29- Amo te

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(Maicol-Jennifer)

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(Maicol-Jennifer)

Jennifer

"Maicol, Maicol svegliati dobbiamo andare" sussurro piano al suo orecchio, sono ormai le nove passate e lui dorme beatamente con un lenzuolo che gli copre a malapena i boxer regalondomi una vista stupenda.

Il suo torace si alza e abbassa ad un ritmo tranquillo, ha un braccio intorno alla mia vita e il suo viso è rilassato.
-sei proprio una cretina e pensare che hai sprecato ancora una volta tutto sto ben di dio, ma che problemi hai?-
Chiede inviperita la mia coscienza.
Effettivamente avrei anche potuto consumare ieri sera ma voglio che sia qualcosa di speciale.
- eh? Ma se con Vincent l'hai data anche in ascensore ma tu sei proprio fuori, se poi questo va da n'altra non ti lamentare-

"Buongiorno"
Maicol mi ridesta dalla mia conversazione mentale e mi tira a se per baciarmi, le nostre labbra si uniscono in una dolce danza, in pochi secondi lo ritrovo sopra di me, mi tiene i polsi fermi ai lati della testa e inizia a baciarmi il collo mentre struscia il suo ben di dio sulla mia intimità, a dividerci ci sono lo i suoi boxer e i miei pantaloncini.

"Mh"
"Qualcosa non và Jenn?"
Chiede lui fermandosi di colpo e spingendo il suo membro sul mio punto debole facendomi gemere di nuovo.
"M-Maicol" blatero con la voce soffocata.
-oddio sembri una sedicente in piena crisi ormonale, ti riprendi o vuoi fare il palo-

"Jennifer"
"Si"
"Andiamo a fare colazione ho fame"
-eh? No io vado a fare la coscienza ad una capra che è meglio, non c'è la faccio con voi due-
Maicol mi molla sul letto e va in bagno, mi rendo conto di aver trattenuto il respiro per tutto il tempo, solo quando sento l'acqua scorrere nella doccia ricomincio a respirare.

-così impari a fare la stronza-
-oddio non c'è la faccio più-
Mi alzo contro voglia e mi rivesto in fretta, giusto in tempo per vedere la figura di Maicol fare capolinea in camera con solo un' asciugamano intorno alla vita e il corpo ancora bagnato.
Lo stronzo sorride soddisfatto nel vedere che mi sono imbambolata a guardarlo.

Dopo una colazione veloce noleggiamo una Ranger Rover nera con i vetri oscurati e ci mettiamo in viaggio.
"Guido io" gli dico altezzosa strappandogli le chiavi dalle mani.
Per fortuna ricordo perfettamente l'indirizzo quindi una volta programmato il gps partiamo.

L'aria fredda di novembre entra dal finestrino leggermente aperto facendomi gelare il naso, è una bellissima giornata piena di sole e Maicol mi osserva con un sorriso stupendo, lo stereo ci fa da sottofondo e tutto sembra perfetto.

🎼Sei luce che arriva e che brilla
Sei luce che arriva e che scalda
Sei luce che arriva e che brilla
Sola
Sei luce che entra
Ora
Sei luce che arriva e che scalda
Ancora
Sei luce che entra
Ora
Sei luce che arriva e che sballa
Ancora
Sei luce che entra
Ora🎼

Sorrido contenta sulle note di una canzone pensando che forse è arrivato il momento di godermi il sole.

Dopo svariate ore arriviamo a destinazione, finalmente intravedo la rotonda che porta verso casa, ma prima ci fermiamo ad un supermercato per fare scorte di viveri, almeno per qualche giorno vorrei restare chiusa in casa.

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