Capitolo 16-Sei poesia

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Il picchiettio era sempre più intenso,ed Harry si decise ad alzarsi,dirigendosi verso la finestra.
Quando la aprì,il gufo gli porse una lettera,per poi riprendere il volo e tornare alla guferia.
Harry chiuse la finestra,e si andò a sedere sul letto sfilando la lettera.
Il ragazzo era quasi certo fosse da parte di Silente,ma no,era di qualcun altro.
Domani,limitare della foresta,
ore 17:30.
-Malfoy.
Malfoy gli aveva dato appuntamento,di nuovo,ma ciò che fece insospettire Harry era il luogo e l'ora.
Erano sempre i soliti,e sempre rischiosi,e in seguito si domandò come Draco avesse fatto ad andare verso la guferia in così poco tempo.
Harry si precipitò sulla mappa,la tentazione era troppa,e il nome di Malfoy non era riportato nel dormitorio serpeverde,non era proprio sulla mappa.
Ma allora dov'era?Non poteva smaterializzarsi nei confini di Hogwarts.
Dov'era Malfoy?Harry si addormentò con quella domanda che gli premeva nella mente.

-Lucius...
-Signore.
-Voglio che tu mi faccia compiere un atto,devo farti una richiesta.
La voce era sibilante,era senza pietá.
-Tutto ciò che vuole,signore.
-Sarai il mio più fedele servo,se lo farai,Lucius.
-Di cosa si tratta,signore?
-Voglio che tuo figlio,Draco,quel ragazzo,divenga uno di noi.
Rispose la solita voce.
-Signore,mia moglie...
-Tua moglie è una di noi,anche senza il marchio,ma voglio che tuo figlio lo riceva,Lucius.
-No signore,volevo dirle che devo consultarmi con mia moglie...
Tentò l'uomo.
-Tua moglie accetterá,Lucius,o ucciderò lei e il ragazzo!
Proseguì la voce,ora alterata.
-Codaliscia,portamela.
L'uomo viscido e somigliante a un topo annuì,ed una donna apparì nella stanza poco dopo.
-Signore...
-Sono io qui il primo che parla,lo sai,vero,Narcissa?
-Si,signore.
-Bene.Io voglio che il ragazzo riceva il marchio,deve svolgere un compito per me.
-Signore,la prego,è solo un ragazzo,è mio figlio!
-Non opporti,Narcissa.Questo mi fa pensare che tu non sia felice di essere una di noi...
-Oh no,signore,lo sono ma...
-Nessun ma,il ragazzo riceverá il marchio,o sia tu che lui verrete uccisi.
Sentenziò la voce,ed Harry constatò terribilmente che veniva da dentro di lui.
-Lucius...
La donna aveva sguardo supplicante,ma il marito era impassibile.

Harry spalancò gli occhi,consapevole di quanto sognato,Draco era un mangiamorte,adesso?Che compito doveva svolgere?
Si rimise giù,anche se il sonno non voleva venire,e una lacrima scese sul suo volto.
17:30.
Harry era sceso verso il limitare della foresta oscura,ma non c'era ancora Draco.
Il freddo insisteva sulla sue gote pallide,gli occhi verdi stavano lacrimando,e il vento spettinava continuo i suoi capelli corvini.
Una mano fredda gli agguantò il polso,e l'altra gli tappò la bocca,ed Harry fu trascinato all'interno della foresta,mentre si dimenava.
Inciampò su di un ramo,cadendo a terra sbattendo la schiena,e un peso incombeva su di lui,bloccandogli i bracci.
-Potter,Potter calmati,sono io!
Harry mise a fuoco la figura,che constatò essere non altri che Draco Malfoy.
-Però,potrei pensare molto male in una posizione così,non credi?
Ghignò lui,gli occhi grigi che lo fissavano.
-Malfoy ma che ti viene in mente!?Mi hai fatto prendere un infarto!
-Oh smettila!
Draco gli afferrò la felpa,tirandolo su,ora sedeva su Harry,e senza aggiungere altro,lo baciò.
Lo baciò come solo Draco Malfoy sapeva fare,così presuntuoso e attraente,sapeva di menta,e Harry continuava a muovere le sue labbra con quelle dell'altro.
Quando Malfoy si staccò,guardò Harry con aria triste,come volesse chiedergli scusa.
-Allora,a cosa devo questo rapimento?
Chiese sarcastico Harry.
-Oh,io...non volevo ci fosse qualche insegnante in giro,quindi...
Si giustificò Draco,ma Harry sapeva che c'era qualcos'altro,lo sapeva.
-D'accordo,e quella lettera?
-Volevo stare con te,prendermi una pausa,stare tranquillo,capisci?
Harry annuì,e guardò Draco come se si aspettasse dicesse qualcosa.
Stettero lì,a guardarsi,quel verde incastrato al grigio,per un po',fin quando Harry non colse Draco alla sprovvista.
Quest'ultimo fu steso a terra,ed Harry lo bloccò con il suo peso.
-Okay,hai vinto tu questa volta-ammise Draco-però baciami,almeno.
E Harry lo fece,fin quando non si stesero,uno accanto all'altro,e il freddo non esisteva più.
-Parlami di te.
Quella richiesta da parte di Draco era curiosa,ed Harry rimase spiazzato.
-Di me?Mi conoscono praticamente tutti,sono il bambino che è sopravvissuto,ho salvato Hogwarts almeno quattro o cinque volte...
-No-lo interruppe Draco-Non parlarmi di Harry Potter,ma di te.Cosa ti piace?
-Io non lo so...
-Hai passato troppo tempo a salvare gli altri,ma devi trovare ancora te stesso,incredibile.
-Perché tu sai chi sei?
-No,non lo so.
-Parlami di te.
Draco sorrise,non ghignò,ma sorrise semplicemente,un sorriso sincero che aveva rivolto a pochi,forse a nessuno.
-Vedi,mio papá mi ha insegnato sin da piccolo a disprezzare chiunque non è un purosangue ricco e fedele a se stesso.Mi ha spaventato riguardo ai babbani,e mi ha sempre insegnato ad essere il migliore,a schernire chi non è come me,o lui.Mi ha scritto il destino prima ancora che nascessi.E io ora non so più chi sono.
-Perché vuoi apparire come un viziato presuntuoso,purosangue egocentrico?
-Sono stato uno sciocco,lo so.
-No,non è quello.È che tu sei...sei poesia.Ma hai deciso di strapparla,e di diventare quello che sembri.
Draco accennò un sorriso,mentre un suo ciuffo bianco gli solleticava gli occhi.
-Wow.Non ti facevo così...così.E dimmi,tu le capisci le poesie?
-Solo alcune,ma la tua di certo.
-Di cosa hai bisogno?
Chiese Malfoy d'improvviso.
-Di essere un ragazzo normale,e di essere tranquillo.E tu?
-Ho bisogno di qualcuno.Ho bisogno di te.Ho bisogno di te,e non posso averti.
-Dammi la mano.
Draco intrecciò la sua mano a quella di Harry,entrambe freddissime e pallide.
Si tirarono su,ma ricadettero entrambi su una piccola montagna di foglie autunnali.
Si misero a ridere,senza motivo,si rotolarono sull'erba fredda,scherzavano e si divertivano.
Erano come due bambini,ma nessuno lo sapeva,perché la loro infanzia non aveva mai avuto quei momenti;si dimenticarono di tutto,riuscirono ad essere felici,anche per poco.
Draco strinse Harry tra le sue braccia,baciandolo con amore,con foga,come a fargli capire quanto avesse bisogno di lui.

Drarry-forget meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora