1.09.1996
Harry si faceva largo tra la folla piena di bambini e ragazzi,genitori e famiglie che si davano gli ultimi saluti.
L'emozione era percepibile,ma anche un tratto di oscuritá e preoccupazione,visto che tutti,ormai,sapevano del ritorno del signore oscuro.
Ginny era appesa al suo braccio,e i due chiacchieravano amabilmente,cercando di non essere divisi a causa del via vai della gente,ed Hermione si aggiunse a loro,e dietro di lei Fred e George deridevano fraternamente Ron.
Riuscirono finalmente a salire sul treno,e qui era ancora più percepibile l'atmosfera buia e i sussurri spaventati.
Ginny si fiondò tra le braccia di Luna,ed Hermione si aggiunse,poi la rossa si congedò,andando verso Dean Thomas,il suo nuovo ragazzo.
Harry la rivide solo al pranzo con Lumacorno,prima di intrufolarsi e nascondersi nello scompartimento di Draco.
Ricordava benissimo ciò che aveva pensato di vedere,assieme ai suoi migliori amici,quell'estate a Diagon Alley,e il forte sospetto di Harry che Draco stava diventando mangiamorte lo feriva,lo feriva così in profondo da fargli male il solo pensiero.
-Draco,tu non vieni?
-Vai pure,Blaise,devo fare una cosa.
Avvertì Malfoy,quando il treno era arrivato ad Hogwarts.
Quando tutti furono scesi dal treno,Draco chiuse la portiera,e puntò la bacchetta allo scompartimento dove erano le valigie,da cui,come sospettò,Harry cadde con un tonfo.
-Non lo sai che è maleducazione origliare,Potter?
Harry si alzò subito,avventandosi verso Draco,ed era fuori di sé:
-Che sta succedendo,Malfoy?
-Che cosa intendi con "che cosa sta succedendo"?
-Sai a cosa mi riferisco.
Draco ebbe un'illuminazione,e forse solo una cosa poteva far arrabbiare così tanto Harry,e cambiò espressione.
-Senti,ti prego...io non...non voglio,devi credermi...
Era la prima volta che Draco Malfoy non trovava le parole giuste da dire ad Harry Potter,il quale,gli passò accanto dandogli una spallata,e dicendo:
-Non ti crederò mai,Malfoy.
Ma Draco fu più veloce,e lo immobilizzò con un incanto petrificus prima che potesse uscire.
-Non così in fretta,Potter.
Draco voltò la statua di Harry verso di sé,schiacciandola con il proprio corpo verso la porta.
-La situazione si sta facendo divertente-ghignò,poi prese una mano di Harry,e si accarezzò una guancia,per poi sfiorarsi le labbra con il dito della mano inerte-Mi piace avere il controllo su di te.Ora,mi dispiace lasciarti qui,ma se ti rivedo perderó il controllo,e non posso permettermelo.
Fu l'ultima cosa che disse,per poi spostare Harry,avvolgerlo nel mantello,e lasciarlo cautamente a terra.
Quando il professor Snape lo scortò fino alla sala grande e aver espresso le sue solite opinioni sulla necessitá di essere al centro dell'attenzione al riguardo di Harry,se ne andò verso il tavolo degli insegnanti.
Harry si sedette,e come si aspettò,tutti iniziarono a fargli domande,Hermione per prima,ma c'era qualosa,o meglio,qualcuno,che lo distraeva dal rispondere.
Draco Malfoy lo fissava dal capo del tavolo serpeverde,con un'espressione indecifrabile.
-Vi...vi spiegherò tutto più tardi,in sala gridondoro...ora vorrei riposarmi.
Ma Hermione lo bloccò,e lo ammonì:
-No.Harry,sai che gli insegnanti vogliono tenerti sotto controllo.Se ne accorgerebbero.
-E allora?Io sono andato a riposare.
Hermione sospirò,ormai aveva imparato che era impossibile frenare il carattere ribelle e impulsivo dell'amico.
-Harry,sei...sicuro di star bene?
Gli domandò d'improvviso Ron.
-Sì,mai stato meglio.
E con questa risposta,Harry si allontanò,sotto gli sguardi di tutti.
Draco ovviamente fissò la scena,e anche lui,con maniere più sgarbate,sfuggì dalle domande degli amici,andando verso Harry.
Il grifondoro si stava avviando verso il dormitorio,ma si bloccò quando una voce maschile lo chiamò.
Draco Malfoy camminava a passo svelto verso di lui,incombeva quasi minaccioso,ma nonostante tutto,la sua camminata era sempre elegante.
Harry restò immobilizzato,non sapendo se fuggire,ma infondo era solo un ragazzo,una persona.
Draco gli afferrò la camicia e lo portò al muro,con un tonfo.
-Che ci fai qui,Potter!?
-Sai com'è,questa è la mia scuola,è casa mia.
Draco si lasciò sfuggire una risata amara.
-Casa tua?Ma cos'è,ti piace scherzare?Smettila di fare lo spiritoso e rispondimi.
-Mi ha trovato Tonks,non so se la conosci,tua cugina,ma tu sarai di sicuro impegnato con sua zia,l'amica di Voldemort.
Le parole di Harry furono come rasoio,taglienti,e incisero la mente del biondo.
-Non nominare il suo nome.
-Preferisci 'signore oscuro'?Sai è così che lo chiamano i loro seguaci.
-Smettila,Potter!
Draco in situazioni come quelle avrebbe usato le mani,o la magia,di qualsiasi incantesimo si trattasse,ma si sentiva spiazzato dalle parole di Harry,e non sapeva come rispondere.
-Tu non hai idea di quello che sto passando,e alle persone che non sanno conviene stare in silenzio.
-Perché sei venuto da me,quest'estate?
-Cosa...
Tra tutte le risposte,questa era l'ultima che si aspettava;non solo perché era una domanda,ma una domanda giá fatta e senza risposta,e quando una domanda viene ripetuta,dopo tanto tempo,forse è perché ti tormenta.
-Perché?-la voce di Harry sembrava quasi disperata,rotta,e lui sembrava fosse sull'orlo delle lacrime-perché sei venuto da me!?RISPONDIMI!
A quell'ultima parola,Harry strattonò via Draco dalla sua presa,e lo spinse via.
Draco lo guardava,spaventato e confuso,e l'unica cosa che riuscí a dire fu:
-Avevo...bisogno.Di qualcuno.Ti prego,non posso risponderti adesso...
Quelle parole sembravano un sussurro,e gli occhi grigi di Draco chiedevano comprensione.
-Perché no!?Cos'è che nascondi?Vorrei sapere dov'è finito Draco Malfoy.
Harry si allontanò,per non far vedere le lacrime a Draco,ma ciò che non sapeva,era che anche quella serpe orgogliosa dal cuore di pietra piangeva,in silenzio,fissando il vuoto,ma delle lacrime lucide gli rigavano il volto pallido.
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Drarry-forget me
FanfictionHermione pensava che Harry si fosse dimenticato di tutto,ma quella foto mostrerá ad Harry ciò che si è dimenticato,gli mostrerá di chi era innamorato.