♥️Soulmates♥️

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Tell me that you need me

Cos I need you so much...

ALESSIA's POV

Mi avvio verso quel dannato faro, mi viene il fiatone ma non posso più nascondermi dietro a una maschera, devo affrontare il passato e superarlo (quante volte ci ho provato?) Devo dimostrare a me stessa che quel ragazzo non e' Oli e devo voltare pagina una volta per tutte...(sembra un libro senza fine quello di me ed Oli).

Batto alla porta del faro con tutte le mie forze urlando "Signor Jackman! Apra!!!". Non so dove sto trovando questo coraggio, che diciamocelo, rasenta la pazzia. Sto per avere una crisi di nervi e busso un'altra volta, poi ancora, finché non sento un cigolio sinistro e la porta rossa e bianca si apre, lentamente.

Il cuore mi romba nelle orecchie, non posso resistere un minuto di più ma allo stesso tempo non riesco ad alzare lo sguardo, riesco solo a fissare per terra, a fissare le converse nere della persona che sta in piedi immobile davanti a me.

Un dito gelido mi tocca il mento e me lo solleva, in modo che io possa fissare negli occhi quel Jackman. Mi decido e lo guardo dritto in faccia osservando quegli occhi enormi che mi scrutano e mi bucano l'anima. E' lui. Cazzo. Mi metto una mano davanti alla bocca, perché non riesco a credere a ciò che sto vedendo ma mentre lui sta per parlare vedo tutto nero e mi accorgo che sto perdendo i sensi. Mi accascio al suolo e attorno a me c'è' solo il nulla.

OLI'S POV

Sento bussare furiosamente alla porta, chi cazzo può essere? Sono stanco, stanco di questa giornata e voglio stare solo ora più che mai.

Ma qualcosa mi gela il sangue nelle vene: e' Alessia, riconosco la sua voce, la riconoscerei tra mille, che dico, tra un milione.
Sono pronto ad affrontarla? Lei sembra avere scelto per tutti e due, se è' venuta qui e' perché mi ha riconosciuto e vuole delle risposte.
Apro lentamente la porta, le mie mani sono gelide e ho paura, davvero paura di sbagliare di nuovo, di soffrire di nuovo... Ma lei è li, davanti a me, dopo più di due anni, che guarda per terra, anche a lei manca il coraggio di affrontare la realtà e riaprire il libro del passato. Le sollevo il mento e solo a toccarla con un dito sento il fuoco dentro di me, sento l'emozione ridare vita a tutti i miei organi, non per ultimo il cuore. Ci fissiamo negli occhi e capisco che avevo quasi dimenticato quanto e' bella, quanto mi sento completo con lei vicino.
Devo dire qualcosa, ma sono nel panico. Le sue pupille si dilatano perché anche lei , lo so, prova le mie stesse emozioni... La fisso... Ma di colpo la vedo accasciarsi. Cristo, e' svenuta.

Sono passate due ore e Alessia dorme profondamente sul divanetto del primo piano di questo posto magico, di questo faro che tanto amo. Cosa ci diremo quando si sveglierà?! Per tenermi occupato decido di preparare un caffè e fumo nervosamente una sigaretta, al momento e' la cosa di cui ho più bisogno. Del resto, viste le mie dipendenze passate, le sigarette sono la cosa più innocente che esista !

ALESSIA's POV

Mi scoppia la testa. Ma devo aprire gli occhi, credo. Un buon profumo di caffè mi riempie le narici e mi ricorda la mia Londra. Sbatto le palpebre una decina di volte e appena riesco a mettere a fuoco la figura che sta fumando di spalle davanti a me quasi mi viene un colpo . Non era un sogno allora. Sono nella stessa stanza di Oliver che, per qualche strano motivo , e' resuscitato...

"Oli..." Sussurro, con voce impastata. Si gira lentamente e mi guarda dritto in faccia "Alessia dobbiamo parlare credo..."

Mi alzo dal divano e lo raggiungo... "Parleremo dopo ..." Gli sussurro mentre lo abbraccio. I nostri corpi si uniscono e tutti i pezzi del puzzle dentro di me si rimettono a posto magicamente. Oli mi accarezza i capelli e mi bacia la fronte, gli occhi, le guance. Il mio cuore esplode di gioia mentre mi avvicino alle sue labbra e le mordo piano... "Sei davvero tu... Sei davvero tu..." Dico, più a me stessa che a lui.

Accarezzo la sua schiena e lui mi stringe approfondendo il bacio.... Ma altrettanto velocemente si stacca da me. Lo guardo con fare interrogativo ma lui mi fa segno di sedermi vicino a lui attorno a un piccolo tavolino, ci accendiamo entrambi una sigaretta e lui inizia a raccontarmi della sua dipendenza dalla droga e del piano ideato da Duane per simulare la sua morte.

"Porca puttana" e' l'unica cosa che riesco a dire, un'ora dopo, quando lui finisce di parlare.

"Alessia te lo giuro. Quella sera quando mi hai lasciato per andare in America da Quinn ero disperato , ero un casino ma i miei sentimenti per te erano sinceri... Sono sinceri. Non ho mai smesso di amarti per questi fottuti due anni e mezzo e mi chiedevo come stavi... Cosa facevi..."

"Silenzio ora tocca a me" gli rispondo, ancora sconvolta ma decisa a dirgli tutto ciò che mi passa per la testa "Nemmeno io ho mai smesso di amarti, di pensarti... Anche se mi hai ferita... Cazzo se mi hai ferita... Ma nonostante quello non potevo essere felice al cento per cento... Kellin mi amava a modo suo ma voleva da me dei figli, una famiglia, cose che io non gli potevo dare.. Perché io sono come te... Basto a malapena a me stessa ..."

"Vieni qui" sussurra, e io mi butto tra le sue braccia sentendomi a casa.

"Alessia proviamoci davvero questa volta..." Aggiunge, stringendomi a se'.
Annuisco ma mi chiedo come faro' a stare con lui per davvero, lui che vive in Australia, lui che è' creduto morto dal mondo intero.

"Ce la faremo, Ale" dice convinto, mentre mi bacia con passione, mentre mi tocca e mi spoglia... Anche le mie mani esplorano il suo corpo... Dio quanto mi era mancato. Lo fisso negli occhi mentre entra dentro di me e di colpo capisco cosa significa AMARE....
😍😍😍😍😍😍

.........Fine....

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