32- saremo una famiglia

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Jennifer

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Jennifer

Respiro a fatica, provo a muovermi ma è inutile mani e piedi sono legati ad un lettino, sono coperta da un piccolo lenzuolo zuppo di sangue.
Una luce troppo forte si accende all'improvviso accecandomi, alcune persone mi girano intorno ma non riesco a vedere i loro volti.
Uno di loro mi mostra il corpicino di un bambino appena nato, esibisce il corpo del neonato senza vita come se fosse un trofeo.

Le lacrime scendono sulle mie guance e un dolore forte mi colpisce in pieno petto, neanche questa volta sono riuscita a salvare il mio bambino.
"Nooooooo" l'unica cosa che riesco a fare è un urlo straziante, mentre tutti ridono.
"Jennifer,Jennifer svegliati, piccola svegliati"

Apro gli occhi pieni di lacrime e cerco di regolare il respiro, Maicol mi tiene il viso tra le mani e mi guarda disperato.
"Va tutto bene, sei a casa, sei con me"
È quasi un mese che ripetiamo la stessa scena, ogni notte urlo mentre faccio la stesso sogno, e Maicol deve tranquillizzarmi ogni volta.

Ormai Isabella e André neanche tornano più a dormire dopo che si sono precipitati più di una volta in camera hanno deciso di restare a dormire dai loro fidanzati.
"Vuoi che ti prepari qualcosa?"
Faccio segno con la testa non riuscendo a parlare,Maicol sospira e ritorna sdraiato stringendomi al suo petto.

Mi accarezza in modo delicato, e so che sta per pormi la solita domanda.
"Hai fatto lo stesso sogno?"
Annuisco mentre mi stringe più forte, ricordo perfettamente le prime volte che ho fatto questo incubo, mi svegliavo urlando e piangendo dicendo che avevano ucciso nostro figlio, la prima volta ci volle tutta la notte per farmi tornare alla realtà, Isabella e Johanna erano in casa, ricordo i loro volti rigati dalle lacrime mentre raccontavo che mi avevano portato via mio figlio, sembrava così reale quel sogno che ci credevo davvero.

"Tesoro faccio una doccia e vado in ufficio, avviso Johanna che oggi non vai e ti faccio spostare gli impegni"
"Mi dispiace" è l'unica cosa che riesco a dire.
"Amore guardami, stai tranquilla andrà tutto bene, sei solo stressata appena resterai incinta sono sicuro che starai meglio"

Sorrido per il suo ottimismo e cerco di tranquillizzarmi, effettivamente anche la psicologa ha detto che gli incubi sono dovuti alla paura di perdere un altro figlio, dovrei stare tranquilla mi aiuterebbe anche a concepire, ma la verità è che non sono sicura, sono pochi mesi che cerchiamo di avere un figlio, ma se non viene forse un motivo c'è.

Maicol

"Dottoressa non so come fare, sta sempre peggio-
Si va bene la ringrazio"
Ricattaco il telefono stanco e nervoso, ormai non riesco più a chiudere occhi, passo le notti a guardare Jennifer sperando che non abbia un'altro incubo.
"Permesso Maicol "
"Entra Samantha"
"Ecco a lei le pratiche che mi ha chiesto, le porto un caffè sembra stanco"
Dice mentre appoggia i fogli sulla scrivania e si abbassa più del dovuto mostrando il suo seno mezzo scoperto.
"Grazie Samantha, ma vado a prenderlo io il caffè, e se non ricordo male Jennifer le aveva chiesto di vestirsi in modo adeguato"
La riprendo stanco di vederla girare mezza nuda, nonostante sia una bella donna non può venire a lavoro così.

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