Capitolo 4

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Il giorno seguente

È già venerdì, finalmente questa settimana è finita. L'unica cosa bella di questa settimana è stata Michele. Ancora non posso crederci...

Sono arrivata a scuola ed è la prima volta che arrivo in orario,questo giorno è da segnare sul calendario.
Entro in classe e vedo subito Alessia e Martina che stanno parlando così vado a salutarle e dopo poco arriva anche Marta. Purtroppo insieme a Marta entra la prof di italiano che ci fa subito sedere , la odio.

La prof inizia a spiegare e io ovviamente mi perdo nei pensieri. Penso a Michele,a cosa sta facendo in questo momento, se sta pensando alle aguzze e mi perdo nel mio mondo fatto solo da quegli occhioni verdi,così fantastico un po' finché non mi addormento con l'immagine di Michele nella mia testa

Prof:"Esposito! Mi vuole rispondere o no?!"
Gaia:"Eh? Oh scusi non ho capito la domanda"
Sono proprio bugiarda...
Prof:"Allora te lo richiedo. Cosa ne pensi del pessimismo di Leopardi?"
Cazzo...e ora che cosa le rispondo?
Decido di fare scena muta,la solita...
Finché la prof non chiede a qualcun altro salvandomi da quell'orribile situazione.

*driin*

Marta:"Hai il libro di geografia?"
Gaia:"No....è a casa.."
Marta:"Okay allora guardiamo dallo stesso libro"

Inizia la lezione e io sono già annoiata
Decido di scrivere un tweet a Michele mentre Marta guarda attentamente il mio telefono cercando di capire cosa sto facendo.

Sono passati solo 10 minuti e ne mancano ancora 40 alla fine della lezione...che palle

Controllo il telefono:una notifica
Guardo cos'è e rimango stupita
Abbraccio Marta e lei rimane basita. Era successo e io mi sono presa un piccolo infarto solo a pensare al sorriso che avrà fatto quando lo ha letto.
Un like al tweet e non era un like qualunque,era il suo. Il like di un angelo,di Michele.
Marta:"Che cosa c'è? Ma stai bene?"
Gaia:"No non sto bene non capisci quel fottuto angelo mi ha messo like"
Marta:"Chi?Michele?"
Gaia:"Si lui!"
Marta chiama Alessia che è davanti a lei e le racconta tutto ma io non vedo l'ora di dirlo a Martina.

Siamo all intervallo,non ho ascoltato una parola della prof ma ormai non è una novità.
Gaia:"Martina non puoi immaginare cosa è successo"
Mi guarda con un' espressione interrogativa
Gaia:"Michele mi ha messo like al tweet!"
Martina:"Sono felice per te!"

Non riesco a capire che espressione ha in volto,forse felice,o triste,non  ne sono sicura,ma credo che ci sia rimasta in po' male.

Usciamo da scuola. Le ultime ore sono passate in fretta e ora mi ritrovo da sola a camminare per la strada. Io e Michele. Si mi piacerebbe se fosse così ma purtroppo siamo io e le canzoni di Michele.
Parte "La vita e la felicità" e io mi sento improvvisamente triste e sola. Sento il leggero vento che mi sposta i capelli e il freddo che mi gela il naso. Mi abbandono ai pensieri senza ascoltare la canzone..penso a mio nonno,ormai è da un po' di anni che non c'è più e a volte mi manca incredibilmente. Certe volte mi sembra che sia ancora con me.

Arrivo a casa e mi stendo sul letto,oggi non ho voglia di mangiare.
Il cibo è il mio peggior nemico e quando mi sento triste non mangio niente. Al contrario di molte altre persone che si consolano con il cibo, per me mangiare quando sono triste è come avere una ferita e continuare e spingerci il coltello all interno. Il cibo mi ha sempre fatto questo effetto ma quando sono triste è il mio ultimo pensiero.

*qualche ora dopo*

È già ora di cena,ho passato il pomeriggio al corso di teatro e ci hanno dato un volantino con un numero di telefono di una grande accademia, che però si trova in America e accetta solo i più bravi attori.
Provo a chiamare il numero ma nessuno risponde ,così decido di lasciare un messaggio in segreteria:" Pronto mi chiamo Gaia Esposito e vorrei fare un provino per entrare nella vostra accademia" sono sicura che se lo facessi non mi prenderebbero ma io ci provo lo stesso,dato che i provini li fanno proprio a Torino.

Non ho fame ma devo mangiare sennò mia madre si insospettisce e non la smette di farmi domande.
Decido di mangiare tanto,troppo e poi torno in camera.
Vado in bagno,mi siedo per terra e mi metto un dito in gola nella speranza di vomitare tutto quello che ho mangiato. Odio il cibo è quello che mi fa fare.

È mezzanotte e io ho abbastanza sonno quindi vado in camera e mi metto a dormire,con il pensiero di quel sorriso e di quegli occhi.

Ciao a tutte! Tranquille io non sono veramente bulimica ma dovevo renderla interessante sta storia no?
Comunque lasciate delle stelle se vi piace il capitolo *-*



My Idol. || Michele BraviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora