And i knew it wasnt right

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ALESSIA'S POV

Dovevo ammetterlo. Lo studio di Hannah era davvero bellissimo, e dopo quattro ore di aghi il tattoo era pronto: mi guardai soddisfattissima e ringraziai Hannah anche se la cosa mi costava moltissimo , perché sentivo di odiarla . Presi la mia borsa per pagare e controllai il telefono: una notifica di whatsapp finalmente! Aprii il messaggio..ma era di Oliver. Cosa voleva? Eppure sapeva che ero da Hannah...era forse impazzito? La notizia che Kellin era tornato momentaneamente in America era su tutti i siti internet e conclusi che Oli ne stesse approfittando all'istante per confondermi e mandarmi ancora più in crisi. Del resto avevo già deciso che gli dovevo parlare quindi il suo messaggio precedette comunque i miei piani. Forse ci leggevamo davvero nel pensiero a vicenda .
<Vieni alle 20:00 a casa mia-ti devo parlare. xOloberx>
Gli risposi OK senza nemmeno pensarci e soprattutto feci in modo che Hannah non vedesse il display del mio telefono.
Uscii dal negozio e guardai ancora Whatsapp, per vedere stavolta se Kellin era in linea... si'. Lo era. Ma non mi aveva ancora scritto. IL mio dannato orgoglio mi impedì di fare il primo passo, non volevo ammettere che mi mancava e dovevo soprattutto chiarire dentro di me cosa sentivo, a cosa potevo rinunciare per essere felice.
Avevo bisogno di vedere Oli per capirci qualcosa e quindi, puntuale alle otto, suonai a casa sua.
Mi accolse con un sorriso disarmante e mi fissò con quegli occhi color ambra che sapevano sempre incantarmi. Mi sentivo in colpa.. ma allo stesso tempo non mi importava , perché ero con lui e il resto del mondo sembró scomparire di colpo. Casa sua era un disastro, c'erano vestiti per terra e birre vuote ovunque. Ricordai che Kellin pur essendo disordinato non beveva mai..era sempre lucido e solare.
"Cosa dovevi dirmi?" gli chiesi saltando i preamboli e scacciando il pensiero di Kellin.
"Mi manchi Alessia...lo so che ti manco anch'io.." si avvicinò pericolosamente e non riuscii a non fissare il suo petto tatuato e le sue labbra invitanti. Era un diavolo tentatore. "Oli non posso...e Hannah?"
"Non diciamo niente a nessuno. Sara' il nostro piccolo segreto..."
Gli chiesi perché potevamo stare insieme sempre e solo di nascosto ma invece di rispondermi mi accarezzò i capelli scrollando le spalle. Ero nervosa e bevetti una birra con lui, tutto d'un fiato, sentendo l'emozione accelerarmi i battiti del cuore perché Oli era sempre piu'vicino. Sentii il suo respiro che sapeva di birra e di vaniglia e un attimo dopo lui mi fu addosso. Mi lasciai spogliare perché era palese che la voglia stava divorando entrambi, e fui sua. Il mio sguardo era fisso nel suo e leggevo la sua anima tormentata, consapevole che io e lui insieme creavamo una miscela esplosiva. Fu una notte intensa ed emozionante... ma sentivo che c'era una nota stonata in tutto questo. Dopo quasi due anni avevo riavuto cio'che avevo sempre desiderato ma... i ricordi di me e Kellin erano piu'che mai vivi dentro di me.
I sorrisi che mi regalava.. la sua spontaneità..e il sentirmi sicura con lui al mio fianco. IL modo in cui facevamo l'amore, non solo con passione ma anche con sentimento, coccole, e promesse.
Oli aveva il fascino misterioso delle nebbie d'autunno... Oli era desiderio perche' cio' che non sara' mai tuo al cento per cento ti attrarra' sempre come una cosa proibita e carica di adrenalina... ma era anche dubbio, sospetto, incertezza, inquietudine, era tutto cio' che sa di passato.
Ero cambiata in quei mesi e non me ne ero resa conto. Ero una persona nuova con nuovi bisogni e con una consapevolezza in piu': cio'che scambiavo per amore era solo ossessione... cio' che scambiavo per comodita' e passatempo era invece amore.
Mi rivestii e diedi l'ultimo bacio ad Oli .
"E' quindi un addio Ale?"
"Si... E' stato uno sbaglio... Un maledetto sbaglio..."
"Non ti preoccupare..non dirò niente a Quinn."
"Lo so, ma lo devo fare io. E al più presto".
Detto questo me ne andai.
Ora sapevo cosa fare.
Non aveva senso essere ancora l'amante segreta di Oli, lui non avrebbe mai avuto il coraggio di scegliere me e per la prima volta ne ero tristemente consapevole: io meritavo di più e speravo solo che Kellin fosse ancora mio.

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