Capitolo 19-Tutto migliore.

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19.11.1996.
Draco si svegliò pian piano sbattendo le palpebre.
Erano percepibili alcuni timidi raggi di sole,ma la pioggiarellina tintinnava sui vetri della finestra.
Si svegliò abbracciato ad Harry,che piccolo com'era,gli stava raccolto come un bambino.
-Buongiorno,Potter.
Gli sussurrò con voce suadente all'orecchio,passandogli la mano su tutto il corpo.
-'Giorno,Malfoy-Bascicò lui-che ore sono?
Draco guardò la sveglia sul comodino,erano le dieci di mattina.
-Dormito bene?
Chiese Malfoy.
-Come si può non dormire bene con te accanto?
-Guardami.
Lo esortò Draco.
Harry tentò di aprire gli occhi,che si stavano pulendo dal sonno.
-perché vuoi...
-Non ho mai visto questi occhi senza quel vetro,sono...
Ma Draco non finì mai la frase,incantato dal verde di Harry,e gli passo una mano sul volto.
-Perché continui a stare con me?
Chiese d'improvviso Harry.
-Come?
-Io,non dovevo,ma ho ascoltato la conversazione con tua madre...
Draco non rispose,assunse solo uno sguardo duro,e si sedette sul letto,guardando a terra,e i capelli gli penzolavano giù.
-Scusa...
-No.Sapevo che stavi ascoltando.
-Da..davvero?Ma...
-Non ti ho visto,e non ti ho sentito,ma so come sei fatto.Io non ho inventato una scusa plausibile e tu sai cosa sta accadendo in questo periodo.
-Non troppo,a dir la veritá.
-Un giorno te lo dirò.
Draco si voltò di scatto e baciò Harry,sorprendendo.
Gli posò una mano sul collo,e poi l'altra,baciandolo con desiderio,ed Harry ricadette sul letto.
Draco era sopra di lui,e gli disse:
-Io parlerò,te lo prometto.So che vuoi sapere,ma non ora.Ora voglio solo godermi il poco tempo che mi rimane con te.
-Aspetterò quanto vuoi,Draco.
Il biondo si addolcì,guardandolo negli occhi.
-Ripeti il mio nome.
-Dimmi il mio,Draco.
-Harry.
I due sorrisero,per poi rituffarsi sul materasso a baciarsi.

All'ora di pranzo rientrò nel dormitorio,e trovò Hermione e Ron,seduti sul divano,che si voltarono a guardarlo.
Gli mancavano,gli mancavano troppo,e aveva bisogno di loro.
Ron si avvicinò a lui.
Harry non ci vedeva più,e lo abbracciò,dandogli pacche sulla schiena,Ron lo strinse forte,e si sussurrarono dei "mi sei mancato".
-Hermione...
Anche la ragazza si gettò tra le braccia di Harry,lui le accarezzava i capelli crespi e indomabili,percepì il suo profumo,e si sentì a casa.
Ron si aggiunse,e i tre si abbracciavano,ridendo e piangendo,urlando "mi siete mancati" senza dirlo,ma semplicemente stringendosi.

Quando Draco rientrò nel dormitorio si accorse orribilmente che Pansy sedeva su di una poltrona di velluto verde scuro,in posizione felina,lisciandosi i capelli.
-Ciao,Draco.
Miagolò.
-Pansy.
Rispose freddamente Draco,cercando di andarsene in camera.
-Allora...-cominciò lei,facendo apparire un calice di vino-vuoi?
Draco scosse la testa,e lei continuò,sorseggiando e senza staccare occhi dal biondo,che ora le dava le spalle,immobile.
-Non ho potuto fare a meno di notare che esci spesso,e vuoi sempre accertarti che non ci sia nessuno...
-Giá.
Rispose semplicemente lui.
-Oh Draco,non vuoi proprio dirmi dove vai?Fai il misterioso?
Pansy si era alzata,e avanzava verso di lui.
-Sono fatti miei.
Tagliò corto Draco.
-Certo,capisco,non voglio intromettermi.
Poi,vedendo che Draco non rispondeva ma continuava a starsene girato si avvicinò completamente a lui,passandogli le dita gelide sul collo.
-Che fai?Ti sposti?
Pansy emise un risolino,e poi mise due dita sotto il mento di Draco,costringendolo a voltarsi.
-Guardami,Draco.
-Che vuoi?
Chiese il ragazzo,disgustato.
-Lo sai cosa voglio.
-Temo di no,scollati.
-Draco io voglio te,anche tu mi vuoi,io so che mi vuoi,tu....
Allora il serpeverde si alterò,la spinse via e le urlò:
-Io non ti voglio,io voglio un altro!
Pansy si alzò,faticosamente,e guardò stupita Draco.
-Un...un altro?Hai detto un altro?
Draco si bloccò,non sapendo cosa rispondere,ma poi iniziò a salire le scale e disse:
-Sì,un altro.
E Pansy si zittì,pietrificata.

Verso tarda sera,Harry rientrò dall'ufficio di Silente al dormitoro grifondoro,dove vide Hermione,Neville,Seamus,Dean,e Ron,distribuiti sul divano e le poltroncine.
-Harry!Ti stavamo aspettando.
Lo salutò Ron.
-Eccomi qua,nessuno torna a casa,questo weekend?
chiese Harry.
-Volevi ce ne andassimo?
Sorrise Dean,afferrando e mangiando una nocciolina.
-Volevi la stanza libera,eh?
Fece Seamus,e gli altri risero,eccetto Neville e ovviamente Hermione,con le ginocchia a terra e gli occhi sul libro di antiche rune,però era rilassata.
-Voi maschi pensate sempre male?
Li schernì.
-Sempre.
Rispose Dean,con una bottiglia di burrobirra in mano.
-Siediti!
Lo invitò Ron.
E quando Harry si sedette il ritratto si aprì,mostrando Ginny e Luna.
-Ciao!
Salutò semplicemente la rossa,che andò verso la poltrona dove era seduto Dean,a cui scoccò un bacio e si sdraiò su di lui.
-Luna,Ginny!
Esclamò Neville,che fece un po'di spazio alla corvonero sul divano.
Quella serata passò tranquilla,fra scherzi,risate,e chiacchiere,e alla fine rimasero solo Harry e Ginny.
-Non ti ho visto spesso questi giorni...
Osservò lei.
-No,io...infatti.
Rispose Harry,e Ginny rise.
-Hai un lavoro segreto che non puoi dirmi,agente Potter?
Harry ricambiò la risata:
-Oh sì,a dir la veritá sono una spia segreta di Filch!
Ginny ingerì uno snack e rise,poi tornò seria,ma sempre sorridente.
-Davvero,dov'eri questi giorni?
-Forse sei tu che non eri troppo presente.
Ipotizzò Harry,che le avrebbe nascosto la veritá.
-Oh no,fidati che c'ero!Comunque,se è qualcosa di privato non insisterò...
Ginny poggiò una mano su quella di Harry,e lo guardò,con quegl'occhioni castani.
-Ginny si avvicinava sempre più ad Harry,finché le loro labbra non erano vicine.
-Ginny...ma Dean?
-Hai ragione,Harry...
Lei si allontanò,portandosi una ciocca rossa dietro i capelli.
-Ma tu mi piaci,mi piaci davvero tanto.
Harry non sapeva cosa rispondere,imbarazzato.
-Bhè io vado,buonanotte.
Stabilì Ginny,dopo attimi di silenzio.
-Ginny,anche tu mi piaci molto...
Fu l'unica cosa che ad Harry sembrava adatta da dire.
Ginny gli sorrise radiosa,poi si voltò,mulinando i lunghi capelli rossi,e sparì in camera sua.
Ginny era così bella,e negli ultimi anni si era rivelata una ragazza socievole,simpatica,una sportva con grinta da vendere,così coraggiosa,ma anche molto attraente.
Harry era confuso,le aveva detto quella frase per non deluderla,ma in parte era vero,in parte a lui piaceva Ginny.
Fu distolto dai pensieri quando una voce lo chiamò.
Hermione e Ron si sedettero accanto a lui.
-Sapevo che mia sorella sarebbe rimasta qui per attirarti,comunque abbiamo aspettato se ne andasse perché dobbiamo parlarti.
Gli spiegò Ron.
-Ditemi pure.
-Ecco,abbiamo lasciato una questione insospesa-iniziò Hermione,e dopo un respiro profondo si decise a parlare-di...Draco,tu ci hai detto...
-So quello che vi ho detto.
Tagliò corto Harry.
-Harry aspetta,non arrabbiarti-lo tranquillizzò Ron-vogliamo dirti che noi ti accettiamo,non vogliamo perderti,ma puoi dirci almeno perché?Cosa è successo?
-Io non ho mai odiato veramente Draco.Lui ci prova con me da quando avevamo undici anni.
Hermione impallidì:
-Undici...Harry ma tu non ci hai mai detto nulla!?
Harry fece spallucce.
-Quindi ti piace.
Fece Ron.
-Sì,sì mi piace,e per favore non approfondiamo.
-Ma vi siete baciati?
Chiese ancora Ron.
-Sì.
-Accidenti ma non...Draco Malfoy!Quel furetto purosangue platinato...
-Ron!Senti,anche io ci sono rimasta allibita,e insomma...bhè basta che Harry sia felice,e che lui non ti ferisca.
-Hermione,lui è un mangiamorte!
Esclamò Ron,ed Hermione si preoccupò,pensando che Harry si arrabbiasse,ma non fu così,era calmo.
-Lui non lo vuole.Mi ha promesso che mi racconterá,ma non ora.
-Va bene Harry,per qualunque cosa noi ci siamo.
Lo rassicurò Hermione,che lo baciò sulla fronte e andò a dormire.
-Ron vai a letto pure tu!
Lo ammonì.

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