Jennifer
Sento il calore del corpo di Maicol e mi godo questo momento fino in fondo, la pioggia batte forte sulla tettoia facendo da sottofondo.
"Buongiorno"
Sussurro nel vedere che Maicol mi guarda con un enorme sorriso.
"Buongiorno tesoro"
Dice dandomi un bacio sul naso.Fa per alzarsi ma lo trattengo per un braccio,lui mi guarda stranito e ritorna a stringermi.
"Voglio solo preparare la colazione"
"Sei tu la mia colazione"
Gli rispondo mentre salgo a cavalcioni su di lui, appena le nostre intimità entrano in contatto sento la sua erezione e sorrido compiuta.Ci baciamo in modo dolce senza fretta, siamo entrambi nudi, le mie mani viaggiano sul suo petto mentre le sue accarezzano ogni parte del mio corpo, mi stacco dal bacio e mi mordo le labbra.
"C'è una cosa che non ho mai fatto"
"Cosa?"chiede Maicol non capendo.Mi vergogno a morte, ma allo stesso tempo desidero compiacere quest'uomo.
Inizio a baciare in suo collo, per poi scendere sul petto,gli lascio lenti baci umidi scendendo sempre più in basso.
Appena bacio il suo membro duro gli esce un forte grugnito, insicura su come muovermi mi blocco e fisso i suoi occhi, mi guarda eccitato mentre si morde le labbra.Mi accarezza il viso poi prende la sua erezione e la appoggia sulle mie labbra carnose, senza esitare lo lascio scivolare dentro la mia bocca delicatamente, inizio a muovermi in modo lento riesco a prenderlo solo per metà, Maicol mette la sua mano dietro la mia testa intrecciando la tra i capelli e senza preavviso spinge la mia nuca sulla sua erezione permettendo al suo membro di colpirmi in gola.
Strizzo gli occhi per il colpo rude, la mano di Maicol si chiude a pugno tra i miei capelli e in un gesto veloce e doloroso mi tira su facendomi rimettere a cavalcioni.
"Dannazione Jennifer, mi farai perdere il controllo"
Ansima sulla mia bocca, prima di baciarmi con una passione infinita.
Mi sistemo sul suo membro e lo lascio scivolare in me, facciamo l'amore abbracciati senza mai smettere di baciarci.Maicol
"Dove pensi di andare vestita così?"
Jennifer ha messo lo stesso vestito che ha indossato per la nostra cena intima. Ma non ho intenzione di farla uscire così di casa assolutamente, la guarderanno tutti e io potrei impazzire."Pensavo ti piacesse questo vestito"
Risponde lei non curante e mette il cappotto.
Rassegnato la seguo fuori casa, l'aria fredda la fa rabbrividire, avvolgo un braccio intorno alle sue spalle stringendola a me, un dolce profumo di vaniglia si mischia con l'odore del mare.
Passiamo la serata per le vie del corso, fortuna che stiamo in inverno e ci sono poche persone altrimenti avrei dovuto fare una strage per gli sguardi che dedicano a Jennifer.Ma come dargli torto, la osservo mentre guarda con attenzione una vetrina con gioielli di ogni tipo, con il viso illuminato dalla luce sembra una dea.
"Desideri qualcosa?"Le chiedo notando che il suo sguardo si è fermato si una piccola collana con un angioletto come ciondolo.
"No! possiamo andare"
Risponde con la voce cupa.
Arriviamo ai piedi di un castello che si affaccia sulla scogliera, Jennifer mi porta vicino alla scogliera dove si trova una statua.
"Questa è la Madonna del mare"
Spiega lei lasciando un bacio ai piedi della statua.
"Mia madre amava questa statua"
Aggiunge con un pizzico di malinconia.La stringo al mio petto cercando di farle capire quanto le sono vicino.
"Maicol quando hai finito di soffocarmi possiamo andare a mangiare?"
Entriamo nella parte del castello che hanno trasformato in un ristorante di lusso e veniamo accolti da una bella ragazza.
I suoi occhi azzurri mi osservano curiosi mentre si sistema una ciocca bionda dietro l'orecchio."Benvenuti, desiderate un tavolo"
Ci chiede gentile senza neanche guardare Jennifer, che inizia a sbuffare.
"No veramente siamo venuti per fare snowboard"
Le risponde acida Jennifer
"Come scusa?"
Chiede la ragazza
"Sai tesoro non dovresti mettere vestiti così stretti finirai per non avere più ossigeno al cervello"
Le risponde Jennifer con finta cortesia.Trattengo a stento una risata e stringo il fianco a Jennifer per farla smettere.
"Ma come si permette"
Ribatte indignata la ragazza
Jennifer in tutta risposta mi afferra un braccio.
"Tesoro, andiamo via"
Dice lanciando un'occhiata cattiva alla bionda.Appena fuori non resisto più e scoppio a ridere così forte da attirare l'attenzione delle poche persone che sono in giro.
"Oh per l'amor di dio smettila di ridere"
"S-sei gelosa?"
Gli chiedo tirandola a me e cercando di riprendere il respiro.
"Ma và al diavolo, te la stavi mangiando con gli occhi pff."
Sbuffa allontanandosi da me e camminando verso casa."Avanti Jennifer ma che dici?"
La rincorro cercando di fermarla, ma lei neanche mi ascolta
"Jennifer dai non fare la bambina"
Le dico stringendogli la vita e obbligandola a fermarsi.
Ma non fa in tempo a rispondere che una voce ci interrompe.
"Ehy Jennifer"
"Ciao Fabio"
Risponde lei con poco entusiasmo, si salutano con un bacio sulla guancia e Jennifer sembra dilungarsi anche troppo.
"Maicol giusto"
Dice lui porgendomi la mano che stringo con una forza non necessaria ma a lui non sembra importare più di tanto."Stavo giusto andando dalla mia ragazza vi unite a noi?"
"La tua ragazza?"
"Si Jennifer sta per finire il turno, lavora nel ristorante del castello"
"Nel ristorante?"
"Si è alla reception"
"Ma è quella bionda con gli occhi azzurri?"
"Si Luisa, la conosci?"
"No, e comunque sono veramente stanca scusa ma sarà per un'altra volta"
"Certo buona serata"Ritorniamo a casa in silenzio, appena fabio è andato via stavo per rimettermi a ridere ma Jennifer mi ha bloccato con un occhiataccia.
"Cosa vuoi mangiare?"
Le chiedo mentre si toglie le scarpe con il tacco.
"Non ho molta fame"
"Ehy non sarai arrabbiata per prima"
Le chiedo stringendo il suo viso tra le mani.
"Certo che no" sorride stringendo i miei polsi.
"Mi sento solo un po' stanca, tutto qui"
"Jennifer dimmi cosa c'è che non và"
Lei scuote la testa e mi fa un sorriso amaro.
"Prepariamo qualche panino dai Maicol"Credo di sapere cosa non và, e mi si stringe il cuore nel vederla così sofferente, quando entrai nel suo appartamento e la vidi priva di sensi e in quello stato mi fece male.
Vedere come aveva distrutto la camera del bambino mi diede una visione del male che provava.
E anche prima mentre fissava quel ciondolo, ho avuto la conferma di quanto stia male.
"Casa fai?"Le chiedo mentre prende una compressa da una scatolina.
"Prendo la pillola"
Istintivamente gli afferro il polso e gli faccio cadere la pillola sul pavimento.
"Ma che fai?"chiede lei irritata
La prendo tra le mie braccia e la porto sul divano, le tolgo il vestito e mi fiondo sulle sue labbra.
Inizialmente non risponde ma poi mi abbraccia e ricambia i miei baci."Donami un figlio Jennifer, desidero avere un figlio nostro ti prego"
Le chiedo in un sussurro disperato, non lo faccio solo per lei, ma per entrambi lo desidero realmente e desidero vederla felice al disopra di tutto.
"Maicol è un impegno enorme, non ti sembra di correre troppo?"
"No! Ho aspettato fin troppo"
"In questo caso, possiamo provarci ma ora sono ancora coperta dalla pillola"
"Vuol dire che faremo le prove"
Le dico facendola ridere, e questa volta il suo sorriso si estende fino agli occhi.
STAI LEGGENDO
Inganno Letale
ChickLit«Non puoi lasciarmi, non ora che tutto andava bene» le sue lacrime bagnano il mio viso, mentre la vista si annebbia sempre di più. «Ti amo, non dimenticarlo mai» Sussurro consapevole che tra qualche secondo le tenebre mi accoglieranno. Strano il des...