37 - ho bisogno di te

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Maicol

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Maicol

La luna splende nel cielo notturno.
Quasi provo rabbia per quanto sia serena.
Stringo la mano di Jennifer passando le labbra sulla sua pelle morda.
Mentre le accarezzo il pancione.
"Deve superare la notte" queste sono state le parole del dottore.

"Perdonami amore, non sono stato in grado di proteggerti" sussurro piano sul suo ventre.
Sono ore che resto a fissare il suo corpo.
È bellissima anche con il viso affaticato e le occhiaie.
Non riesco neanche più a pensare alla mia vita senza di lei.

Le lacrime scendono incontrollate bagnando il lenzuolo candido.
"Perdonami" continuo a ripetere, tra un singhiozzo e l'altro.
"Non mi lasciare ti prego, non ora. Amore mio, avremo due piccole pesti, non lasciarmi"
Cerco invano di svegliarla.
Quando il dottore ha spiegato che se non dovesse farcela, le  avrebbero indotto il coma per farla arrivare alla fine della gravidanza mi sono sentito mancare l'aria.
Non riesco neanche ad immaginare la mia vita con due bambini senza di lei.

Ormai è al quinto mese, la pancia bella tonda la rende ancora più bella.
"Maicol" Johanna appoggia la mano sulla mia spalla mentre guarda Jennifer in lacrime.
"Vai a casa resto io con lei"
"No, ti ringrazio. Ma si sveglierà da un momento all'altro e io devo essere presente" le dico cercando di convincermi che andrà così.

La notte passa lenta e silenziosa.
Di tanto in tanto qualche dottore passa a controllare la situazione.
Non riesco a lasciare la sua mano, resto seduto con la testa appoggiata al letto, gli occhi cedono alla stanchezza ma resto sveglio.
Una leggera brezza mi scompiglia i capelli, si sarà aperta la finestra, dovrei chiuderla.

Sono cosi stanco che non riesco ad alzarmi, di tanto in tanto ripeto un "Perdonami"un "svegliati" o "non lasciarmi" lascio che la brezza estiva entri in questa stanza.
Quasi mi sembra di sentire le sue carezze dolci e soavi.
"Maicol" un sussurro quasi impercettibile, mi attraversa come una scossa.

Alzo lo sguardo che viene subito incatenato da quello di Jennifer.
I suoi occhi splendenti mi tolgono il respiro.
"Jennifer, amore perdo.."
"Shhh Maicol, voglio solamente che ti sdrai accanto a me. Non parlare ti prego"

Jennifer

Maicol annuisce mentre le lacrime silenziose scendono sul viso coperto dalla barba.
Si sdraia al mio fianco e mi lascio andare ad un abbraccio carico di emozioni.
Piangiamo in silenzio, ascoltando il battito dei nostri cuori.
Sentire Maicol chiedermi perdono è stato straziante.

Dopo una lunga settimana, finalmente ritorno a casa.
Quando sono venuti Alex e Vincent quasi mi veniva un' infarto.
Ora sono lontani, e fanno parte del passato. Anche se Alex sembrava distrutto ma si rifarà una vita.
"Ho fame, Maicol"
"Hai mangiato meno di un'ora fa'"
"E allora? Muovi quel culo e sfama la madre dei tuoi figli"

Devo ammettere che comandare Maicol a bacchetta è divertente.
"Tieni ingorda" dice porgendomi un piatto con lasagne al forno.
Oggi Johanna e Isabella hanno cucinato i miei piatti preferiti.
Sono state fantastiche, mi ritengo fortunata ad avere una famiglia così.
Non avevo mai avuto amici o cugini con cui condividere le giornate, sono sempre stata sola.

Ma ora so di poter avere un sostegno, persone a cui posso chiedere aiuto, e con cui non devo fingere di essere forte.
Osservo l'uomo al mio fianco che guarda la televisione annoiato, e non posso essere più felice di così.
In questa settimana, più volte ha cercato di affrontare l'argomento Gordon, ma ogni volta ho risposto che non volevo parlarne.

Il fatto che sia morto nella sparatoria non mi aiuta a dimenticare ciò che mi ha fatto. Non riesco neanche a toccare Maicol, ho paura che ora lui non voglia più fare l'amore con me.
"Perché mi fissi?"
"Sono stanca, penso che andrò a dormire" mi osserva per poi baciarmi la fronte.
"Ti preparo un bagno caldo così ti rilassi"
Si alza senza darmi il tempo di rispondere e sale le scale.

Ne approfitto per andare in cucina e mangiare qualcosa di dolce, almeno non devo sentire i suoi paragoni sui pozzi senza fondo. Dopo vari bignè e del latte, raggiungo Maicol in bagno.

Le luci sono spente, mentre un profumo di vaniglia e muschio si propagano nell'aria, il bagno è pieno di candele profumate e rendono tutto molto rilassate e romantico

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Le luci sono spente, mentre un profumo di vaniglia e muschio si propagano nell'aria, il bagno è pieno di candele profumate e rendono tutto molto rilassate e romantico.
"Amore" inizio a piangere mentre bacio Maicol.
"Dannati ormoni" dico tra i singhiozzi facendolo ridere.

"Rilassati Jennifer" la sua voce roca mi manda in estasi.
Lascio che mi spogli con calma, mentre le sue labbra scorrono piano sulla mia pelle.
Restiamo in silenzio lasciando parlare i nostri corpi.
Entro piano nella vasca, Maicol si siede dietro di me, e inizia a lavarmi la schiena.

Le sue mani si muovono lente sul mio corpo, e di tanto in tanto mi lascia una scia di baci dietro a collo.
"I nostri bambini" sussurra emozionato mentre mi lava la pancia.
La mia schiena aderisce perfettamente al suo petto, sento la sua erezione premere contro il mio sedere e la cosa mi agiata parecchio.

La sua mano scivola tra le mie gambe.
"Mi manchi Jennifer"
Istintivamente chiudo le gambe e porto le braccia intorno alle ginocchia. Seppellisco il viso tra le braccia e inizio a piangere.
Maicol sospira e si alza dalla vasca lasciandomi sola.

Non oso guardare cosa fa, sento i suoi passi e i sospiri angoscianti.
"Jennifer, amore vieni"
Mi aiuta ad uscire e copre il mio corpo con un asciugamano.
Mi alza di peso facendomi cacciare un piccolo urlo.
"Dio quanto pesi, sei una mucca"
"Zitto idiota" rispondo nascondendo un sorriso.

Maicol mi stende con delicatezza sul letto e si inginocchia tra le mie gambe.
Lascia cadere l'asciugamano rimanendo nudo.
Toglie anche il mio senza smettere mai di guardare i miei occhi.
"Amore, tranquilla. Mi fermo appena lo chiedi"

La sua bocca gioca con la mia, le mani accarezzano tutto il corpo regalandomi piacevoli brividi.
"Dio quanto stanno diventando grandi" dice scendendo sui miei seni.
Mi bacia piano facendo piccoli cechi con la lingua.
Scende fino alle coscie senza smettere mai di accarezzarmi.

Posiziona la testa tra le mie gambe e inizia a baciarmi tra le piccole labbra.
Lenti e caldi baci mi mandano in estasi. "Dio amore, mi sei mancata"
Afferra il mio bacino ed entra delicatamente si muove lento cercando di non farmi male.
Vederlo nudo in ginocchio tra le mie gambe e stupendo.
"Maicol fermati" ho il respiro affannato per il piacere che mi stava procurando.

"Scusami amore"
"Cosa hai capito? Voglio cambiare posizione, così sei troppo lontano"
Gli rispondo facendolo sorridere.
Mi giro su un fianco mentre Maicol si posiziona dietro.
Lo lascio entrare con un gemito strozzato.
Maicol affonda la faccia nell'incavo del mio collo, mentre con la mano accarezza il mio pancione.
"Amore più forte"
Porto una mano sul suo sedere cercando spinte maggiori.

Veniamo quasi assieme, dopo vari minuti. Maicol ci copre con un lenzuolo e mi stringe forte al suo petto.
"Ti amo amore mio"
"Penso che giugno sia perfetto Maicol"
"Per cosa?" Chiede confuso.
"Per il matrimonio, amore"

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