta la veritá,anche ciò che era più intimo,e ad un insegnante.
-Molto bene-tossicchiò la Mcgonagall,anche lei chiaramente confusa-sono contenta che tu abbia detto la veritá,Malfoy,e per questo aggiungerò 15 punti a serpeverde.Ciònonostante per quel che hai fatto,intendo la violenza,sono obbligata a sottrarre 60 punti.
Draco fece un cenno col capo,e se ne andò via,e la Mcgonagall si rivolse agli altri.
-Verranno invece sottratti 90 punti a grifondoro per ciò che hai fatto tu,signor Weasley,e per le persone che non hanno agito,ma anzi istigato,durante la rissa.Verrano invece aggiunti 15 punti per ciò che hai fatto,signorina Granger.Ora potete andare.
Hermione era chiaramente compiaciuta,ma era una situazione troppo complicata per essere felice,e così si limitò a condividere la felicitá con sé stessa.

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