Capitolo 13

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Cerco Luca con il mio sguardo gelido per tutto il cortile della scuola.
Scruto ogni persona.
Sono le 7.45. Tra poco devo entrare.
L'aria è fredda ma piacevole in viso, mi fa bagnare leggermente gli occhi di lacrime.
Vedo una testa bionda e capisco subito che è lui.

Gaia:"Dobbiamo parlare"

Lo prendo per un braccio e lo porto vicino ad un albero

Luca:"Che vuoi?"

Lo odio.

Gaia:"Adesso mi devi dire seriamente perchè non mi lasci in pace"

In effetti questa è la prima volta che lo cerco io, lui l'ultima volta che mi ha cercato è stato a San Valentino.

Luca:"Te l'ho già detto"

Sembra incazzato. I suoi gelidi occhi azzurri sono sempre più freddi e guardano i miei.
Sembra triste, è una delle prime volte che lo vedo così.

Gaia:"Tu hai detto che mi volevi ma spiegati meglio"

Luca:"Io ho detto che ti voglio, ora. Non usare il passato"

Fa una pausa

Luca:"Sì io ti voglio perchè non mi potrò mai accontentare di stare senza di te.
Io voglio te e questo non lo capisci perchè intanto continui a farmi del male e a non guardarmi mentre io mi nascondo dietro a questa maschera dello stronzo.
Ma non riesci a capire che io voglio te e nessun'altra cazzo!"

I suoi occhi gelidi si sono sciolti, sono diventati lucidi e quasi brillano.
Quelle parole mi hanno stupita, da lui davvero non me lo aspettavo.
E ora che gli rispondo?
Lo sa benissimo che non mi piace più.

Gaia:"Non pensavo fossi così importante per te"

Cerco di elaborare una frase sensata

Gaia:"Ma lo sai bene che non mi piaci"

Mi ha fatto male. Tanto. Mi ha fatto male dire quelle parole, anche se ho detto solo la verità, ma forse quello che mi fa più male è vederlo in questo stato, è distrutto.
Ormai le lacrime gli stanno solcando il viso violentemente, ma lui non lascia trasparire nessun'altra emozione.
È tremendamente dolce in questo momento, ma lui non è così in realtà. Non lo è mai stato.

Luca:"Non ho più niente da dirti ma sappi che io non mi posso stancare di te quindi ritornerò"

Ritornerà. E io non so più se esserne triste o felice.

Se ne va entrando a scuola con i suoi amici. Lo guardo un po' da lontano finchè non entro anche io.

****

Martina:"Abbiamo due ore di supplenza"

Gaia:"Bene!"

Ci riuniamo con tutta la classe a giocare ad obbligo o verità.

Il gioco va avanti fino a quando arriva il mio turno.

Veronica:"Obbligo o verità?"

Gaia:"Obbligo"

Veronica:"Devi baciare..."

Fa una pausa

Veronica:"Mattia!"

Capelli scuri, alto e occhi marroni.
Non è niente male.

Mi alzo senza indugi e mi dirigo verso di lui.
Gli faccio cenno di alzarsi e lui mi prende alla lettera.

È più alto di me quindi per arrivare alle sue labbra carnose mi metto in punta di piedi.

Gli lascio un leggero bacio a stampo. Niente di che, d'altronde è un obbligo.

Veronica:"Woww!"

La classica oca.

Il gioco continua ma dopo poco tocca di nuovo a me.

La solita oca mi fa l'obbligo.

Veronica:"Devi fare un succhiotto a Mattia!"

Gaia:"Ma ancora Mattia?"

Non mi tiro indietro. Non mi piace però non è che mi faccia schifo.

Si alza e io mi rimetto in punta di piedi.
Gli lascio dei leggeri baci bagnati sul collo fino a succhiare tanto.
Mi stacco.
È tutto viola.
Sono soddisfatta.

Le ore passano in fretta.

*intervallo*

Non mangio. Ormai si sa.
Gioco con la manica lunga della felpa pensando a Michele e a Luca.
Mi dispiace per Luca e voglio rivedere Michele, mi manca.

*ore dopo*

Esco in cortile quando suona l'ultima campanella. Oggi è venerdì.
Vedo Luca. È solo. Vado da lui.

Gaia:"Ehi ciao"

Luca:"Ah adesso mi parli? Dovevo dirti le cose in un modo più carino per farmi cagare da te?"

È incazzato.

Gaia:"Sì."

Luca:"Ero convinto che non sarei resistito senza di te ma a quanto pare sei tu quella che non resiste"

Gaia:"Fottiti"

Me ne vado.
Sono andata da lui per tirarlo su di morale, ma dovevo aspettarmelo il suo carattere da stronzo.

Ascolto Michele. Mi fa tornare il sorriso e la sua voce mi fa dimenticare tutte le cazzate che ho fatto.
Penso che senza di lui non potrei mai ritornare felice.


My Idol. || Michele BraviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora