I've died a 1000 times

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ALESSIA'S POV

Era finalmente arrivato il giorno della partenza per il tour, che in tre mesi avrebbe coperto quasi tutte le città principali d'Europa. Il mio sogno si stava realizzando e sentii gli occhi umidi, perché finalmente con le mie forze ero riuscita a riprendere in mano la mia vita e, forse, a lasciarmi davvero alle spalle la storia di William e le mie insicurezze. Ora che la mia carriera stava finalmente decollando non dovevo permettere a nulla di distrarmi dai miei obiettivi .
Con i ragazzi il rapporto era diventato di stretta amicizia: i Bring Me erano davvero delle belle persone, socievoli e alla mano. Riguardo ad Oli..beh la situazione era strana. Nell'ultima settimana ci eravamo avvicinati tantissimo , anche se non ci eravamo piu' baciati dopo quel giorno, ne' avevamo piu'toccato l'argomento. Spesso ci abbracciavamo e mi sembrava di essere diventata una specie di migliore amica per lui. Ogni volta che mi stringeva o mi sorrideva mi sentivo sciogliere dentro ma facevo finta di niente poiché mi stavo rassegnando al fatto di essere stata messa nella "friend zone".
Mi accomodai nel mio "buco" nel tourbus... il letto era carino e avevo uno spazio tutto per me. Non sapevo che questi tourbus fossero così grandi! Mi sembrava di vivere in un sogno e anche sui social network iniziavo a essere "famosa" : questo mi dava una marcia in piu', mi faceva sentire in un certo senso speciale. Alla fine e' un po' il sogno di tutti essere apprezzati per cio'che si fa e di fare della propria passione un lavoro. Riguardo ai pettegolezzi sul bacio tra me e Oliver tutto si spense dopo una sua smentita su twitter in cui affermava che tra noi non c'era niente e che non si trattava di un bacio vero e proprio. Ne uscimmo così e alla fine beh... a me un po'dispiacque.
Quegli occhi ambrati... quelle ciglia lunghe... i tre puntini tatuati a fianco del suo occhio.. quella labbra carnose, i suoi capelli profumati... tutto mi intrigava di lui ma dovevo dimenticare queste sensazioni e smetterla di lottare per le cause perse. Ero solo una fotografa. Niente di piu'.
Mi sdraiai sul letto e mi misi le cuffie. L'ipod riproduceva le note tristi dei Something Corporate ed io cantavo piano piano, tra me e me, pensando ad Oliver, pensando al surfista, pensando al mondo dei vip e a quanto io ne fossi sempre coinvolta per via del mio lavoro ma non riuscissi mai a farne davvero parte..e cantavo..

I can't imagine all the people that you know
And the places that you go
When the lights are turned down low
And I don't understand all the things you've seen
But I'm slipping in between
You and your big dreams
It's always you
In my big dreams
And you don't want to be here in the future
So you say the present's just a pleasant
Interruption to the past
And you don't want to look much closer
Because you're afraid to find out all this hope
You had sent into the sky by now had crashed
And it did
Because of me
This is because I can spell confusion with a 'k'
And I can like it
It's to dying in another's arms and why I had to try it
It's to Jimmy Eat World and those nights in my car
When the first star you see may not be a star
I'm not your star
Isn't that what you said
What you thought this song meant
And if this is what it takes
Just to lie with my mistakes
And live with what I did to you
All the hell I put you through
I always catch the clock
It's 11:11
And now you want to talk
It's not hard to dream

Sentii qualcuno schiarisi la voce e alzai lo sguardo... era Oli che mi fissava ridacchiando...
"Non sapevo che cantassi..hihi..."
Gli tirai il cuscino ridendo. "Lo sai che si bussa prima di entrare?"
"Comunque amo anch'io quella canzone"...
E senza che glielo chiedessi si sdraio'di fianco a me. "Guardiamo un film sull'iPad?"
Il suo profumo mi ubriacava. Sapevo che piu'gli stavo vicino piu' rischiavo di perdermi davvero per lui ma annuii subito, abbassando le difese.
Guardammo Jurassic Park mentre il tourbus sfrecciava verso Parigi. Dopo un'ora e mezza mi accorsi che Oli si era addormentato sulla mia spalla e piano piano presi sonno anch'io, cullata dal suo respiro regolare, e da quel profumo di buono che emanava la sua pelle.

TRE ORE DOPO

Uno scossone mi fece svegliare. Avevo dormito parecchio..vidi che era pomeriggio inoltrato. Oliver dormiva abbracciato a me e sembrava un cucciolo. Sentii una voglia matta di baciarlo ma sapevo che non sarebbe stato il caso, e che probabilmente mi avrebbe riso in faccia ponendo fine alla nostra amicizia. Intuendo che eravamo arrivati a Parigi, decisi di farmi una doccia fredda per lavare via eventuali pensieri spinti e uscire ad esplorare la città ... era troppo dura stare accanto ad Oliver!
Gli altri erano gia' tutti svegli e mi offrirono un caffè. Uscimmo dal tourbus e Duane ci comunicò che avevamo il resto della giornata libera. Saltellai per la gioia; non avevo mai visto Parigi!
Presi lo zaino fotografico e comunicai che sarei andata in centro a fare degli scatti..volevo vedere la torre Eiffel e assaggiare una baguette. Era molto clichè ma .. mi andava di fare la turista almeno nel tempo libero!
Intuii che Lee stava andando a svegliare Oli, infatti poco dopo lo vidi sbucare dal tourbus con gli occhi ancora semichiusi. Scoppiai a ridere. "Ehii Oli svegliaaaa!!!"
"Fuck" mugugnò. Evidentemente era una di quelle persone che dormono parecchio, e a qualsiasi ora del giorno. Uomini. Spesso ne avevo conosciuti con questo vizio.
Io con la mia insonnia non dormivo mai piu' di 5 ore al giorno. Che sfigata eh!?
Chiesi se qualcuno voleva accompagnarmi a fare un giro in centro e Lee si offri' subito. Oli era, probabilmente, tornato a letto, perché non lo vedevo già più.
Ci avviammo passeggiando e iniziai a fare qualche foto agli edifici, ai negozietti tipici, a Lee. Parecchie persone per strada lo riconoscevano e lo fermavano per un autografo, ma non lo perseguitavano come facevano invece con Oliver. Ringraziai il cielo per questo..ero stanca di fan e paparazzi, volevo solo fare una passeggiata in santa pace.
"Alessia allora come va? Sei pronta per il tour??" Mi chiese curioso Lee.
"Sono emozionata e felice!!!! Non vedo l'ora di stare sotto il palco!" Sorrisi. "Bene. Ehm.. posso chiederti una cosa?"
"Certo..dimmi.." Risposi, un po'agitata e intimorita .
"Perche' una bella ragazza come te e' single? Cioè proprio non lo capisco..."
La domanda mi spiazzò. Non pensavo mi trovasse carina. Gli accennai della storia del surfista e lui annuì.
"E OLiver? "
"In che senso?" decisi di fingere di non capire.
"Vi vedo spesso insieme ultimamente... ho paura che tu ti stia innamorando di lui... soffriresti...." Confesso', abbassando lo sguardo, come pentito di ciò che mi aveva appena detto.
"Ma che dici, io e lui siamo solo amici!!" Affermai convinta e feci un sorriso enorme... ma così finto. Non lo vedevo come un amico. Mi stavo innamorando??? Cazzo..no. Non dovevo...

Io e Lee ci stavamo divertendo. Anche lui era un buon amico. Sì...lui era per me davvero solo un amico e avevo proprio bisogno di un pomeriggio così, di relax.

"Heiiii guyss!" un accento pesante di Sheffield ci chiamò... mi girai, Oli ci aveva raggiunti. Lo sorpresi con una foto "rubata", la sua espressione risulto' buffissima e ridemmo tutti e tre quando gliela mostrai. Mi chiesi come mai ci avesse raggiunti: inutile dire che qualsiasi fosse il motivo ne ero felicissima. Dovevo solo nascondere quanto mi brillassero gli occhi con lui vicino. Speravo che Lee non notassero cambiamento nel mio umore e nel mio sguardo ma all'improvviso mi fissò e scosse piano la testa, sconsolato. Aveva capito. Merda. Non ero abile a mentire, o forse lui era particolarmente sveglio. Oliver, dal canto suo, sembrava non notare nulla. Grazie a Dio.

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