Al Cuor Non si Comanda

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Era passato il Natale, Carnevale, Pasqua ed infine si arrivò ai tanto temuti M.A.G.O., ma Lily, seduta al bordo del lago, non era preoccupata più che altro era nervosa.

Il giorno prima era arrivata una lettera di Vic, una lettera per Teddy, ma che aveva ricevuto per sbaglio lei stessa. Inizialmente voleva consegnarla direttamente a Teddy, ma la curiosità si era fatta più forte, ed era riuscita a leggerla con un incantesimo.

"Caro Teddy,
ti aspetterò e, se alla fine sceglierai di sposarmi, ti amerò ancora più di prima.
È proprio la tua incredibile sincerità innocente che mi ha fatto innamorare di te, è per questi tuoi gesti che ti amo.
E ti amerò ancora di più, se alla fine di tutto, il tuo cuore sceglierà di stare affianco a quel bambino e alla sua giovane madre.
E se ti innamorerai di lei, e se capirai che è lei la donna della tua vita, sappi che io non sarò rancorosa o arrabbiata o invidiosa perché tutto ciò che voglio è che tu sia felice che sia con me o con qualcun'altro, io voglio che tu sia felice.
Non preoccuparti per me, aspetterò, e quando avrai fatto la tua scelta saprò essere forte, saprò accettarla.
Ti auguro il meglio.
Tua Vic."

Era da quel giorno prima delle vacanze di Natale che Lily non parlava con Teddy, non parlava di ciò che era accaduto più che altro. Teddy aveva fatto la sua scelta, alla fine aveva lasciato Calypso alla sua fuga, e lui aveva continuato ad insegnare Difesa fino alla fine di quell'anno, inoltre con Vic andava tutto perfettamente, e negli ultimi mesi si era ricominciato a parlare di matrimonio. Leggere quella lettera era stato un colpo al cuore, ma non perché alla fine Teddy sembrava aver trovato Calypso e volerla raggiungere, ma perché a quanto pare c'era un bambino di mezzo.

Quando era andata a consegnare la lettera a Teddy, qualche ora prima, aveva cercato di mascherare il suo stato d'animo ma Ted aveva capito tutto e dopo aver letto la lettera le aveva dato spiegazioni.

"Ho trovato Calypso, Victorie l'ha trovata veramente, è incinta... di me"

"Andrai da lei?"

"É mio figlio, Lily, devo aiutarla"

Non avrebbe mai condiviso fino in fondo quella scelta, ma era giusto che Ted si assumesse le sue responsabilità.

Ted era davvero meraviglioso. E Vic lo era ancora di più.

"Potter! Allora sei pronta per fallire miseramente a questi esami?"

"Lasciami in pace, Goldestein..."

"So che non lo vuoi, Potter" Erik si sedette proprio affianco a lei, irritandola ancora di più.

"Non vedo l'ora che questi esami finiscono per non vedere più la tua faccia!"

"Sempre aggressiva sei, Potter, ma quando è che mi darai una tregua?" si mise a ridere Erik.

Era la prima volta che lo sentiva ridere davvero, perciò lo guardò per un istante, come se fosse la prima volta che lo vedeva.

Erik se ne accorse e cominciò a guardarla.

"Sai, in realtà, c'è un motivo per cui ho voluto mettere su tutta questa messinscena..." cominciò con il dirle e per la prima volta Lily lo ascoltò davvero " ... è che mi piaci... mi piaci davvero Lily Luna Potter".

E senza che lei potesse accorgersene, lui le diede un bacio. Uno solo. Delicato, dolce, quasi impercettibile.

Quando lui si staccò, Lily lo guardò, non disse nulla, ma ricambiò il bacio questa volta dandogliene uno vero.

"È così che si da un bacio, Goldestein" alla fine gli disse, scoppiando a ridere e alzandosi in piedi.

Lui la guardava senza parole, un po' compiaciuto un po' stranito da quella reazione inaspettata, mentre lei cominciava a correre.

"Ehi, ma dove vai?!" riuscì solo a chiederle.

"Se arrivi prima di me, ti concedo un altro bacio!"

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