Capitolo 29

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*17.30*

Sento la porta di casa aprirsi mentre ascolto la mia playlist preferita.
Sono i miei.
Sono già tornati. Ora devo fingere di essere felice.

Mamma:"Ciao!"

Mio padre appoggia le valigie accanto alla porta.

Gaia:"Ciao! Come è andata?"

Dico con un sorriso un po' spento.

Papà:"Benissimo. Barcellona è sempre più bella"

Mamma:"E tu? Come stai? Come è andata con Michele?"

Appena pronuncia il suo nome mi sento come se una lama giocherellasse con la mia ferita aperta.
Cerco di essere felice il più possibile.

Gaia:"Bene! Ci siamo divertiti molto in questa settimana. È partito stamattina"

Mamma:"Che peccato. E...senti... non è successo nient'altro?"

Ho già capito che si sta riferendo a me e Michele. Ha già capito tutto.
Tanto prima o poi avrei dovuto dirglielo.
Spero solo che mi lascino stare con lui.

Gaia:"Ehm... in effetti ora siamo..."

Ho un nodo in gola.

Gaia:"Fidanzati"

Mi guardano con uno sguardo di disapprovazione.
Come immaginavo.
Cazzo. E ora come glielo spiego che io ci tengo?

Papà:"Io spero che tu stia scherzando. Lui sta sempre in giro e poi chissà quante ne incontra! Non ha senso stare con lui. Tu sei solo affezionata al suo modo di essere, così famoso"

Sta dicendo cose senza senso.

Mamma:"Sono d'accordo. Stavi così bene con Luca!"

Cosa?! No questo no. Loro non sanno niente di Luca e nemmeno di Michele. Eppure si permettono di giudicarli così.
Sto bruciando dalla rabbia.
Hanno sempre voluto che io mi rimettessi con Luca ma io non ho mai capito il perché. Forse perché si trovano bene con i suoi genitori, oppure per il semplice motivo che lo conosco da molto. Ma loro non sanno che è un maniaco quasi.

Gaia:"No questo no. Voi non avete idea di come mi tratta Luca"

È ora di dirglielo? Sì glielo dico.

Gaia:"C'è una cosa di lui che non sapete. Quando mi incontra... ci prova con me. Ma non in senso buono!"

Mamma:"In che senso?"

Gaia:"Lui... lui vuole portarmi a letto. Ecco. E io non voglio"

Questa non se l'aspettavano proprio.

Papà:"Da quanto va avanti sta storia?"

Sono preoccupati.

Gaia:"Da quando l'ho lasciato mi sembra"

Mamma:"Perché non ce lo hai detto?"

Gaia:"Avevo paura. Magari vi sareste arrabbiati con lui o ancora peggio con me"

Papà:"Ma adesso ti dà ancora fastidio?"

Gaia:"No. È da un po' che non lo vedo."

Mamma:"La prossima volta dillo a noi. Perché se succede ancora dobbiamo assolutamente fare qualcosa "

Ecco. Avevo paura di questo. Ora vorranno fare casino.

Gaia:"Okay"

Non glielo dirò. Ho paura che possano metterlo nei casini e questo mi rende triste. Anche se non lo sopporto è pur sempre una persona a cui ero affezionata.
Non so perché ma mi sentirei in colpa.

My Idol. || Michele BraviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora