Capitolo 10-voglio la veritá

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Harry tirò fuori il viso dal calderone,l'espressione era sconvolta,e restò bloccato,lì,per un tempo indefinito che gli pareva almeno un secolo.
Voleva piangere,voleva gridare,ma gli sembrava di esser stato pietrificato,e non sapeva cosa pensare,non di preciso.
Il primo pensiero andò a lui,a quel ragazzo,con quei capelli che quasi erano bianchi,il viso scolpito,l'aria fiera,gli occhi profondi,di un celeste intrigante e misterioso,lo sguardo duro,e il naso all'insù.
È bellissimo,fu la prima cosa che pensò.
Poi pensò alla felicitá,di entrambi,a quanto in quei ricordi si vedesse spensierato e alleggerito dai problemi,come se si sentisse solo un ragazzo grifondoro,testardo e poco amante delle regole,e non Harry Potter,il bambino che uccise il potente signore oscuro,e che appariva in ogni giornale.
Solo Harry.
L'ultimo pensiero andò a ciò che successe dopo,a quanto si fosse sentito sciocco.
Voleva gridare all'Harry dei ricordi di lasciare Draco,se lo amava,di farsi gli affari suoi,e aiutare.
Rifletté poi a quanto gli ultimi ricordi fossero confusi,veloci,e cupi,ricordi erano forse di una persona pico sicura di sé,di una persona che in quel momento stava vivendo l'inferno più buio.
Harry fu distolto dai suoi pensieri quando una voce lo chiamò,quando una mano,ossuta e grinzosa si poggiò sulla sua spalla.
-Potter,Potter che ti succede?
-Professoressa McGonagall,io...
-Va tutto bene?Che ci fai qui?
-Scusi,volevo...volevo solo vedere dei ricordi,ora devo andare.
-Ti senti bene?
-Sì,sì sto bene.
E con un cenno del capo lasciò la stanza,con quella pesante bugia che ancora vi aleggiava.
Percorse i corridoi,voleva andare in camera sua,o in sala grande a mangiare,ma era troppo stordito,troppo sconvolto,e la scuola gli sembrava un incessabile labirinto.
Poi si bloccò,fu in un attimo.
Si bloccò d'imprivviso,perché qualcosa gli stava divorando l'anima.
Lui ricordava,ricordava cos'era successo,ricordava perfettamente Draco Malfoy,il bellissimo serpeverde che lo fece innamorare.
Ricordò tutte le giornate passate a nascondersi,le partite notturne di quidditch,i baci,le frasi,e l'inferno che non solo Draco,ma anche Harry,lui stesso,passò in quel periodo.
Stava per ricordare anche l'ultimo,straziante ricordo,ma vide una ragzza avvicinarsi a lui.
I capelli,biondi e lunghi,il viso pallido,e gli occhi stralunati.
-Harry?Harry ti senti bene?
A Harry si stava rivoltando lo stomaco,i ricordi esplodevano dentro di lui,uno dopo l'altro,aveva una strana sensazione fisica,ma non sentiva il bisogno di vomitare,o tanto meno svenire.
D'impulso strinse forte la piccola corvonero che era davanti a lui in un abbraccio ricco d'affetto,mentre lui piangeva,straziato.
Luna lo accolse tra le sue braccia,e piccola com'era si alzò in punta di piedi,e pronunciò un flebile:
-Oh,Harry...
E un'espressione triste le avvolse il viso.
-Luna,io ho ricordato,mi ricordo tutto,tutto...io...
Non riusciva a formulare le giuste frasi,ma l'amica capiva,aveva quello straordinario talento di leggere le emozioni delle persone.
-Capisco perfettamente,però dovresti sederti,o riposare,poi ne parleremo.
Harry cercò di accennare un sorriso,e pronunciò un 'grazie'.
-Figurati,adesso vieni,andiamo nel dormitorio grifondoro.
Quando arrivarono,Luna fece adagiare Harry sul divanetto difronte al fuoco,e si poco dopo si precipitarono lì anche Ron,Hermione,Ginny,e Neville.
-Si è ricordato
Cominciò Luna,con voce tranquilla.
-Ma Harry come hai...
Tentò di chiedere Hermione,ma lui le rispose subito.
-Nell'ufficio di Silente,con dei ricordi.
-E cosa hai visto?
Domandò Ron.
-Lo sai cosa ho visto,Ron,ma voglio sapere chi mi ha obliviato,e perché.
Cosa successe tra Harry e Draco?Che fine ha fatto il serpeverde?Chi ha obliviato Harry?

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