Capitolo 18-Mai senza di te

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Harry uscì,e inziò a correre.
Correva per tutta quella ristretta foresta,i piedi che affondavano nel fango,e il vento che picchiava il viso.
Non sapeva dove stesse andando,non sapeva perché,sentiva solo di doverlo fare.
Dopo minuti che gli sembravano ore inciampò,e cadde faccia a terra.
Cominciò a piangere,a piangere disperato,non gli importava dove fosse,semplicemente piangeva,il suolo freddo e le lacrime che si congelavano con il vento.
L'amore può ferire,a volte,ma era l'unica cosa che forse loro sapevano.
Erano giovani,erano ancora degli adolescenti,avevano costruito quel sentimento assieme,ed ora sembrava che tutto cercasse di distruggerglielo.
Harry voleva continuare a stare con lui,voleva vincere la battaglia,con lui.
Piangeva perché gli era stata portata via una delle poche cause della sua felicitá che gli erano rimaste,perché piano piano tutto gli veniva sottratto,e lui non si meritava nulla di tutto questo.

-Harry!Harry!
Lui sbatté le palpebre,e mise a fuoco una ragazza,la sua migliore amica.
-Harry che ci fai qui!?
Il ragazzo non voleva parlare,stava troppo male,si alzò semplicemente per gettarle le braccia al collo.
Hermione lo accolse stringendolo a sé,mentre sentiva i singhiozzi dell'amico.
-Harry,cosa è successo?
-Per favore,voglio solo tornare al dirmitorio...
-Va bene,Harry,va bene.Vieni.
Insieme si alzarono,ed Hermione lo portò verso il castello.
-Do...dov'è Ron?
-Ci siamo divisi per cercarti,dovrebbe essere qui nei paraggi...
E così fu.
Poco dopo si imbatterono nel rosso,che disse:
-Oh Godric,ma che ti è successo,Harry!?
-Ha detto che vuole andare ai dormitori,adesso...
Ron fece un cenno col capo,e risalirono insieme.
Stesero Harry sul divano grifondoro,e si sedettero ai lati.
-Harry,una...una ragazza ha subito come una..maledizione...
-Sapete chi è?
Chiese Harry con un filo di voce.
-Katie,Katie Bell.
Rispose Ron.
-Katie!?
Harry la conosceva,aveva giocato con lei,Alicia e Angelina,a quidditch,numerose volte,ed era una ragazza in gamba con un buon senso dell'umorismo.
-Sì,ora...si sta riprendendo,ma non sappiamo chi sia stato-parlò Hermione-Harry...
-Sì?
-Che ci facevi lá a terra?
-Lui...lui...non possiamo.
Harry era confuso,era stordito,ma ormai non gli importava più di nulla.
-Cosa stai blaterando?
Ronald sembrava seriamente preoccupato.
-Sono innamorato di...di Malfoy,di Draco Malfoy.
E l'ultima cosa che vide furono gli sguardi allibiti che si lanciarono Ron ed Hermione,prima di svenire,o forse addormentarsi,di nuovo.

Harry si svegliò,infastidito da delle voci.
Ron ed Hermione parlavano fitto tra di loro,si stringevano le mani,e quando Harry si svegliò,Hermione fu la prima ad accorgersene,ma non riuscì a dire nulla.
Harry si tirò su,toccandosi i capelli,e gli ci volle un po'per ricordarsi quanto successo.
Harry aveva detto la veritá,in preda al panico,e ora non sapeva come agire.
-È..è vero?Che ti piace?
Ron riuscì finalmente a parlare,ma l'amico sembrava non riuscisse a spiccicare parola,quindi si alterò.
-È vero o no!?Perché lui,Perché!?
-Ron!
Lo rimproverò Hermione.
-Mi dispiace,mi...mi dispiace tanto.
Fu l'unica cosa che riuscì a dire,per poi correre in camera.
I giorni a seguire furono ben peggiori di quelli che passò fino ad adesso.
Lui,Ron ed Hermione,si scambiavano due parole ogni tanto,con molto imbarazzo.
Draco,come d'altronde Harry si aspettava,lo evitava,anche con lo sguardo.
Si sentiva male,soffriva,voleva solo che qualcosa andasse bene,e Draco gli mancava terribilmente,così come i suoi amici.
Loro si mancavano a vicenda,non volevano ammetterlo,ma avevano bisogno l'uno dell'altro,avevano bisogno di sentirsi felici,liberi,ogni tanto.
Draco deviava sempre strada,alla vista di Harry,a pranzo e cena tentava di fissare il piatto,non gli mandava più lettere,ed entrambi,la sera,bagnavano di lacrime il cuscino.
18.11.1996
Harry si trovava al campo di quidditch,per liberarsi dai pensieri,e volare lo aiutava sentirsi libero,almeno per un po'.
Ma cominciò a piovere,piovere a dirotto,e fu allora che Harry crollò.
Pianse per tutto ciò di cui non aveva pianto a tempo debito,perché era stato forte per tanto,troppo tempo.
Aveva freddo,gli occhiali erano appannati.
E fu allora che lo vide,la camminata elegante inconfondibile,i capelli bianchi scompigliati,e l'espressione indecifrabile.
-Cosa..cosa ci fai qui?
Chiese Harry,ormai erano di fronte l'uno all'altro,tremanti.
-Sono tornato da te,perché mi manchi.
-No,per favore,per favore vattene-Harry voleva restasse,ma aveva paura per lui,e allora proseguì,con voce rotta-Io ho assistito alla conversazione,mi dispiace,ma..per favore vattene!
Pianto straziante.
-Io non me ne vado,so che è pericoloso,ma ho giá infranto tutte le regole per te.
Harry costatò che anche la voce di Draco era tremante,e che lui piangeva.
-Per favore,voglio che resti.
Disse Draco.
-Io voglio restare,ma...
-Bene.Va bene così.
E Draco gli prese il volto tra le mani,e lo baciò,lo baciò come a chiedergli scusa,lo baciò con tristezza,nostalgia,come a dirgli addio.
Avevano le labbra bagnate dalla pioggia,e le loro lingue si intrecciarono,in un'esplosione di passione.
Scoppiarono a ridere,tra le lacrime,e senza motivo.
Presero a correre,sapevano cosa fare ma non lo sapevano,erano sincronizzati,oramai.
Quando arrivarono al castello Harry si stava per congedare:
-Bhè,io...io vado...
-Di giá?
Lo bloccò Draco,che si avvicinava sempre più a lui.
-Io,bhè,ecco..vorrei...
-La mia stanza da prefetto è molto più vicina del dormitorio grifondoro.
Ammise,con sguardo malizioso.
-Oh....
Malfoy afferrò Harry,e lo guidò nella sua stanza.
Era maestosa,in stile imperiale,dove dominava il color argento e verde,e un camino scolpito in marmo bianco si ergeva al centro.
-M...Malfoy...sono completamente bagnato...
Harry tremava,stremato dalla pioggia.
-Non mi sorprende,hanno tutti questo effetto alla mia vista.
Ghignò Draco,alzando un sopracciglio.
-Sai cosa intendo.
Sorrise Harry.
Draco,con un tocco di bacchetta,accese il camino,e fece segno ad Harry di avvicinarsi.
Gli sfilò il maglione rosso e oro che aveva,e gli passò un asciugamano sul torso,per poi sbottonarsi la camicia,gettandola via.
-Vedi di non svenire davanti a tale meraviglia...
Lo schernì Malfoy,indicandosi il petto.
Poi gli passo un maglione serpeverde troppo grande per il fisico minuto di Harry,e lo baciò,ora con dolcezza.
Si stesero sul letto,Draco dietro di lui,le mani strette fra di loro,e si lasciarono cullare dal fuoco del camino,caldo e scoppiettante,per poi addormentarsi,innamorati.

Drarry-forget meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora