CAPITOLO 17

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STEFANO P.O.V
Questa settimana era stata assurda: una mia amica si frattura la caviglia, il mio migliore amico la bacia all'ospedale contro la volontà di Sabrina, la mia ragazza di cui non ho parlato a nessuno torna qui in città, torna in città anche un amico di infanzia, il mio migliore amico è stato investito e per di più ha perso la memoria... che vita di merda!!! Vi dovrebbero girare un film a riguardo, non può realmente succedere questo in una settimana!!!!!
Eravamo ancora in ospedale, Sabrina parlava con Lorenzo, Salvatore e Giuseppe si mettevano d'accordo per i video e Stella era seduta accanto a me e piangeva ancora per l'accaduto di Sascha. Il dottore arrivò e disse che potevamo tranquillamente andarcene, però Sa non doveva prendere colpi alla testa. Uscimmo dall'ospedale, Sascha era aggrappato a Sabrina per non cadere dalle scale, mentre lei, ogni tanto gli lanciava  un sorriso e Sascha ricambiava sempre.Stella si scontrò con una ragazza, dai lunghi capelli neri e piena di piercing :"Scusami ragazzina, non volevo urtarti" disse tendendo la mano per aiutarla a rialzarsi. Lo sguardo di Sabrina era diventato... nervoso, arrabbiato... conosceva quella ragazza? Stella si era rialzata, gli occhi della ragazza dai capelli neri, si era spostato su Sabrina. Dopo aver analizzato Sabri, le corse incontro urlando con voce acuta:"Sabrina! Che bello rivederti, tesoro" abbracciò Sabrina, che ricambiò con faccia "ma che me l'ha fatto fare?!".
"Ragazzi, lei è Violet, ha preso il mio posto di modella per questo che passo con voi" Sabrina era chiaramente scocciata dall'arrivo do Violet, al contrario di Salvatore e Giuseppe che già le sbavavano dietro. La ragazza alzò il braccio per controllare l'orologio, sobbalzò e iniziò a correre su per le scale, dicendo velocissimamente :"Scusate, devo andare, devo fare un servizio fotografico tra 2 minuti!".
Sabri pavoneggiò con i capelli, lanciandoseli dietro la spalla e si voltò, mentre Sal e Giuse si erano bloccati a guardarla, li presi per le braccia e li trascinai fuori, fino alla macchina. Entrarono tutti, toccava a me guidare, ho portato Stella e Sabrina, mentre Giuseppe, Salvatore e Sascha erano nella macchina di Giuse e sarebbero andati a casa di Sascha per stare con lui. Sabrina stava per salire davanti, quando però voltò lo sguardo su Stella, si bloccò e la fece salire davanti... non era ciò che pensavo... vero? Appena saliti, lanciai un'occhiata a Stella, lei mi fece segno di attesa con la mano... non avevo pensato sbaglito allora...
STELLA P.O.V
Ero imbrazzata come non mai.
Avevo tradito Stefano in un certo senso, non avevo mantenuto la nostra promessa. Per farla breve, ero stata stronza e ora avevo l'ansia a mille. Lui mi guardava male e ogni volta che il suo sguardo si incrociava col mio, perdevo un battito. Amavo Stefano, ma non potevo resistere alla tentazione di dirlo a Sabrina. Presi un grande respiro e iniziai a parlare, usando tutto il coraggio che avevo:"Ascolta Ste, ti devo dire... una cosa..." tremavo come non mai, balbettavo e avevo paura della sua reazione. Lui cambiò Marcia e, senza distogliere lo sguardo dal volante, mi disse :"So che l'hai detto a Sabrina, non riesci a mantenere un segreto, tranquilla" non si era arrabbiato tanto, era questo l'importante. Mi girai a guardare Sabrina, lei mi fece un occhiolino e io le sorrisi, ero felice di questo, ora ero più libera, almeno potevamo essere noi stessi davanti a Sabrina. Sabri si mise in mezzo ai due sedili e bisbigliò qualcosa nell'orecchio di Ste... cosa voleva chiedergli? Stefano frenò con la macchina, cambiando strada. Ci infilammo in una piccola via sterrata in mezzo ai campi, una via a cui non avevo mai fatto caso. Era dritta, piena di buche e i sassolini si schiantavano sulle fiancate dell'auto. Sabrina stava cercando qualcosa nelle pieghe dell'automobile e tirò fuori un pacchettino, che passò a Stefano. Arrivammo su un promontorio, il cielo stellato era meraviglioso e veramente romantico, nonstante io detesto il romanticismo sdolcinato. Sabri si chinò e disse:"Oh no, mi è caduto il braccialetto sotto al sedile, aspettate che lo trovo" si mise a cercarlo... anche se dubitavo dovesse cercarlo veramente. Io e Stefano scendemmo e ci sedemmo sull'orlo del promontorio. Ero tranquilla assolta dai miei pensieri, come Stefano, che fissava il vuoto del cielo infinito. Volevo rompere il silenzio :"Bello, vero? Adoro il cielo stellato" lui distolse lo sguardo dal cielo e lo spostò su di  me, sorrise e aggiunse :"Le stelle sono meravogliose, non a caso ti chiami così" che stavo andando a fuoco era poco, mi sentivo come se fossi all'interno di un enorme e bollente vulcano. Si alzò e tirò fuori il pacchettino che si erano passati lui e Sabrina in macchina. Mi si avvicinò, mi prese la mano e sospirò :"Aprilo" il mio cuore aumentava "fermati dannato" continuavo a ripetermi. Aprii la scatolina; all'interno c'era un anello, con un teschio e due s che si intrecciano. Le lacrime non resistevano più sull'orlo dei miei occhi e iniziai a piangere, di una gioia immensa. Mi misi immediatamente l'anello e lo abbracciai forte e lo baciai. Risalimmo in macchina e  tornammo a casa. Stefano lasciò me e Sabri di fronte a casa di Sabrina e ci salutò. Era ora di dormire, era stata una giornata lunga, ma favolosa.
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Ciao bella gente, so che sono stata Lenta a scrivere questo capitlo, ma non avevo tempo. Se la notifica vi era arrivata, era perché avevo sbagliato a cliccare, avevo premuto pubblica invece di salva. E... niente, lasciatemi sognare almeno nella fanfiction♡

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