Capitolo 6-il baule dei ricordi

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Ginny fece sedere il fratello su un gradino,lontano dalla confusione e il via vai della sala grifondoro.
-Ginny,è successo qualcosa con Harry,oggi?Qualcosa di brutto?
Chiese Ron,leggendo lo sguardo triste di Ginny non appena Harry era arrivato.
-Sì.
annuì lei.
-Gin,non avrai mica provato a tornare insieme a...
Ron fu interrotto bruscamente.
-E invece sì!Ci ho riprovato,ho lasciato stare tutto ciò che è successo,l'ho perdonato,ho fatto la dolce,e mi ha rifiutata!
La ragazza era sull'orlo delle lacrime,ma Ginny Weasley era tenace,e non piangeva mai.
-Ginny,non puoi pretendere che lui torni con te.Insomma,sì è dimenticato della sua...relazione,ma insomma,lo sa,lo sente che è,che è...
-Ho capito-fece brusca la sorella-Ma visto che è stato Draco a farglielo capire,speravo che dimenticandosi di lui,insomma...
-tornaste insieme
Concluse Ron per lei.
-Io lo amo.
Disse decisa Ginny.
-Gin..
-No,Ron.Io lo amo,non dirmi che non posso.-poi,notando che Ron restava a fissarla,aggiunse-bhè!?Non starmi a guardare come un pesce lesso,dì qualcosa.
-Cosa...cosa dovrei dire?
Ma quella di Ron fu la risposta sbagliata.
-Oh Godric!-imprecò Ginny-parlagli,anzi no,non parlargli.Voi maschi siete così...ottusi!
E se ne andò in camera sbattendo la porta.
Ron vide Hermione che era scesa alla sala e lo stava cercando con lo sguardo,e lui la chiamò,andandole incontro.
-Ron.
-Hermione,allora,chi è stato?
-Zabini.Ha strappato la foto,ed Harry si è infuriato,l'ha picchiato.
-Cavolo,ci vuole un bel coraggio a picchiare uno con la stazza di Zabini.
Lei fece finta di non sentire il suo commento,e proseguì:
-Ron,io sono preoccupata.
-Di cosa?
-Harry sta diventando troppo vulnerabile.Ha giá tante grane a cui pensare,e questo è troppo.
-Silente fa sempre la cosa giusta.
-Tutti possono sbagliare.
E detto questo,Hermione sparì nel dormitorio,proprio come Ginny.
Harry si puntò l'obbiettivo di scoprire tutto,Silente e i suoi amici gli avevano lasciato campo libero,dopo tutto.
Da dove cominciare?Non era di certo intelligente,intuitivo,e organizzato come Hermione,e tutto ciò che gli veniva in mente gli pareva stupido,ma da qualcosa doveva pur iniziare.
Passò giorni a ragionare,notti in cui pensava a lui,a cosa potesse essere successo,a riesaminare ciò che era accaduto,le persone con cui aveva parlato.
Poi,una notte,con le occhiaie che gli rovinavano gli occhi lucenti,e i capelli ancora più scompigliati,si alzò dal letto,e andò verso il dormitorio femminile.
Entrato nella stanza di Hermione cominciò a frugare dovunque,cassetti,valigie,borse,ssotto il letto e perfino nei posti delle sue compagne.
Quando però poi si voltò,dopo aver cercato in uno dei tanti bauli,vide un'Hermione ben sveglia ed attenta,braccia incrociate,e sguardo infuriato.
-Ciao,Harry-lo salutò,gelida-posso sapere che diamine ci fai a frugare per la mia stanza alle due di notte?
-Credo che tu mi abbia preso la matita.
Lei alzò le sopracciglia folte e scure:
-La matita?Certo.Tu alle due di notte ti svegli perché sei preoccupato della perdita della tua matita,e vai a frugare come un ladro in camera mia.
-Ne hai altri?
Harry si avvicinò ad Hermione,e lei si spaventò quasi,vedendo il suo aspetto,di uno che non dormiva da giorni,non mangiava,e sembrava impazzito.
-Harry mi stai facendo seriamente paura.
-Rispondimi!Ne hai altre?
-Altre di cosa,Harry!?
Sbottò lei.
-foto,ricordi,queste cose,di lui.Ne hai altre,non è vero?
Hermione si trattenne dal non prenderlo a sberle o dal non piangere.
-Smettila subito,Harry Potter.Sta diventando una fissazione.Ma dico,ti si è fuso il cervello!?Vieni qui a frugare in camera mia alle due di notte perché non riesci a dormire se non trovi indizi!?
-Hermione,ti prego,ne ho bisogno.
-Va bene Harry!-andò verso l'armadio,e tirò fuori un piccolo baule,e glielo consegnò maleducamente tra le braccia-tieni i tuoi stupidi ricordi e fila in camera tua!
Sembrava arrabbiata.
-Grazie.
Disse lui,credendo fosse la cosa più intelligente da dire.
-Grazie!?-Sbraitò Hermione-tu mi dici grazie!?Fila in camera tua,e fatti una bella dormita,poi potrai parlarmi di nuovo!
-Hermione...
Tentò Harry.
-No!-tuonò allora la ragazza-vai!Vattene.
Hermione sembrava seriamente minacciosa quando faceva così,ed Harry se ne andò,correndo giù per i gradini fino ad arrivare in camera sua.
Si appostò accanto alla finestra,dove c'era la luce migliore.
Aprì curioso la scatola,e ne trovò cose diverse:
Il primo era un bigliettino,strappato da un foglio più grande,e rovinato,dove vi era scritto:"Che ne dice il grande Harry Potter di venire ad Hogsmeade con me,il prossimo Week-end?(non che qualcuno rifiuterebbe un mio appuntamento,chiaro)"
Harry sorrise alla lettura,come se si ricordasse dell'orgoglio e di quanto presuntoso fosse quel ragazzo.
Il secondo era un libro,il libro di pozioni,Harry controllò all'interno,tutto normale,le solite pagine con spiegazioni,e le solite istruzioni e immagini.
Allora perché era lì quel libro?Poi,scorse verso una pagina,e capì.
In fondo c'era scritto "sei proprio carino,oggi,Potter.Sai?".
E ancora sorrise.
C'erano solo altri 3 oggetti.
Il primo era una spilla,con un serpente d'argento,gli occhi sprizzanti veleno,era elegante,maestoso,una spilla bellissima.
Harry stette a guardarla per un po'e mentre rigirava questa fra le mani,notò una scritta sul retro:"Ora sei mio".
Il penultimo ricordo era un profumo,quasi finito,e quando il moro lo stappò,le sue narici ospitarono un profumo così familiare,così attraente,e invitante,come il ragazzo nella foto,notò.
L'ultima memoria,era una lettera accuratamente ripiegata.

Drarry-forget meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora